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Scatola nera, Italia leader nel mondo… Ma funziona?

L'Italia detiene il record per numero di scatole nere installate. Il motivo? Semplice: si risparmia sull'assicurazione auto, specialmente i più giovani. Capiamone di più.

Ultimo aggiornamento: 3 Giugno 2021

Sommario

  • Scatola nera: un record tutto italiano
  • Italia leader per la scatola nera, perché?
  • Il ruolo delle compagnie assicurative

scatola nera record italiano

Scatola nera: un record tutto italiano

L’Italia è il paese al mondo dove è stato installato il maggior numero di scatole nere: sono oltre tre milioni (49% al Sud e nelle isole dove gli incidenti sono più frequenti, 20% al Centro, 31% al Nord), più che in USA e in Gran Bretagna. È quanto è stato reso noto dall’ANIA (Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici) sul dossier “Scatole nere, Italia leader nel mondo“.

A fine 2012 risultavano 1,2 milioni di scatole nere utilizzate dagli assicurati e, a fine 2013, il loro numero era già salito a 2 milioni di esemplari. Con il nuovo salto in avanti l’Italia conferma il suo ruolo di leader mondiale in questa tecnologia.

assicurazione auto

Italia leader per la scatola nera, perché?

Principalmente perché la scatola nera rappresentano un modo concreto per mitigare l’incremento del prezzo dell’assicurazione auto di cui deteniamo il triste primato (paghiamo l’assicurazione auto più “salata” d’Europa). La media dei risparmi della copertura auto di chi si è fatto installare una scatola nera sul proprio veicolo è circa del 7-10%. Installando tale dispositivo è possibile ricostruire con precisione la corretta dinamica dell’incidente (accertamento del crash). Ma non solo.

Proprio di queste settimane è la questione che si sta dibattendo in Parlamento riguardo la possibilità di rendere obbligatoria l’installazione della scatola nera su tutti i veicoli, ora facoltativa. Le ragioni che muovono il fronte di chi vorrebbe renderla obbligatoria sono da ricercarsi anche nella volontà di tutelare le compagnie assicurative e di ridurre in maniera sostanziale e concreta le truffe ai loro danni, che spesso si verificano attraverso la simulazione di incidenti al fine di incassare risarcimenti assicurativi.

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Il ruolo delle compagnie assicurative

Grazie alla scatola nera è possibile monitorare lo stile di vita degli automobilisti e adottare quindi un sistema di tariffazione in linea con il proprio profilo (pay as you drive). È giusto premiare gli automobilisti più virtuosi? A quanto pare sì.

Attualmente le singole compagnie di assicurazioni offrono diverse tipologie contrattuali rispondenti alle esigenze dei propri assicurati che comprendono, ad esempio, una serie di servizi accessori quali assistenza agli automobilisti (95% dei casi), in caso di furto delle autovetture (60%), il servizio di Ecall (Emergency Call: in caso l’automobilista fosse impossibilitato una richiesta di assistenza automatica, richiesto però solo dal 10-15%), una personalizzazione tariffaria in base al tempo o numero dei chilometri effettuati, allo stile di guida (70%), ulteriori servizi aggiuntivi quali l’assicurazioni per viaggi e sport, il parking, il controllo sui limiti di velocità, ecc. (20%).

Ma l’automobilista medio è informato su tutte queste opzioni contrattuali? Riesce veramente a scegliere quella più idonea alle sue esigenze?
Sicuramente è uno strumento che permette di contrastare le frodi assicurative che negli ultimi anni aveva raggiunto valori davvero significativi. Una questione aperta però riguarda certamente la Privacy e il trattamento dei dati. Quali tutele esistono? Ma soprattutto i dati sensibili in possesso come vengono trattati?

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Autore: Salvatore Russo

Ideatore del blog di 6sicuro e coordinatore generale dell’intera squadra di blogger e giornalisti. Autore Hoepli di "SEO&Content" e "SEO&Journalism" e founder della società &Love che realizza eventi dedicati al mondo della comunicazione e digital marketing, tra cui SEO&Love, Beach&Love e Food&Love.

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  1. avatarVitaliano

    31 Marzo 2014 a 11:39 am

    Continua il percorso del GRANDE FRATELLO, sempre più spiati, carte di credito, telefonini, divieto di uso del contante per cifre sempre inferiori, scatole nere ed ora leggo l’Ecall, tutte apparecchiature che fan sì che le persone si lascino dietro una scia come le lumache, ma quando la gente si sveglierà e aprirà la testa a legnate come fosse un cocomero maturo a questi stronzi che ce le impongono?
    Se non vengono fermati questi finiranno con il mettere anche agli umani un chip sottopelle come ai cani per il riconoscimento e non è escluso che venga corredato di GPS, così sapranno anche sempre dove sei.
    Anzi, ho il sospetto che il chip sui cani sia da sempre una sperimentazione con il fine di metterlo poi alla gente, diranno:
    -vedete ai cani non ha fatto male, ve lo imponiamo per il vostro bene, va a vostro vantaggio, se vi perdete vi troviamo subito e altre bicherate simili ad uso dei pecoroni di turno.

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  2. avatarelio

    1 Aprile 2014 a 6:54 pm

    hai proprio ragione molti non ragionaono con la propia testa non devi sospettare hanno gia prospettato questa vicina e possibbilita di impiantare
    microcip alle persone per poterle cercare e e controllarci ad ogni passo che si fa oggi non esiste la praivasi dell ‘ individuo poiche sanno quando vogliono quanti soldi abbiamo nelle nostre tasche (banche) penza un po che
    per fare un versamento di piccolo valore ti chiedono carta di identita e codice fiscale altro che pecoroni non parliamo delle assicurazioni alzono i prezzi e nessuno li controlla per dire ma cosa state facendo io avevo un assicurazione mai fatti incidenti dopo un periodo di tempo che avevo fermata l’ assicurazione quando sono andato per rifare l’ assicurazione mi hanno chiesto il doppio di quello che pagavo prima se questi non sono ladri autorizzati ditelo voi

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