Colpa incidente

Colpa in caso di incidente

Sulla strada non si scherza, non è un videogame. Le conseguenze di una guida “cattiva” possono essere davvero gravi, sulla strada puoi piangere e far piangere.

Porre attenzione alla guida del proprio veicolo può evitare sgradevoli conseguenze, ma in alcuni casi sembra proprio che la vita ci riservi degli “imprevisti” difficili da ingoiare. È il caso di un uomo sessantunenne della provincia di Sassari, che fermatosi per soccorrere i feriti di un grave incidente autostradale è stato travolto da un auto in corsa morendo sul colpo. Unica vittima di un grande tamponamento a catena.

Causa degli incidenti?

Difficile trovare una risposta valida a un accaduto così grave, ma che ogni anno causa centinai di morti sulle strade italiane. Vittime casuali o di pirati della strada che spesso finiscono nel “dimenticatoio” della burocrazia italiana. Poi ci sono quelli che il “pericolo” se lo vanno a cercare con le proprie mani, magari mettendosi al volante dopo aver bevuto troppo o fatto uso di sostante stupefacenti.

Una “ricerca del brivido” che può costare cara, non solo per se stessi ma soprattutto per gli altri. L’abuso di alcol è uno dei fattori principali delle 3.800 vittime della strada registrate nel 2011 e spesso non basta essere degli “alcolizzati” per creare danni a persone a cose.

Nei pressi di Prato un’anziana signora alla guida del suo veicolo - in fase di parcheggio - è riuscita a distruggere un parapedonale, tamponare un veicolo in sosta per fermarsi sul marciapiede. Denunciata all’Autorità Giudiziaria, alla donna è stato rilevato un tasso alcolemico cinque volte superiore ai limiti di legge.

Princìpi che regolano gli incidenti

Non sempre i sinistri stradali sono così complessi da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per stabilire le responsabilità. In appendice al  DPR 245/2006, ovvero la disciplina del risarcimento diretto ai danni derivati dalla circolazione stradale, sono presenti diversi criteri di determinazione delle responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti in un incidente. Di seguito alcuni princìpi:

  • Se due veicoli circolano nella stessa direzione e sulla stessa fila, il veicolo che urta quello antistante è responsabile al 100% del sinistro.
  • Se i due veicoli circolano su due file differenti,, il veicolo che cambia fila è responsabile al 100% del sinistro. Se il contatto tra i due avviene senza cambio di fila, si presume una responsabilità concorsuale al 50%.
  • Se uno dei due veicoli si rimette nel flusso della circolazione da una posizione di sosta o uscendo da un’area privata e urta un veicolo in circolazione è responsabile al 100% del sinistro.
  • Se i due veicoli circolano in senso inverso, impegnando o sorpassando l’asse mediano della carreggiata e si scontrano frontalmente, si presume una responsabilità concorsuale del 50%. Se invece è solo uno dei due veicoli a sorpassare l’asse mediano della carreggiata la responsabilità è integralmente a carico di quest’ultimo.
  • Se i due veicoli provengono da due strade differenti, le cui direzioni si intersecano o si congiungono, la responsabilità è interamente a carico di quello che proviene da sinistra a meno che la precedenza non sia indicata in maniera differente da segnali stradali o semaforici.
  • Se un veicolo in circolazione urta un veicolo in sosta è interamente responsabile del sinistro.
  • Se uno dei due veicoli circola in retromarcia è responsabile del sinistro.
 

Esistono dei mezzi che permettono all’automobilista di tutelarsi dai sinistri stradali, magari da quelli più complessi. La “scatola nera” è uno strumento che può fornire molti dati e informazioni riguardo al sinistro alla compagni assicuratrice. Dispositivi sempre più complessi, alcuni immagazzinano immagini e/o video del sinistro (camera car), che permettono di determinare le responsabilità in un sinistro stradale in un batter d’occhio. L’installazione di questi “device” permette, in molti casi, di abbassare il prezzo delle polizza assicurative. Infine, non dimentichiamoci che per le situazione più semplici c’è sempre il modello CAI (Constatazione Amichevole d’Incidente).