La pressione delle gomme indica il livello di aria al loro interno ed è un valore fondamentale per garantire prestazioni ottimali e sicurezza su strada. Ogni auto monta pneumatici con valori specifici indicati dal costruttore, reperibili sul libretto d’uso, sulla portiera lato guida o sullo sportellino del carburante.
Uno pneumatico gonfiato in modo corretto garantisce stabilità, comfort, aderenza nei tratti bagnati, consumi contenuti e riduce l’usura della gomma. In caso contrario, la sicurezza potrebbe essere compromessa e i costi di gestione potrebbero aumentare.
Pressione gomme: di cosa stiamo parlando?
La pressione gomme o pressione di gonfiaggio è la quantità d’aria presente all’interno dello pneumatico e che consente al battistrada esterno di avere aderenza con il suolo che incontra. Si misura in “bar” (1 bar = circa 1kg/cm2) e se a una prima lettura può sembrare un valore di poco conto, nella realtà è uno degli elementi cardini per la sicurezza della propria auto.
Per poter controllare e mantenere i giusti valori, negli pneumatici sono montati dei sensori che rilevano la pressione degli pneumatici in modo che i livelli rimangano costanti nel tempo. A causa dell’asfalto o degli sbalzi di temperatura la pressione tende a ridursi nel corso del tempo, mettendo a rischio la sicurezza del veicolo.
Qual è il livello di pressione adatto? Come lo controllo?
Ogni casa automobilistica fornisce indicazioni precise sui valori di pressione consigliati per il proprio veicolo. Questi dati, consultabili nel libretto di uso e manutenzione e spesso riportati anche su un adesivo applicato all’interno del montante della portiera o sullo sportello del serbatoio, possono variare in base a diversi fattori: il peso del veicolo, la distribuzione del carico tra asse anteriore e posteriore, la velocità prevista per il viaggio e la stagione in cui ci si trova a circolare.
Una volta trovata l’etichetta bisogna saperla leggere. Ecco un (questi valori variano da veicolo a veicolo):
- 205/55 = il primo numero indica il diametro in millimetri dello pneumatico mentre il secondo il rapporto percentuale tra altezza e larghezza;
- R16 = la prima lettera sta ad indicare la sigla dellopneumatico radiale seguito dal diametro del cerchione misurato in pollici;
- 91v = dove il numero è l’indice di carico (Load Index o LI) dello pneumatico e la lettera l’indice di velocità.
L’ultimo dato indica la portata massima dello pneumatico a una precisa pressione di gonfiaggio. Il rapporto che si instaura tra il LI e il peso del mezzo è fondamentale essendo indispensabili l’uno all’altro per garantire la sicurezza su strada.
Il livello di pressione ideale è sempre consigliato dai produttori dell’auto e oscilla tra gli 1.8 e i 2.2 bar (raggiungendo anche i 2.7). Il valore massimo può aumentare di 0.2 bar durante i viaggi di lunga percorrenza o con auto a pieno carico. Un consiglio è quello di porre maggiore attenzione alle gomme sull’asse anteriore, che supportano un peso maggiore a causa del motore e hanno bisogno di qualche decimo di bar in più.
Il controllo della pressione deve avvenire a pneumatici freddi, ovvero dopo che l’auto è rimasta ferma per almeno due ore o dopo aver percorso solo pochi chilometri a bassa velocità. Se si misura la pressione a caldo, il valore rilevato risulterà falsato in eccesso, poiché il riscaldamento dell’aria all’interno della gomma aumenta la pressione momentaneamente.
Per misurare la pressione ci si può recare in qualsiasi stazione di servizio dotata di manometro o presso il proprio gommista di fiducia. Esistono anche manometri portatili, sia digitali che analogici, molto comodi per chi desidera effettuare controlli frequenti in autonomia.
Anche la ruota di scorta deve essere sottoposta a controlli periodici: in caso di emergenza, una ruota inutilizzabile per mancanza di pressione può creare non pochi disagi.
Quando bisogna controllare la pressione?
Come buona norma, la pressione delle gomme andrebbe controllata almeno una volta al mese, a prescindere dall’uso che si fa dell’auto poiché le gomme tendono a perdere pressione nel tempo a causa di piccole perdite d’aria, alla naturale dispersione o a cambiamenti di temperatura.
È indispensabile effettuare il controllo prima di ogni viaggio lungo, quando si trasportano carichi pesanti o si traina un rimorchio ma anche dopo aver guidato per lungo tempo perché dopo lunghe percorrenze si perdono in media 0.6 bar.
Le variazioni stagionali sono un altro momento critico: con l’abbassamento delle temperature, l’aria contenuta nelle gomme tende a contrarsi, causando una diminuzione della pressione. Per questo motivo, è consigliabile prestare attenzione ai controlli durante l’autunno e l’inverno, quando anche piccole variazioni possono influire sulla sicurezza.
Non ho voglia di monitorare la pressione: quali sono le conseguenze?
Trascurare la pressione degli pneumatici ha diversi impatti negativi sia sulla guida in termini di consumi e stabilità, che sulla sicurezza.
Se si circola con gomme sgonfie, lo pneumatico tende a schiacciarsi, aumentando la resistenza al rotolamento e, di conseguenza, il consumo di carburante. Uno pneumatico sgonfio può far crescere i consumi fino al 4% rispetto alla pressione ottimale.
Oltre al problema dei consumi, uno pneumatico con pressione insufficiente si usura in modo irregolare, soprattutto lungo i bordi, riducendo la durata complessiva della gomma e compromettendo l’aderenza in curva e in frenata. La stabilità del veicolo peggiora e aumenta anche il rischio di aquaplaning.
Anche una pressione eccessiva può creare problemi: la superficie di contatto con l’asfalto si riduce, peggiorando la tenuta di strada e rendendo la guida meno confortevole. Inoltre, una gomma troppo gonfia tende a usurarsi in modo più veloce nella parte centrale del battistrada, diminuendo l’efficacia dello pneumatico e aumentando la possibilità di danneggiamenti in caso di urti contro buche o ostacoli.
Oltre ai rischi pratici, circolare con pneumatici non conformi ai valori indicati comporta anche sanzioni amministrative secondo il Codice della Strada, con multe che vanno dagli 80 ai 344 euro.
Pressione gomme invernali: fai attenzione
Se con gli pneumatici estivi è necessario rispettare i valori segnati nel manuale tecnico, con le gomme invernali è possibile aumentare la pressione di 0.2 bar Questo perché la pressione degli pneumatici tende a diminuire a causa del calo delle temperature. L’aria contenuta all’interno della gomma si contrae con il freddo e la pressione si abbassa, rendendo necessaria una regolazione periodica.
Con un lieve aumento dei bar è possibile garantire una pressione gomme adeguata alle temperature più rigide.
E per la pressione gomme moto cosa cambia?
Se la pressione degli pneumatici è un aspetto fondamentale per la sicurezza delle auto, lo è ancora di più per chi viaggia in moto. È indispensabile controllare la pressione delle gomme della moto con una maggiore frequenza rispetto a quella delle auto: si consiglia di controllare la pressione gomme ogni 15 giorni. Infatti il valore, che di solito oscilla tra 2.2 bar per la gomma anteriore e 2.4 per quella posteriore, potrebbe variare creando pericoli alla guida e maggiori consumi causati dal diverso attrito sull’asfalto.
Sensori di pressione: un aiuto dalla tecnologia
Negli ultimi anni, la tecnologia applicata ai veicoli ha compiuto passi importanti anche nella gestione della pressione degli pneumatici tramite sensori. I sistemi TPMS (Tyre Pressure Monitoring System) consentono di monitorare in tempo reale la pressione delle gomme e avvisano il conducente in caso di variazioni anomale.
Esistono due principali tipologie di TPMS: i sistemi diretti e quelli indiretti.
I sensori diretti sono installati all’interno di ciascun pneumatico e rilevano in modo preciso la pressione, trasmettendo le informazioni alla centralina dell’auto.
Il TPMS indiretto invece riconosce le variazioni della pressione delle gomme in base al numero di giri: quando una gomma è sgonfia aumenta la velocità di rotazione rispetto alle altre ruote. Il sistema rileva questa variazione e segnala un possibile problema di pressione.
Dal 2014, in Europa è obbligatorio per tutte le auto di nuova immatricolazione essere dotate di sistemi TPMS mentre dal 2024, questo obbligo è previsto anche per i veicoli commerciali leggeri, mezzi pesanti e rimorchi ma non ancora per i motocicli.
Giorno octavia rs tdi 135 kw perché la pressione dellla casa è di 2,4 su tutte le ruote quando davanti gravano minimo 250 kg in piu che dietro. E perché la casa consiglia 3,2 bar a dietro a pieno carico , cioè quando alle gomme posteriori si applica un peso +o- equivalente a quello anteriore con solo conducente?