Continua a circolare da mesi la notizia dell'abolizione del bollo auto, in realtà, nulla è cambiato. Allora perché si parla di bollo auto cancellato?
Vecchi bolli auto cancellati
Grazie a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2023, è possibile avvalersi dello stralcio per i debiti esattoriali fino a 1.000 € contratti tra il 2000 e il 2015. Tra questi debiti rientra anche il mancato pagamento del bollo auto, per cui i proprietari di automobili che non hanno provveduto al pagamento del bollo auto dal 2000 e il 2015, non saranno più tenuti al pagamento degli arretrati a partire dal 31 gennaio 2023. Inoltre, per i mancati pagamenti del 2022 non sono previste sanzioni o interessi, mentre per i debiti contratti nel 2019 e nel 2020 verrà applicato una sanzione del 3%.
Il tutto è eseguito in modo automatico, senza alcuna richiesta da parte del contribuente. Per verificare lo stralcio delle cartelle basta andare sul sito dell'Agenzia Entrate Riscossione alla pagina dedicata Verifica lo stralcio debiti nella tua Definizione agevolata
Bollo auto: riforma fiscale
La Riforma Fiscale è ormai legge, prevede la cancellazione di tutte le microtasse che hanno un valore molto marginale sull'intero gettito fiscale a livello nazionale. È l'identikit perfetto del superbollo, l’addizionale erariale al bollo che si paga sui veicoli di potenza superiore a 185 kw. Questa tassa è versata direttamente all'Agenzia delle Entrate mediante il modulo F24, l'importo è fissato in 20 euro per ogni kw eccedente i 185 kw. L'importo diminuisce con il passare degli anni dalla data di immatricolazione:
- 12 euro/kw dopo cinque anni
- 6 euro/kw dopo dieci anni
- 3 euro/kw dopo 15 anni
- 0 dopo 20 anni
Una eventuale abolizione del superbollo nel 2023, con l'implementazione della legge delega sulla riforma del fisco, comporterà un vantaggio per i cittadini ma probabilmente anche per case automobilistiche e concessionari.
Esenzione bollo auto 2023
Nel 2023 sono confermate le esenzioni dal pagamento del bollo per i titolari di disabilità in base alla legge 104/1992. L'esenzione dal pagamento del bollo auto può spettare anche al famigliare convivente del cittadino con disabilità grave, e che sia proprietario di un auto utilizzata per il trasporto del disabile.
Per ottenere l'esenzione si deve effettuare la richiesta presso la Regione di residenza, allegando la certificazione attestante la gravità della disabilità e indicando la targa del veicolo aventi cilindrata fino a:
- 2.000 centimetri cubici, se con motore a benzina o ibrido
- 2.800 centimetri cubici, se con motore diesel o ibrido
Altra esenzione confermata è quella riguardante i veicoli destinati a esigenze sanitarie, come le autoambulanze.
Bollo gratis per le auto elettriche
Piemonte e Lombardia hanno introdotto il bollo auto gratis per sempre per chi acquista un'auto elettrica. Le altre Regioni, riconoscono l'esenzione della tassa automobilistica, in caso di un acquisto di un auto a emissioni zero, per cinque anni a partire dalla data di immatricolazione. A partire dal sesto anno l'importo del bollo auto è pari al 25% della tassa piena.
Bollo auto 2023: quanto costa e quando pagarlo
Anche per il 2023 non sono previsti aumenti per il costo del bollo auto. Difatti, l’importo del bollo auto da versare dipende dalla potenza della vettura che si trova sul libretto espressa in kW. Il valore da prendere in considerazione non tiene conto degli eventuali decimali. Un ulteriore valore da tenere in considerazione per calcolare il costo del bollo auto è la classe ambientale dell’automobile, stabilita dalla normativa europea in base alle emissioni inquinanti.
Una volta individuati questi valori, determinare l’importo del bollo auto è piuttosto semplice: bisogna moltiplicare il valore stabilito per ogni classe ambientale con la potenza espressa in kW. Al risultato che si ottiene va aggiunta una tariffa, fissata da ogni regione in maniera indipendente. In ogni caso, è possibile collegarsi al sito dell’ACI dove si può ottenere il calcolo esatto dell’importo dovuto, inserendo la targa e il tipo di vettura, la regione di appartenenza e la tipologia di pagamento da effettuare.
Il pagamento del bollo si effettua una volta l’anno e generalmente va pagato il mese successivo alla sua scadenza. In particolare:
- se si tratta di un veicolo di prima immatricolazione, il bollo va versato entro la fine del mese di immatricolazione. Se l’auto viene acquistata negli ultimi 10 giorni del mese, il bollo potrà essere pagato entro il mese successivo;
- se si tratta di un veicolo già in circolazione, le scadenze previste sono ad aprile (il bollo va pagato entro maggio), ad agosto (il bollo va pagato entro settembre) e a dicembre (il bollo va pagato entro gennaio).
Il bollo auto può essere pagato in qualsiasi luogo fisico o servizio online collegato al circuito Pago PA. È possibile effettuare il pagamento:
- negli uffici postali;
- presso i tabaccai convenzionati;
- sul sito dell’ACI;
- sui siti delle regioni di appartenenza;
- sul sito di Poste Italiane;
- tramite i servizi di home banking.
È bene verificare sempre le modalità di pagamento per eventuali differenze tra le varie regioni.
Rottamazione bollo auto
Le cartelle esattoriali fino al 2015 vengono automaticamente stralciate grazie a quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023. Per gli importi non versati successivamente al 2015 è possibile pagare l’importo dovuto, senza l’aggiunta di sanzioni e interessi, usufruendo della rottamazione quater o definizione agevolata.
Grazie alla rottamazione quater, l’importo del bollo auto del periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 non viene cancellato, ma viene ridotto. Aderendo alla definizione agevolata è possibile pagare il bollo auto in una sola rata o optare per una rateizzazione del debito fino a 18 rate mensili dello stesso importo.
Se si sceglie il pagamento in un’unica soluzione, bisogna versare all’ufficio Riscossione dell’Agenzia delle Entrate l’importo dovuto entro il 31 luglio 2023. Questo è il termine anche per il versamento della prima rata, in caso di pagamento dilazionato, mentre la seconda rata va pagata entro il 30 novembre. Le prime due rate devono coprire il 20% dell’importo complessivo che bisogna versare. Le successive rate vanno versate entro febbraio, maggio, luglio e novembre dal 2024 al 2017. A partire dal 1° agosto 2023 verrà calcolato un tasso di interesse annuo pari al 2%.
Dopo le proteste dei Comuni che temevano per i loro bilanci, le multe stradali non rientrano più nella rottamazione quater, ma è previsto esclusivamente l’annullamento degli interessi. Chi ne ha diritto, può richiedere la rottamazione delle cartelle entro il 30 aprile 2023. La richiesta può essere effettuata attraverso l’area privata del sito dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione, dopo aver effettuato l’acceso tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi. Dopo aver presentato la domanda si riceverà una email contenente la ricevuta della presentazione della richiesta. Tuttavia, è possibile presentare la domanda anche nell’area pubblica del sito. Basterà compilare il form presente sul sito e allegare un proprio documento di identità.
sarò retorico : si continua sempre a premiare gli evasori.
chi paga sempre sbaglia, chi non paga stappa lo spumante.
Sono del parere che la tassa di proprietà dovrebbe essere tolta quando un veicolo ha circolato già per 10 anni. Perchè questo? Semplice, il veicolo perde il suo valore commerciale anno dopo anno; il alternativa la tassa potrebbe diminuire anno dopo anno seguendo la svalutazione del veicolo sino alla radiazione. Direi che diventa più “democratica” la tassa, infatti chi ha disponibilità finanziarie può cambiare auto spesso, invece chi ha un reddito basso si può permette un’auto con qualche anno in più in base alla propria disponibilità. Però questo sistema dovrebbe essere applicato solo a vetture dal prezzo di listino di minimo 50.000,00€ che continueranno a pagare con l’attuale sistema. Questa proposta potrebbe essere definita un’ utopia; invece invito a pensare ai pro ed i contro in relazione al’impatto sociale ed industriale, alla fattibilità ed a delle modifiche migliorative, infine vorrei sottoloneare che le assicurazioni risarciscono, in caso di danni, in proporzione al valore commerciale del veicolo. Proprio a fronte di ciò dovremmo pagare una tassa di proprietà proporzionale al valore commerciale del proprio mezzo.
E niente abolizione del bollo per chi non può permettersi di spendere una cifra da capogiro per un’auto elettrica ! Del resto sappiamo che l’UE sanziona l’Italia ogni anno, ma evidentemente l’apporto del bollo è inferiore alla sanzione. Che schifo !
Invece, in Puglia, auto a gpl dopo 5 anni ….10 euro di sconto
Mi è arrivato da pagare il bollo del 2015 ,con un interruzione nel 2020 tramite raccomandata ,devo pagare con interessi e mora ?
Mi è arrivato un bollo da pagare sulla mia precedente auto demolita nel 2019… ma stiamo scherzando???