guidare con la pioggia

Alla guida di un veicolo ciò che non può mancare è l’attenzione. Quando si è in strada il pericolo più grande è la distrazione, causa della maggior parte degli incidenti stradali. Ogni volta che montiamo in auto bisogna ricordarsi che “in strada puoi piangere e far piangere”. Restando concentrato durante la guida, l’automobilista può modificare lo stile di guida considerando diversi fattori tra cui le condizioni climatiche. L’asfalto bagnato, frutto di forti acquazzoni o grandinate, può compromettere la stabilità del veicolo ed essere causa di pericolosi incidenti stradali. Ultima “vittima” è stata una Lamborghini Gallardo LP560 che, testata da un giornalista cinese, a causa della strada scivolosa ha fermato i suoi 560 CV in un botto colossale. La poca esperienza del pilota, la potenza della vettura e la guida folle hanno decretato un risultato prevedibile. Come comportarsi in caso di pioggia Il pericolo più comune delle giornate di pioggia è l’acquaplaning. Il fenomeno indica un “galleggiamento” temporaneo del veicolo su di uno strato d’acqua, raccoltosi sul fondo stradale, perché gli intagli sul battistrada del pneumatico non sono in grado di pompare il liquido lateralmente. Non essendoci una perfetta pressione sul suolo, il veicolo perde aderenza. L’acquaplaning aumenta in proporzione alla velocità, alla quantità d’acqua presente sull’asfalto e anche all’usura del battistrada. In caso di frenate d’emergenza può capitare che le ruote si blocchino e nel caso l’asfalto fosse bagnato si può incorrere in due problematiche: l’allungamento dello spazio d’arresto del veicolo e l’ingovernabilità dello stesso. Situazione che si vengono a verificare per la scarsa aderenza e risolvibili, almeno in parte, dai sistemi ABS dell’autoveicolo. In caso di pioggia è sempre opportuno moderare la velocità, ricordando anche che i limiti di velocità sono ridotti in caso di precipitazioni atmosferiche, evitare quando possibile buche, accelerazioni, decelerazioni e improvvise sterzate. Guidando con attenzione si riducono le possibilità di incidenti.  

Prima di mettere in moto

È opportuno verificare il corretto funzionamento dei dispositivi di controllo (sterzo, frizioni, freni, etc.) e quelli di segnalazione (fari, frecce, stop posteriori, etc.) prima di mettersi in viaggio. Nelle giornate di pioggia o neve le suole delle scarpe possono scivolare dai pedali, quindi strofinarle accuratamente sui tappetini in modo da avere sempre un buon controllo. Gli penumatici giocano sempre un ruolo fondamentale nell’aumentare gli standard di sicurezza di un veicolo, ma in condizioni climatiche pessime possono risultare un’ancora di salvataggio. Esistono diversi tipi di pneumatici, che si adattano maggiormente a determinate condizioni climatiche. La scelta degli pneumatici dipende da molti fattori, di fondamentale importanza sono la stagione climatica e la collocazione geografica dell’automobilista. Un buon automobilista devo sempre controllare gli penumatici ed effettuare la manutenzione, periodica e straordinaria, necessaria a mantenere efficienti i dispositivi. Mantenere un gonfiaggio adeguato dello pneumatico garantisce, oltre alla riduzione dei consumi, una perfetta aderenza stradale. I valori di pressione vengono specificati dal produttore del veicolo, alcune vetture forniscono i valori di pressione dal computer di bordo. Infine, bisogna controllare periodicamente la profondità del battistrada in modo da prevenire slittamenti e acquaplaning.

Durante il viaggio

Aumentando il tempo e la distanza di arresto del veicolo, su manto stradale bagnato, è opportuno mantenere la distanza di sicurezza. Distanziandosi dall’auto che precede, aumentando lo spazio in presenza di asfalto molto bagnato, diminuirà la probabilità d’impatto in caso d’incidente. Azionare sempre  i freni con delicatezza e, quando è possibile, rallentare togliendo il piede dall’acceleratore. Percorrere i tracciati lasciati dalle altre autovetture, in caso di pioggia lieve, permetterà di aumentare l’aderenza degli pneumatici. Infine è opportuno accedere sempre i fari, aumentando sia la visibilità che l’identificazione da parte degli altri automobilisti.

In caso di pericolo

Anche ai piloti più esperti può capitare che il veicolo perda aderenza e sbandi. Controllare una sbandata richiede nervi saldi e una buona conoscenza del proprio veicolo. In caso di sbandata sulle ruote posteriori, togliere il piede dall’acceleratore ed evitare la frenata, di abbassare la frizione e/o  di aggrapparsi al volante. Girare molto lentamente, in modo da non generare una seconda sbandata, il volante nella direzione delle sbandata e allineare di nuovo le ruote. Dare gas con cautela evitando una sbandata nella direzione opposta a quella di origine. In caso si verifichi l’acquaplaning, non frenare o sterzare di colpo ma decelerare gradualmente finché non si ristabilisca aderenza tra pneumatico e strada. Se fosse necessario frenare, farlo in modo graduale applicando leggere pressioni al pedale. Nelle vetture dotate di ABS la frenata può essere effettuato in modo classico, questo perché la centralina del veicolo azionerà un sistema che eviterà il bloccaggio delle ruote. In presenza di pioggia battente o forti temporali che possano sovraccaricare i tergicristalli, riducendo molto la visibilità, è consigliata la sosta temporanea.  Fermarsi, quando è possibile, in aree di servizio o di sosta e aspettare che passi la tempesta. Nel caso non fossero disponibili aree di sosta, fermare il veicolo quanto più lontano dalla carreggiata e attivare le luci di emergenza per avvisare gli altri conducenti.