Nel mondo dei motori, i termini cavalli e cilindrata generano spesso confusione e vengono utilizzati quasi come sinonimi.
In realtà, i due termini pur facendo riferimento alla potenza e alle prestazioni del veicolo, indicano due aspetti tecnici ben diversi. In effetti, capita spesso che due auto con la stessa cilindra abbiano una potenza e una velocità differente, creando non pochi dubbi, soprattutto dal punto di vista fiscale in fase di pagamento del bollo auto.
Per meglio comprendere la differenza tra cavalli e cilindrata è necessario partire dalle definizioni di questi due concetti, vediamoli insieme.
Cosa sono i cavalli di un motore
I cavalli, o per essere più corretti cavalli vapore, sono una misura standardizzata che esprime la potenza del motore.
L’utilizzo dei cavalli come unità di misura deriva dal passato. Quando iniziarono a diffondersi le prime macchine a vapore, l’unico modo per comprenderne la potenza era confrontarla con quella dei cavalli e calcolare quanti ne sarebbero serviti per svolgere lo stesso lavoro del macchinario.
Da allora, il cavallo vapore è stato utilizzato come unità di misura per indicare la potenza di mezzi di trasporto a motore e macchine industriali. Per convenzione, un cavallo vapore equivale al sollevamento di un peso di 75 Kg alla velocità di un metro al secondo.
Se i CV vengono usati in Italia e in pochi altri paesi europei, in quelli anglosassoni si utilizza un’altra unità di misura, denominata Horse Power (HP).
Le due unità di misura differiscono, seppur di poco, e possono creare qualche problema nel caso di acquisto di auto da Paesi esteri. Difatti, bisogna considerare che 1 CV equivale a = 0,98631 HP.
Quello che conta davvero sono i kW
Nonostante l’utilizzo dei cavalli sia ancora molto diffuso nel 2025, sia nel linguaggio comune che nel marketing automobilistico, l’unità di misura utilizzata anche da altri paesi sono i kW. Un cavallo corrisponde a circa 735 watt.
L’unità di misura riconosciuta dal Sistema Internazionale è il cavallo fiscale, calcolato in kilowatt, secondo questa equivalenza: 1 kW = 1,35962 CV. In base a questo rapporto, il numero di cavalli è sempre superiore ai kW indicati sulla carta di circolazione.
Questo è il sistema ufficiale adottato dalla UE nel 1982 per calcolare la potenza del veicolo.
Cosa vuol dire? Che per conoscere la reale potenza di una vettura è necessario calcolare i kW, non i cavalli, che vengono ancora utilizzati per una sorta di consuetudine, anche perché è più semplice associarli alla reale potenza dell’auto.
I kW indicati sul libretto sono l’unico valore da prendere in considerazione per il pagamento del bollo. Una macchina che ha un motore da 100 kW possiede 136 cavalli circa. Il calcolo del bollo vene effettuato quindi prendendo come riferimento i 100 kW.
Cos’è la cilindra di un motore
La cilindrata, espressa in cc, ovvero centimetri cubici, indica la capacità di pompaggio del motore nel suo complesso, inclusi tutti i cilindri, ovvero la quantità di miscela aria-carburante che il motore può aspirare e comprimere in un ciclo completo. Indica anche quanto grande e pesante sia il motore e la sua risposta dinamica con la conoscenza dei materiali utilizzati nelle parti mobili.
Ad esempio, se un’automobile ha 2000 cc e dispone di 6 cilindri, ogni cilindro è di 333,3 centimetri cubici. Questo non significa che sia più potente di un motore da 1600 cc perché tutto dipende anche da altri fattori.
A parità di cc per capire se un’auto è più potente di un’altra bisogna calcolare anche i cavalli (o i kW, come abbiamo visto). Ecco che un’auto con una cilindrata di 1.8 con 150 cv risulterà più potente di una 1.8 con 120 cavalli.
Questo è un esempio molto semplice, per comprendere la differenza tra cilindrata e cavalli, ma è valido solo a parità di cc poiché, due auto di cilindrata diverse, con alimentazione, peso e dimensioni differenti, non possono essere valutate solo sulla scorta dei cavalli.
Un esempio pratico
Per fare un esempio pratico, si possono prendere in considerazione due auto: una con un motore da 1.5 cc da 120 CV e l’altra da 1.8 e 100 CV. A primo impatto si è portati a pensare che il modello da 120 CV sia quello più veloce. In realtà, il risultato dipende da altri fattori come il peso dell’auto e la trazione.
Se, infatti, si trattasse di una berlina o di un SUV compatto – quindi con dimensioni notevoli – il peso della vettura potrebbe risultare eccessivo per un 1.5 cc, e quei 20 cv in più non riuscirebbero a sopperire allo sforzo che il motore deve compiere per far muovere l’auto.
Cavalli e cilindrata non sono gli unici fattori da tenere in considerazione per interpretare in modo corretto le prestazioni di un veicolo. Per poter avere una visione completa bisogna valutare anche i kilowatt, la coppia motrice, la massa del veicolo e la presenza di nuove tecnologie per la combustione. Un piccolo motore può offrire prestazioni migliori rispetto a un motore più grande ma meno evoluto.
Molto chiaro, sintetico, pratico , grazie!