Può capitare di dover immatricolare un'auto precedentemente radiata, per poterla rimettere in circolazione: è la procedura definita reimmatricolazione auto. Vediamo come e perché farla.

Reimmatricolazione auto: quando è possibile?

Non sempre si può immatricolare un'auto dopo una precedente radiazione dal PRA. La legge infatti prevede due soli casi:
  • veicoli di interesse storico e collezionistico già radiati, che si intenda rimettere in circolazione;
  • veicoli cancellati d’ufficio dall’Archivio nazionale dei veicoli e dal PRA per cui non è stato pagato il bollo auto per 3 anni consecutivi, come previsto dall’art. 96 del Codice della Stada, che si intenda rimettere in circolazione conservando le targhe e i documenti originari.
Ricordiamo che i veicoli sono considerati storici se, ai sensi dell’art. 60 del Codice della Strada, quelli iscritti nei registri:
  • ASI (Automotoclub Storico Italiano);
  • Storico Lancia;
  • Italiano Fiat;
  • Italiano Alfa Romeo;
  • Storico FMI (Federazione Motociclistica Italiana).

Reimmatricolazione auto: come fare?

Vi sono due procedure diverse, a seconda che si abbiano o meno la targa e i documenti originari, nel dettaglio:
  • Reimmatricolazione con targa e documenti originari. Richiesta della reiscrizione dell'auto all’ufficio PRA della provincia in cui si risiede, e in seguito richiesta di annotazione nei registri della Motorizzazione Civile.
  • Reimmatricolazione senza targa e documenti originari. In questo caso il procedimento è inverso, dunque occorre prima immatricolare il veicolo presso la Motorizzazione, ottenendo il nuovo numero di targa, e inseguito richiedere la carta di circolazione e la reiscrizione al PRA.
Esiste poi il caso in cui vi sia ancora la vecchia targa ma non la documentazione originaria. Se sei in questa situazione devi chiedere la reimmatricolazione alla Motorizzazione mantenendo il medesimo numero di targa. Dopodiché i passaggi successivi sono l'ottenimento della carta di circolazione e la reiscrizione al PRA. Attenzione, tra la documentazione a corredo della richiesta di reimmatricolazione, occorre portare le quietanze dei pagamenti relativi al bollo auto, nel caso in cui il veicolo sia stato radiato proprio a causa del mancato pagamento della tassa regionale.I costi della reimmatricolazione sono i seguenti:
  • IPT, Imposta Provinciale di Trascrizione, per un importo che dipende dal tipo di veicolo e dalla provincia di residenza;
  • 27 euro per emolumenti ACI;
  • 32 euro per l'imposta di bollo per registrazione al PRA;
  • eventuale compenso per il servizio ottenuto se ti rivolgi ad una delegazione ACI o a un’agenzia di pratiche auto.