I cyberattacchi si moltiplicano e possono causare danni enormi ai singoli e alle imprese, sempre più globalizzati. Ma Assiteca rileva una crescita dell'interesse per le assicurazioni dedicate a questa tipologia di rischio, con un aumento del 300%. assicurazione cyberattacchi

Assicurazione Cyber Risk: perché è importante?

Gli attacchi informatici sono in continuo aumento, da Microsoft a Kaseya, dalla Russia alla Cina; si moltiplicano i casi di "infezione" su larga scala, si pensi al massiccio attacco ransomware partito dalla Florida, che ha danneggiato molte aziende negli USA e da lì tante italiane. Come tutelarsi? Tre i passaggi:
  • prevenzione degli attacchi con una attenta valutazione dei rischi e delle vulnerabilità;
  • formazione del personale, perché anche tu nel tuo lavoro di tutti i giorni puoi avere un un ruolo positivo nella prevenzione se saprai come comportarti al cospetto ad esempio di mail dannose;
  • protezione assicurativa che è davvero utile per affrontare i danni potenziali derivanti dagli attacchi.
Tornando ai numeri, il Rapporto Clusit 2021 afferma che i cyberattacchi sono aumentati del 12% a livello globale. Nel 2020, anche a causa della pandemia globale che ci ha costretti a lunghi periodi di lockdown e di attività online, la sicurezza informatica è stata messa a dura prova, toccando il numero più alto mai registrato di attacchi. I danni globali sono arrivati a cifre impressionanti, paragonabili per ordine di grandezza al PIL italiano. Insomma farsi trovare impreparati non è più ammissibile.

Una crescita esponenziale delle assicurazioni per attacchi informatici

Prevenzione dei rischi e limitazione dei danni dunque. Per questo motivo anche le aziende italiane adottano piani piani di business continuity, con particolare attenzione alla cybersecurity, qualsiasi sia la dimensione dell'azienda, dalla ditta individuale alla PMI per arrivare alle multinazionali. Per questo motivo nel 2020, nonostante si sia trattato di un anno difficilissimo, la spesa per la sicurezza informatica è cresciuta del 4%. Cresce dunque la consapevolezza dei rischi e della necessità di attuare finalmente una piena digitalizzazione anche come leva di sviluppo. Gli investimenti su questo fronte sono fondamentali dal momento che danni generati solo dal cybercrime nel 2020 hanno toccato i 945 miliardi di dollari. Per ogni dollaro investito in sicurezza, quindi, se ne contano 7 di perdita. Vittorio Veronesi, Responsabile della Divisione Tecnica di Assiteca, afferma: Per affrontare la questione in modo strategico, il primo passo da compiere è un assessment organizzativo sulla cyber security che consenta di mappare l’esposizione ai rischi e di predisporre un piano di business continuity. Senza mai dimenticare la formazione del personale: ogni singolo individuo al cospetto di phishing, malware e ransomware può costituire una breccia nella sicurezza aziendale. Occorre essere formati e allenati a reagire correttamente agli stimoli, ponendosi dei dubbi e fermandosi nei casi sospetti.