IVASS ha indagato su conoscenze e comportamenti assicurativi degli italiani, progetto finanziato con i fondi messi a disposizione dal MISE e in linea con le finalità del Comitato EDUFIN, in prima linea sull'educazione finanziaria. I risultati però non sono confortanti. Vediamoli. conoscenze assicurative italiani ivass

Conoscenze assicurative degli italiani: il progetto IVASS

La conoscenza assicurativa degli italiani è insufficiente, e a rilevarlo è l'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, che ha condotto la ricerca su "Conoscenze e comportamenti assicurativi degli italiani". L’IVASS, nell’ambito delle attività in tema di educazione assicurativa, ha commissionato un progetto per la realizzazione e la somministrazione di un test di alfabetizzazione assicurativa a un campione rappresentativo della popolazione italiana. Il questionario sottoposto agli intervistati, ha toccato 5 aree:
  • auto-profilo assicurativo, autovalutazione delle competenze possedute;
  • conoscenze in ambito assicurativo, per cogliere le conoscenze di base possedute sui meccanismi assicurativi e sulle coperture offerte dai vari prodotti;
  • percezione e propensione al rischio;
  • valutazione del rischio, calcolo delle probabilità, capacità decisionale in campo assicurativo, per accertare la capacità di ragionamento probabilistico, verificare la capacità di valutazione del rischio e i fattori alla base delle decisioni assunte;
  • comunicazione e rapporto con compagnie/intermediari, al fine di comprendere come avviene e su quali elementi si basa il processo di sottoscrizione delle polizze.
Ne è emersa una conoscenza scarsa che parte dalle informazioni base, indagata chiedendo agli intervistati la definizione corretta di tre concetti tipici della cultura assicurativa:
  • premio;
  • franchigia;
  • massimale.
Insufficienti anche le informazioni in possesso dei cittadini sui singoli prodotti assicurativi.

Conoscenze assicurative degli italiani: i principali risultati

Vediamo dunque alcuni dei risultati dell'indagine:
  • poco più del 60% degli intervistati afferma di conoscere bene tutti e tre i concetti di premio, massimale e franchigia, ma chi effettivamente risponde dando le tre definizioni corrette è appena del 13,9%;
  • circa il 25% degli intervistati confonde il premio (importo versato per ottenere la copertura assicurativa) con il capitale in caso di rimborso;
  • il 68,7% delle persone ritiene di non aver bisogno dei consigli dell’assicuratore né di doversi affidare a fonti informative esterne, in termini tecnici si parla di overconfidence, della convinzione cioè di saperne abbastanza anche quando non è così;
  • per il 76,7% i timori su presente o futuro si concentrano su problemi di salute per malattie o infortuni, ma soltanto il 10,6% dichiara di aver sottoscritto una polizza malattia, percentuale che sale al 20,2% per la polizza infortuni;
  • le principali cause di mancata sottoscrizione di una polizza sono il costo (67,5%), la scarsa comprensibilità delle informazioni sui prodotti assicurativi (50%), la sfiducia nei confronti delle assicurazioni (42,4%) e le esperienze negative pregresse (28,7%).
Sui risultati dell'indagine si è espresso Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: Leggi farraginose, contratti fatti apposta per essere illeggibili e incomprensibili sono due spiegazioni del perché solo il 34% degli intervistati considera il set informativo dei prodotti assicurativi abbastanza chiaro. Solo sul prezzo è stato fatto un effettivo passo avanti, grazie ai siti comparatori che consentono di confrontare più offerte e grazie alla maggiore mobilità del consumatore introdotta con la riforma di Mario Monti, che ha eliminato il tacito rinnovo delle polizze assicurative. Due fattori che hanno permesso in questi anni un abbassamento dei premi RC auto. Scarica qui i risultati dell'indagine Conoscenze e comportamenti assicurativi degli italiani