Come per i veicoli con motore endotermico, l’ assicurazione per auto elettrica è obbligatoria come stabilito dall’articolo 193 del Codice della Strada ed è possibile stipularla presso le compagnie assicurative.
Secondo alcuni dati il costo dell’assicurazione per un’auto elettrica può essere inferiore del 30% o addirittura del 50% rispetto alla tradizionale polizza RCA. Ovviamente quando parliamo di costi dei premi assicurativi dobbiamo sempre considerare i vari fattori che influiscono sul prezzo della polizza.
Negli anni c’è stata una crescita settoriale, ma per le strade italiane si vedono ancora troppo poche auto elettriche. La causa principale che non permette al mercato elettrico di decollare può essere o la difficoltà di ricaricare il proprio veicolo, sia in città che durante un lungo viaggio, nonostante a oggi in Italia ci sono più di 30.000 punti di ricarica dislocati su più di 13.000 location; oppure la lunga mancanza di incentivi statali.
Sebbene l’acquisto di un’auto elettrica è un investimento considerevole, bisogna anche valutare l’importante risparmio sul costo dell’assicurazione che per auto green può diminuire fino al 50%.
Differenza tra un'assicurazione per auto elettrica, ibrida o tradizionale
Auto elettriche e ibride suscitano sempre maggiore interesse non solo per il rispetto dell’ambiente, ma anche per i costi più bassi dei premi assicurativi rispetto a quelle stipulate per auto con motore endotermico, ed è proprio questa la sostanziale differenza tra un’assicurazione per auto elettrica, ibrida o tradizionale.
La mobilità sostenibile è ormai un mercato aperto in cui le varie case produttrici in concorrenza tra loro riescono ad offrire prezzi interessanti e in tutto questo anche le compagnie assicurative sono presenti con offerte e agevolazioni che spingono l’automobilista a passare ad auto ibride o elettriche.
L’assicurazione di un’auto elettrica in confronto ad un’auto tradizionale può portare a un risparmio di oltre 300 euro annui e l’assicurazione di un’auto ibrida, anche se in termini minori, può far risparmiare fino al 10% in confronto a un veicolo a benzina.
Quanto costa l'assicurazione per un'auto elettrica?
Una maggiore attenzione alla salvaguardia dell'aria che respiriamo e della nostra salute, ha comportato negli ultimi tempi un interesse crescente della gente nei confronti delle auto elettriche e le compagnie assicurative si stanno adeguando alle nuove richieste, rendendo economicamente più vantaggiose le polizze e più efficiente il servizio di assistenza. Come? Con uno sconti sull'assicurazione auto che vanno dal 35-50%. Se pensiamo che l'assicurazione auto è la seconda voce di spesa annuale per un automobilista, si intuisce come sia il caso di cambiare tipo di carburante.
Ma facciamo un esempio concreto: un guidatore 40enne residente a Padova, in prima classe di merito, spenderebbe mediamente 191,56 € per assicurare la Smart Fortwo Electric Drive invece di 273,38 € per una Fortwo a benzina.
La convenienza non si ferma qui, ma si estende anche alle imposte statali. Nei primi cinque anni le auto elettriche sono esenti dal bollo mentre dal sesto anno si paga solo il 75% dell’imposta (alcune regioni prevedono un'esenzione totale permanente).
L’auto elettrica conviene?
L’auto elettrica conviene non solo per i costi inferiori del premio assicurativo, ma anche per una serie di vantaggi.
Rispetto ad un veicolo tradizionale a benzina o a gasolio, l’auto elettrica comporta spese di alimentazione e manutenzione di gran lunga inferiori, addirittura fino a dieci volte in meno, rispetto ad un veicolo a benzina. Un risparmio che, nel medio lungo termine, comporta un’ammortizzazione delle spese iniziali sostenute per l’acquisto del mezzo.
Non meno importante è la salvaguardia dell'ambiente, infatti le auto elettriche sono al momento la migliore alternativa meno impattante per il pianeta.
In questo periodo l'auto elettrica è ancora più conveniente grazie ai contributi per l'acquisto, il Decreto Bollette 2022 mette a disposizione incentivi fino a 5 mila euro, in caso di rottamazione; oppure 3 mila euro senza rottamazione. Altro vantaggio in termini economici per chi sceglie la mobilità elettrica è l'esenzione del pagamento del bollo autoper i primi 5 anni e in seguito si pagherà un importo ridotto fino al 75%, mentre in Lombardia e Piemonte l’esenzione non ha limiti.
Esistono ormai i kit di trasformazione.Quali?Semplice,se possiedi un’auto a combustione sia benzina che diesel,e/o percorri una media di 30 km giornalieri,e qui io indicherei che la vettura fosse generalmente un’ utilitaria oppure semplicemente una city car,dicevo appunto che esistono nel continente asiatico,produttori in grande serie di propulsori elettrici di contenute dimensioni di ingombro,che possono benissimo,sostituire il motore a combustione esistente sul veicolo gia immatricolato a proprio nome,avendo la possibilita’ di scelta fra il pacco batterie,che possono essere sia al gel,che al litio,tutto dipende da quanto Vuoi spendere,e quanta autonomia si chiede,o quale tipo di guida si desidera condurre,se pacata o piuttosto allegra.Il tutto a costi contenuti.L’unico scoglio insormontabile,rimane la conversione di motricita’ da motore a combustione,a motore elettrico(100% pulito)da apportare al libretto di circolazione,e quindi rendere il veicolo legalizzato.Eh,qui si andrebbe a cozzare con i famelici interessi delle Compagnie Petrolifere,e c on tutto l’indotto che ruota intorno,senza parlare della Politica che dovrebbe prendere in esame determinati provvedimenti legislativi.forse fra qualche secolo approdera’ qualche proposta del genere.
Nell’articolo ha lasciato un paio di domande in sospeso.
In primis, quella che preme sapere un po’ a tutti, la situazione delle batterie a fine vita.
Ma quanto durano le batterie di un EV?!?
Una recente ricerca ha scoperto che anche dopo 10 anni un pacco batterie è in grado di erogare mediamente il 70% della sua capacità originaria. Quindi, se dismesso per un nuovo pacco batterie, si può usare per altri scopi come quello per l’accumulo di impianti Fotovoltaici (Nissan lo sta già facendo, Tesla ha appena presentato i suoi sistemi di accumulo).
Una normale auto a motore endotermico, di solito, dopo 10 anni è già un rottame che tra emissioni di scarico e perdita di liquidi ha contribuito ad inquinare, nella sua vita, un bel po’ l’ambiente che ci circonda, non considerando la fine che farà una volta rottamata.
Per la questione dell’allestimento del proprio box per ricaricare il proprio EV, normalmente, basta una classica presa di corrente dove collegare l’EVR fornito dal produttore del proprio mezzo elettrico. Se vogliamo un collegamento più sicuro e stabile e magari con maggiore potenza a disposizione in vista di upgrade futuri, basta installare una presa industriale interbloccata da 16A (costo €.50,00).
Ho un’auto elettrica da 3 anni ed ho fatto 74.000 km, si tratta di una C0, 4 posti comodi, ovviamente se non sei alto 2,00 m! I costi sono addirittura più bassi di quelli dichiarati dall’articolo, basta cercare contratti energetici più convenienti. In aggiunta ho un impianto fotovoltaico che diminuisce maggiormente i costi … Non posso arrivare a Roma non perchè percorro solo 130-150 km a carica, ma perchè non ci sono le colonnine di ricarica veloce (20 minuti per 100 km). Quanto durano le batterie? Smaltimento? Quel genere di batterie non si smaltiscono, si riutilizzano! riducono le performance significativamente dopo 100.000 km.
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Informativa IVASS
• In ottemperanza all'art. 56 comma 2 e 3 del Reg. IVASS 40/2018, dichiaro di avere salvato o stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo gli Allegati 3, e 4 TER. In ottemperanza all'art. 9 comma 4 del Reg. IVASS 23/2008, dichiaro altresì di avere stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo la tabella contenente le informazioni sui livelli provvigionali percepiti dalle compagnie assicurative con cui 6sicuro brand di Howden ha rapporti di affari nel ramo RCA.
• In ottemperanza all'art. 34 del D.L. 1/2012 e dell'art. 6 del Documento di Consultazione 49/2012, dichiaro di aver preso visione delle note informative relative ai prodotti assicurativi, già predisposte e pubblicate sui siti internet aziendali delle compagnie assicurative di cui il preventivatore di 6sicuro (brand di Howden) fornisce le quotazioni e raggiungibili dalla pagina note informative.
• In ottemperanza all'art.61 del Reg. IVASS 40/2018, dichiaro di voler ricevere tramite l’email comunicata in fase di accesso la documentazione precontrattuale, i preventivi e la documentazione contrattuale, nonché ogni altra comunicazione proveniente da Howden, con riferimento ai contratti in corso e a quelli futuri. Sono consapevole della possibilità di modificare la mia scelta in qualsiasi momento, Condizioni generali del servizio.
Esistono ormai i kit di trasformazione.Quali?Semplice,se possiedi un’auto a combustione sia benzina che diesel,e/o percorri una media di 30 km giornalieri,e qui io indicherei che la vettura fosse generalmente un’ utilitaria oppure semplicemente una city car,dicevo appunto che esistono nel continente asiatico,produttori in grande serie di propulsori elettrici di contenute dimensioni di ingombro,che possono benissimo,sostituire il motore a combustione esistente sul veicolo gia immatricolato a proprio nome,avendo la possibilita’ di scelta fra il pacco batterie,che possono essere sia al gel,che al litio,tutto dipende da quanto Vuoi spendere,e quanta autonomia si chiede,o quale tipo di guida si desidera condurre,se pacata o piuttosto allegra.Il tutto a costi contenuti.L’unico scoglio insormontabile,rimane la conversione di motricita’ da motore a combustione,a motore elettrico(100% pulito)da apportare al libretto di circolazione,e quindi rendere il veicolo legalizzato.Eh,qui si andrebbe a cozzare con i famelici interessi delle Compagnie Petrolifere,e c on tutto l’indotto che ruota intorno,senza parlare della Politica che dovrebbe prendere in esame determinati provvedimenti legislativi.forse fra qualche secolo approdera’ qualche proposta del genere.
Nell’articolo ha lasciato un paio di domande in sospeso.
In primis, quella che preme sapere un po’ a tutti, la situazione delle batterie a fine vita.
Ma quanto durano le batterie di un EV?!?
Una recente ricerca ha scoperto che anche dopo 10 anni un pacco batterie è in grado di erogare mediamente il 70% della sua capacità originaria. Quindi, se dismesso per un nuovo pacco batterie, si può usare per altri scopi come quello per l’accumulo di impianti Fotovoltaici (Nissan lo sta già facendo, Tesla ha appena presentato i suoi sistemi di accumulo).
Una normale auto a motore endotermico, di solito, dopo 10 anni è già un rottame che tra emissioni di scarico e perdita di liquidi ha contribuito ad inquinare, nella sua vita, un bel po’ l’ambiente che ci circonda, non considerando la fine che farà una volta rottamata.
Per la questione dell’allestimento del proprio box per ricaricare il proprio EV, normalmente, basta una classica presa di corrente dove collegare l’EVR fornito dal produttore del proprio mezzo elettrico. Se vogliamo un collegamento più sicuro e stabile e magari con maggiore potenza a disposizione in vista di upgrade futuri, basta installare una presa industriale interbloccata da 16A (costo €.50,00).
Ho un’auto elettrica da 3 anni ed ho fatto 74.000 km, si tratta di una C0, 4 posti comodi, ovviamente se non sei alto 2,00 m! I costi sono addirittura più bassi di quelli dichiarati dall’articolo, basta cercare contratti energetici più convenienti. In aggiunta ho un impianto fotovoltaico che diminuisce maggiormente i costi … Non posso arrivare a Roma non perchè percorro solo 130-150 km a carica, ma perchè non ci sono le colonnine di ricarica veloce (20 minuti per 100 km). Quanto durano le batterie? Smaltimento? Quel genere di batterie non si smaltiscono, si riutilizzano! riducono le performance significativamente dopo 100.000 km.
I costi di manutenzione delle auto elettriche, in realtà, sono più bassi rispetto a quelle a combustione.