Prescrizione bollo auto

Bollo auto non dovuto per prescrizione e decorrenza dei termini: ricorso, autotutela e istanza di sospensione contro la cartella Equitalia. Vediamo i problemi più frequenti dovuti alla perdita di possesso e fermo amministrativo.

La prescrizione del bollo auto è un tema che è sempre motivo di discussione tra gli automobilisti italiani. Si tratta di un’imposta regionale obbligatoria, dovuta per il semplice possesso del veicolo.

È oggetto di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione in regioni come Friuli-Venezia Giulia e Sardegna, o dalla Regione stessa per le altre. La normativa in vigore stabilisce regole precise sia sui termini entro i quali l’ente impositore può richiedere il pagamento, sia sulle modalità con cui tali termini possono essere interrotti.

prescrizione bollo auto

Il termine ordinario di prescrizione per il bollo auto è di tre anni. Ciò significa che, trascorso tale arco di tempo senza alcuna richiesta formale, il debito si considera estinto. Ad esempio, per un bollo con scadenza nell’aprile 2022, il termine inizia a decorrere dal 1° gennaio 2023 e si conclude il 31 dicembre 2025. Se entro questa data non si riceve alcuna notifica valida, la Regione non può più pretendere il pagamento.

A interrompere il decorso della prescrizione sono solo atti ufficiali come l’avviso di accertamento, la cartella esattoriale, l’intimazione di pagamento o il preavviso di fermo amministrativo. Non basta una semplice comunicazione informale: occorre che l’atto sia notificato secondo le forme di legge, anche tramite posta con raccomandata. Se l’automobilista riceve una notifica, il termine triennale riparte da capo a decorrere dal giorno successivo.

Quando va in prescrizione il bollo auto?

La regola generale stabilisce che il bollo auto si prescrive dopo tre anni. Questo periodo inizia a decorrere il 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il tributo era dovuto e termina il 31 dicembre del terzo anno. Durante questo arco di tempo, l’ente impositore deve notificare un atto interruttivo, altrimenti perde in modo definitivo il diritto di riscuotere la somma.

Le Regioni hanno l’obbligo di rispettare questo termine, senza eccezioni territoriali. In passato alcune amministrazioni, come quella piemontese, avevano applicato un termine di cinque anni, ma oggi la disciplina è uniforme su tutto il territorio nazionale.

Se entro questo periodo non viene notificato alcun atto, la pretesa è prescritta. La giurisprudenza della Corte di Cassazione ha confermato in più occasioni che il termine triennale resta valido anche in caso di mancata opposizione da parte del contribuente. Ciò significa che, contrariamente a quanto avviene per altri tributi come l’IVA o l’IRPEF, la mancata impugnazione della cartella non trasforma il termine di prescrizione in decennale.

Al contrario, nel caso in cui l’automobilista decida di mettersi in regola e versare il bollo auto anche senza richieste formali, può avvalersi del ravvedimento operoso, ovvero un sistema che permette all’utente di rientrare in regola in modo autonomo, pagando una sanzione inferiore.

Il ravvedimento operoso può essere utilizzato se la regolarizzazione del ritardo nel versamento della tassa di circolazione dell’auto avviene entro i 12 mesi successivi alla data di scadenza della tassa di circolazione dell’auto, altrimenti non ha più motivo di esistere ed è probabile che ti arrivi una cartella di pagamento da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione per chiedere di pagare gli arretrati, compresi sanzioni e interessi.

Prima di procedere al pagamento è importante controllare sempre la data dell’atto, perché l’ente di riscossione potrebbe aver aspettato troppo ad inviare la richiesta e il diritto alla riscossione potrebbe essere prescritto.

Il bollo auto non versato non è più dovuto se caduto in prescrizione. In caso di richiesta di pagamento, dopo la prescrizione, non è obbligatorio versare l’imposta richiesta. Se l’ente di riscossione dovesse eseguire atti di pignoramento, è possibile ricorrere al giudice per far valere i propri diritti.

Anche la giurisprudenza si è espressa in merito: il Tribunale di Cosenza con la sentenza 1711/15, ha accolto il ricorso di un automobilista che si era visto pervenire la cartella di pagamento da parte di Equitalia trascorsi i tre anni.

Come faccio a capire se il bollo auto è prescritto

Per verificare se un bollo non pagato è ormai prescritto, occorre innanzitutto individuare l’anno di riferimento.

Dopo averlo stabilito, bisogna controllare se, entro la fine del terzo anno, è stata notificata una cartella, un avviso di accertamento o qualsiasi altro atto interruttivo.

La notifica si considera valida anche se l’automobilista non ha ritirato la raccomandata: in questo caso, trascorsi dieci giorni dal deposito, l’atto si presume notificato per compiuta giacenza. Se nessun documento è stato notificato entro i termini, il debito è prescritto.

In caso di dubbi, è possibile richiedere all’ente competente copia della documentazione relativa alla presunta mora, per verificare eventuali atti notificati nei tempi previsti. Se si riceve una richiesta di pagamento oltre il termine di prescrizione, è possibile impugnare la prescrizione e chiederne l’annullamento.

Come fare ricorso se il bollo è prescritto?

Se dopo le verifiche la cartella risulta illegittima in quanto si riferisce a un bollo prescritto, ecco cosa si può fare entro 60 giorni dalla notifica:

  • presentare un’istanza di sospensione legale della riscossione
    Entro 220 giorni, l’ente di riscossione deve rispondere. Se non dovesse farlo entro il termine, si considera il ricorso accettato e la cartella annullata. Se invece dovesse rispondere rigettando la richiesta, allora bisognerà pagare oppure fare ricorso al giudice;
  • procedere per via giudiziaria tramite ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale  Sul sito dell’Agenzia delle Entrate c’è una pagina dedicata al ricorso tributario con tutte le informazioni necessarie.

Durante l’istanza di ricorso, la cartella si considera sospesa, quindi non è possibile procedere al fermo dell’auto o ad altre forme di tutela del credito o di pignoramento. Però non sospende i termini per la richiesta del ricorso giudiziale (sempre di 60 giorni dalla notifica), quindi conviene fare entrambe le procedure descritte.

Esempio di prescrizione bollo auto

Se una tassa automobilistica riferita al 2022 resta non pagata e non ricevi alcun atto formale nel periodo 2023-2025, la prescrizione scatta il 31 dicembre 2025. In questo caso, una cartella notificata anche nei primi giorni del 2026 risulta illegittima.

Il contribuente può quindi presentare ricorso entro 60 giorni, eccependo la prescrizione e ottenendo l’annullamento dell’atto.

Il conteggio va fatto aggiungendo sì 3 anni, ma prendendo come data di scadenza quella dell’anno solare. Il calcolo degli anni necessari alla prescrizione è stato confermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 23397/2016.

Prescrizione bollo auto: 3 consigli

Gestire in modo corretto la prescrizione del bollo auto può evitare richieste di pagamento illegittime e inutili contenziosi. Ecco tre suggerimenti fondamentali per tutelarsi:

  • accertarsi di non avere ricevuto nessuna notifica di richiesta di pagamento.
    Nei tre anni la Regione o l’Agenzia delle Entrate non devono aver notificato alcuna richiesta di pagamento, altrimenti si interrompe la prescrizionee il conteggio dei tre anni dovrà ripartire da capo dal giorno successivo. Per esempio, se il bollo auto si prescrive il 31 dicembre 2025 e la Regione o l’Agenzia delle Entrate ti invia un sollecito di pagamento o un avviso di accertamento il 20 ottobre 2025, la prescrizione si compie il 20 ottobre 2028;
  • controllare la data giusta.
    La data di riferimento NON è quella di ricezione della cartella di pagamento, ma fa fede la data di consegna dell’ente di riscossione presso gli uffici postali. Se ad esempio a gennaio 2025 è arrivata una richiesta di pagamento del bollo del 2021, sarà in prescrizione solo se la data di consegna all’ufficio postale sia avvenuta oltre il 31 dicembre 2024.
  • fare ricorso entro 60 giorni.Una volta accertato che il bollo è prescritto bisogna fare ricorso entro 60 giorni.

Per una maggiore tutela, è importante conservare sempre la documentazione relativa ai pagamenti. Le ricevute, anche se datate, sono la prova più efficace per dimostrare di aver saldato il tributo.

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Risposte

  1. buongiorno ho immatricolato la mia auto in Romania 4 anni fa e mi hanno ritirato le targhe e carta di circolazione dalla Polizia RUMENA, e non ho fatto la radiazione e non ho pagato bollo essendo all'estero. Adesso se torno in italia con targhe rumene cosa può succedere?

  2. Buongiorno,ho ricevuto dalla regione lombard. un avviso di pagamento bollo auto relativo anno 2013/14
    e precisamente marzo 2013 .In questo caso,non pagando,la prescrizione dovrebbe avvenire dopo il 31-12-2016.
    Una eventuale cartella equitalia dovrebbe invece avere prescrizione entro marzo 2016 ,giusto?

    non sono molto convinto.Se riesci a chiarirmi le idee è meglio

    Ciao e grazie
    Flaminio

    1. Ciao Ivan,
      se è la prima notifica che ricevi in merito, puoi richiedere la sospensione e annullamento della cartella esattoriale in quanto sono decorsi i termini di prescrizione.

        1. Ciao Ivan,
          Ti cito dall'articolo: "Il ricorso può avvenire, in prima battuta, presentando una richiesta di annullamento tassa automobilistica per autotutela: istanza, in carta libera, di annullamento totale o parziale delle tasse automobilistiche, rivolta alla stessa amministrazione che ha emesso la cartella esattoriale. In caso di mancato riscontro, è possibile procedere in via giudiziaria tramite ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale competente, entro 60 giorni dalla notifica di una cartella esattoriale"

  3. Buongiorno,
    per la mia moto del 1990, trascorsi i 20 anni e considerata di interesse storico, non ho più pagato il bollo dal 2011 (nel 2010 avevo pagato i circa 20€ per i mezzi storici).
    Essendo lo scorso anno cambiata la normativa relativa ai veicoli "storici", mi è stato detto che avrei ricevuto la comunicazione della Regione Lombardia con i ragguagli per il pagamento del 2015; ma a tutt'oggi non ho ancora ricevuto nulla.
    Rischio l'ammenda per il mancato pagamento?
    Come suggerisce che mi dovrei comportare?
    Grazie

  4. buongiorno dr. Russo
    Ho letto sul suo blog diversi commenti e diverse richieste di spiegazioni e quant'altro, ma quanto sto per scriverle io credo che sia più unico che raro, sembrerebbe quasi una barzelletta inventata su misura, invece purtroppo è la pura verità e mi trovo veramente incasinato perché non so più dove sbattere la testa!
    Allora, parliamo dell'anno 1998: in qjuel tempo avevo, (ed ho ancora) diversi amici polacchi, e uno di loro, di cui mi fidavo, acquistò una macchina qui in Italia e mi chiese se potevo intestarmela io per poterla utilizzare lui senza senza dover fare tutta la prassi abbastanza costosa del cambio targa e stato ecc....
    io me la sono intestata e tutto è andato bene per circa un anno, ma dopo abbiamo fatto insieme un viaggio in Polonia e lì ha avuto un incidente con ragione, però la macchina era copletamente distrutta e da demolire! Visto che la macchina era intestata a me sono andato io a parlare con le autorità competenti e mi è stato riferito dall'interprete che per la cancellazione in Italia ci avrebbero pensato loro d'ufficio spedendo targhe e tutta la documentazione alle autorità italiane, in pratica al PRA.
    A questo punto io non ci ho più pensato e siamo tornati in treno.
    Dopo un po' di tempo con i soldi riscossi dall'assicurazione il mio amico ha acquistato un'altra vettura e dopo qualche settimana siamo tornati insieme in Polonia, e qui ha avuto un'altro incidente causa il ghiaccio, e anche qui ha dovuto demolire la macchina, e dopo aver avvertito le autorità ed aver fatto tutti gli accertamenti necessari in polonia siamo rientrati in Italia, ma al bollo io non ci ho mai più pensato.
    Sucessivamente io non ho mai avuto notizie riguardanti alla tassa automobilistica fino all'anno 2005, e da allora continuano a scrivermi con intimazioni di pagamento degli ultimi 4 anni precedenti riguardanti i bolli delle due vetture!!!
    Mi sembra di capire che gli anni precedenti sono andati in prescrizione, comunque prima di rivolgermi alle autorità italiane ho voluto parlare con quelle polacche e là mi hanno detto che non hanno nessun dato riguardante gli anni e le vetture in questione e che non possono aiutarmi in nessun modo perché avendo cambiato completamente il sistema di memorizzazione dei dati gran parte degli stessi, ritenuti non importanti, sono andati cancellati.
    Ora il problema è che ogni anno mi viene richiesto di pagare i bolli di due vetture che io non ho mai avuto, e non ho nessun documento per dimostrarlo, e sono sicuro che se io racconto questa staria all'Aci o a chi di dovere si buttano in terra dal ridere perché nessuno ci crede!!!
    E io non so più cosa fare per chiudere questa sotria! Forse lei mi può dare un consiglio!?!?
    Rimango in attesa di una sua risposta - grazie.

    1. Ciao Giuseppe,
      se ti intesti due autovetture, non è corretto dire "auto che non ho mai avuto" perché in realtà risultano tue.
      Non avendo nessun documento che dimostri il fatto che ne hai perso il possesso, per me dovresti fare una dichiarazione di perdita di possesso, in questo modo blocchi per sempre questa situazione. Devi comunque pagare i bolli arretrati.
      Questo è quello che so io in merito. Potresti rivolgerti ad un'agenzia pratiche auto.

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