Le patenti per moto si distinguono in varie categorie in base alla cilindrata e alla potenza del mezzo che si vuole condurre.
La patente AM consente di guidare ciclomotori fino a 50 cc mentre la patente A1 permette la guida di motocicli fino a 125 cc. La patente A2 consente di condurre moto fino a 35 kW di potenza, mentre la patente A (conosciuta anche come A3) permette di guidare qualsiasi tipo di ciclomotore ma può essere conseguita solo dopo aver compiuto 24 anni.
Ognuna di queste patenti richiede il superamento di esami specifici, sia teorici sia pratici. La scelta della categoria dipende dall’età del conducente e dal tipo di moto che si desidera guidare.
Perché è necessaria la patente A per la moto?
La patente A è indispensabile per condurre motocicli di qualsiasi cilindrata e potenza. Senza la patente specifica, è vietato guidare moto, scooter e ciclomotori: il mancato possesso del documento comporta sanzioni molto severe e mette a rischio la sicurezza propria e altrui.
Il conseguimento della patente A attesta che il motociclista ha superato prove teoriche e pratiche e ha dimostrato di conoscere il Codice della Strada, le norme di sicurezza e le tecniche di guida corretta.
Solo dopo aver conseguito la patente è possibile iniziare a guidare la moto, rispettando tutti gli obblighi amministrativi, come il bollo e l’assicurazione moto.
Come ottenere la patente A: esame e consigli
Prendere la patente per guidare la moto è un passaggio indispensabile per essere in regola.
Per ottenere la patente A, è necessario superare un esame articolato in due fasi: una prova teorica e una pratica. È possibile conseguire il documento tramite scuola guida e o da privatista.
Chi sceglie di presentarsi come privatista deve prepararsi in autonomia studiando le norme e svolgendo quiz online, mentre chi si affida a una scuola guida può seguire delle lezioni di teoria per assimilare le conoscenze legate al Codice della Strada. Questo può influenzare le probabilità di successo, ma non è impossibile superare l’esame anche se si studia da soli.
È importante ricordare che, in entrambi i casi, le prove e le regole sono identiche e il livello di difficoltà non cambia. La differenza principale risiede nell’accompagnamento durante la preparazione.
Ottenere la patente è però un obbligo imprescindibile. Guidare un veicolo senza patente è un azzardo che può costare caro: pur rimanendo un illecito amministrativo, la sanzione parte da 5.100€ e può arrivare fino a 30.599€, alla quale può essere aggiunto il fermo amministrativo del veicolo per tre mesi.
In cosa consiste l’esame per la patente A? Dipende dalla moto che si vuole guidare. Non tutti i ciclomotori sono uguali e per portare alcuni mezzi c’è bisogno di competenze diverse. In linea di massima, le prove da superare sono due: teoria e pratica, che a sua volta si svolge su pista e su strada.
In cosa consiste l’esame?
La fase teorica consiste in un test 30 domande per saggiare le competenze della persona che vuole ottenere il documento. Il tempo per risolvere questo quiz con risposte vero o falso è di 20 minuti, gli errori ammessi sono 3 4. Per poter svolgere l’esame è necessario presentare un documento di identità in corso di validità.
L’esame va svolto da tutti coloro che vogliono conseguire la patente A, ma se si è già in possesso della patente A1, A2 o B è possibile sostenere solo la parte pratica.
La prova pratica si divide in due parti: una su circuito chiuso e una su strada. La prova in pista è utile per valutare le competenze di base dell’aspirante motociclista in specifiche manovre come slalom tra i birilli, frenata, passaggi stretti e a otto e superamento degli ostacoli. Nella prova su strada si verificano le conoscenze delle regole imposte dal Codice della Strada e la capacità del candidato di gestire il veicolo in condizioni di traffico reale.
In caso di esito negativo, è possibile ripetere la prova ma dopo due bocciature all’esame di teoria o a quello pratico è necessario ripetere la procedura da zero.
Patente AM: motorino da 50 cc
La patente AM, prima conosciuta come patentino, consente di guidare ciclomotori fino a 50 cc di cilindrata, con velocità massima limitata a 45 km/h. L’età minima per conseguire questa patente è di 14 anni, ma fino ai 16 anni non è consentito trasportare passeggeri. Anche in questo caso l’esame teorico consiste in un quiz elettronico di 30 domande per accedere al foglio rosa che ti consente di esercitarsi su strada. Bisogna sostenere l’esame teorico entro sei mesi dall’iscrizione al corso per ottenere la patente ed è possibile sostenerlo due volte. L’esame pratico invece deve essere svolto entro sei mesi dal superamento della parte teorica.
Patente A1: moto da 125 cc
La patente A1 permette la guida di motocicli con cilindrata massima di 125 cc, potenza non superiore a 11 kW e rapporto potenza/peso non oltre 0,1 kW/kg. È possibile conseguire questa patente a partire dai 16 anni. Con la patente A1 si possono trasportare passeggeri e circolare su strade extraurbane. Inoltre, la patente A1 consente di guidare i tricicli a motore fino a 15 kW.
Patente A2: moto fino a 35 Kw
La patente A2 abilita alla guida di motocicli con potenza massima di 35 kW e rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg. Può essere conseguita a partire dai 18 anni. Per ottenere la patente A2, è necessario superare l’esame teorico se non si è già in possesso della patente A1 e sostenere l’esame pratico in pista e su strada.
A3: patente per qualsiasi moto
La patente A3 è il documento per guidare qualsiasi moto ma si può conseguire solo dopo aver compiuto 24 anni. Il limite scende a 20 se si è in possesso di una patente A2 da almeno 2 anni. In questo caso si dovrà sostenere solo la prova pratica.
Le prove da superare sono due: teoriche e pratiche su pista e su strada. La moto usata per l’esame deve essere di cilindrata uguale o superiore a 600 cc, con potenza di 40 Kw (minimo) e un peso non inferiore ai 180 kg.
Rinnovo patente A moto: quali tempi?
Il rinnovo della patente A segue scadenze precise stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti:
- fino al compimento dei 50 anni, la patente va rinnovata ogni 10 anni;
- dopo i 50 anni e fino ai 70 anni, la validità si riduce a 5 anni;
- tra i 70 e gli 80 anni, il rinnovo deve essere effettuato ogni 3 anni;
- oltre gli 80 anni, il rinnovo va effettuato ogni 2 anni.
Le date di scadenza sono sempre fissate in corrispondenza del giorno del compleanno del titolare della patente. Il rinnovo può essere anticipato fino a quattro mesi prima della scadenza del documento.
Documenti per prendere la patente A
Prendere la patente da privatista vuol dire evitare le spese (e i vantaggi) delle lezioni teoriche. Questo, però, non significa bypassare la trafila burocratica necessaria per ottenere il via libera necessario alla guida della tua fedele due ruote. A prescindere dal tipo di soluzione che si decide di intraprendere, ci sono dei documenti che bisogna presentare per ottenere la patente moto:
- modello TT2112 compilato con la firma di un genitore se la richiesta è fatta da un minore;
- documento d’identità (anche del tutore in caso di minori);
- due fotocopie integrali del documento;
- ricevuta del versamento di 26,40 euro;
- ricevuta del versamento di 16 euro;
- 2 fototessere con sfondo bianco;
- fotocopia della patente se già in possesso;
- certificato medico con bollo da 16 euro rilasciato non più di tre mesi prima della presentazione della domanda.
Dopo la presentazione della domanda presso la Motorizzazione Civile, bisogna sostenere l’esame teorico entro i sei mesi successivi. L’esame pratico può essere eseguito soltanto dopo almeno un mese dal superamento della teoria e dal conseguente rilascio del foglio rosa. La risorsa: scarica il PDF del modulo TT2112.
Quanto costa la patente A per la moto?
Il costo per ottenere la patente A varia in base a diversi fattori, tra cui la categoria di patente scelta, la modalità di iscrizione (da privatista o tramite autoscuola) e il numero di lezioni pratiche necessarie per acquisire sicurezza alla guida.
Nel caso di esami da privatista, le spese obbligatorie includono il costo della visita medica, i versamenti per i diritti di motorizzazione e la marca da bollo. A questi costi si aggiunge l’eventuale noleggio della moto per l’esame pratico, qualora il candidato non disponga di un mezzo idoneo. In totale, il costo minimo da privatista può variare tra 200 e 600 euro, a seconda delle lezioni pratiche facoltative richieste presso una scuola guida.
Al contrario, il costo per conseguire la patente AM presso un’autoscuola si aggira intorno ai 200-400 euro. Per la patente A1, il costo può salire a 300-500 euro, mentre per la patente A2 si va dai 600 ai 700 euro. La patente A3 ha un costo medio di 1.000 euro, che può aumentare se sono necessarie più lezioni pratiche.
Buongiorno io vivo in germania e o la patente B dal 1989 , se ritorno in italia , con la mia patente cosa dovrei fare per portare la moto di cilindrata grande..o cosa posso guidare con la mia patente. Scusi per gli errori scritti.
Grazie
Salve io ho 37 anni e ho la patente b . Per prendere la A3 dv dare sia pratica che teoria?
Salve, il foglio rosa dura 6 mesi? quanto costa rinnovarlo? grazie
Salve, ho la patente B devo e vorrei prendere la patente A per scooter 250. Devo fare la teoria o solo la pratica?
Buongiorno.
Sono del 1984, nel 2000 ho preso la patente A1, nel 2002 la patente B.
Cosa devo fare per prendere la patente A3?
Grazie.