Multe, patente e parcheggi, ecco come cambia il Codice della Strada con la conversione in legge del decreto infrastrutture. decreto infrastrutture codice della strada

Decreto infrastrutture: tutte le novità sulle multe

Partiamo dalle novità introdotte dal decreto infrastrutture, ormai convertito in legge, sul fronte delle multe:
  • introdotta la responsabilità del conducente del veicolo per il mancato utilizzo del casco e delle cinture di sicurezza, da parte di chi viene trasportato senza distinzione di età, dunque la norma non riguarda più i soli minorenni;
  • estese le sanzioni previste per chi usa il telefono mentre è alla guida, anche in caso di uso di computer portatili, notebook, tablet e qualunque altro dispositivo che comporti l'allontanamento delle mani dal volante, anche solo per un istante;
  • estesi alle aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici, i divieti di fermata e di sosta e le sanzioni ad essi collegate (inclusi nel divieto anche i veicoli elettrici che sostano ma non fanno la ricarica);
  • inasprite le sanzioni per chi getta oggetti dal veicolo in movimento o sporca la strada o le sue pertinenze gettando rifiuti o oggetti dai veicoli in sosta o in movimento.
Per quanto concerne la destinazione del gettito ricavato dalle multe con autovelox, gli enti locali sono adesso tenuti a pubblicare una relazione annuale e devono rendere noti i dati sul loro sito istituzionale.

Decreto infrastrutture: patente e parcheggi

Diverse le modifiche introdotte anche per quanto riguarda la patente:
  • foglio rosa con validità che passa da 6 a 12 mesi, rendendo strutturale quanto previsto in occasione dei limiti alla mobilità causati dalla pandemia;
  • esame di teoria (i quiz insomma) vedono la validità estesa fino a 3 tentativi di prova pratica, precedentemente i tentativi possibili erano 2;
  • innalzate le multe per chi si esercita senza istruttore, da un minimo di 430 euro a un massimo di 1.731 euro e la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi.
Vengono inoltre introdotti gli stalli rosa, parcheggi riservati ai veicoli utilizzati da donne in stato di gravidanza o genitori con bambini fino a 2 anni di età. Per usare questi parcheggi occorre però dotarsi anche di un contrassegno speciale denominato permesso rosa. Vediamo infine tutte le altre novità che incidono direttamente sulla circolazione stradale:
  • vietata la circolazione di veicoli a motore delle categorie M2 e M3, per il trasporto pubblico locale, della categoria Euro 1, a partire dal 30 giugno 2022, Euro 2, dal 1° gennaio 2023, Euro 3, dal 1° gennaio 2024;
  • per i veicoli adibiti al servizio di persone con disabilità, dotati di apposito contrassegno, a partire dal 1° gennaio 2022, è possibile sostare gratuitamente nelle aree di sosta o parcheggio a pagamento, nel caso siano già occupati o indisponibili i parcheggi riservati;
  • prorogata fino al 31 dicembre 2021 la sospensione degli incrementi delle tariffe di pedaggio delle autostrade A24 e A25, e bloccati gli aumenti tariffari delle concessionarie autostradali fino alla definizione dei piani economici finanziari;
  • istituito un contributo ai giovani fino a 35 anni e a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali, a rimborso di parte delle spese sostenute per conseguire la patente di guida per i veicoli destinati all'autotrasporto delle merci o le altre abilitazioni professionali richieste, fino a un massimo di 1.000 euro ma non oltre il 50% dell'importo speso, fino al 30 giugno 2022.