Assicurazione auto danno non patrimoniale aggiornabile dopo la sentenza La liquidazione del danno non patrimoniale è uno degli aspetti più complessi in tema di assicurazione auto. Una sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito un punto importante: la liquidazione può essere aggiornata dopo la sentenza se cambiano i criteri per il calcolo.

Liquidazione del danno non patrimoniale: la sentenza della Cassazione

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 25485/2016 ha accolto il ricorso presentato contro una precedente sentenza della Corte d'Appello di Firenze. La vicenda giudiziaria riguarda la liquidazione di un incidente mortale. Nel calcolare il danno riconosciuto ai familiari della vittima, il giudice non aveva tenuto conto delle tabelle elaborate dal Tribunale di Milano e usate normalmente per questo tipo di liquidazioni, Nel frattempo, tra la data della liquidazione e la data del ricorso, il Tribunale di Milano aveva aggiornato le tabelle, fissando nuovi criteri di calcolo del danno non patrimoniale. Con l'applicazione delle nuove tabelle, l'importo da liquidare ai familiari sarebbe stato più alto di quello individuato in primo grado, anche tenendo conto della percentuale di colpa riconosciuta a chi ha causato l'incidente.

Danno non patrimoniale: valgono le tabelle in vigore al momento della decisione

La sentenza della Cassazione stabilisce un principio importante: per liquidare il danno non patrimoniale si devono considerare le tabelle in vigore al momento della decisione. Il mancato rispetto di questo principio viola il principio equitativo stabilito nell'articolo 1226 del Codice civile. Se le tabelle vengono riviste e rivalutate e cambiano i criteri di valutazione del danno, chi ha subito il danno può fare ricorso. Il ricorso è ammissibile essenzialmente in due casi:
  • se le nuove tabelle considerano aspetti del danno non considerati in precedenza;
  • se in base alle nuove tabelle l'importo liquidato è inferiore al minimo. 
Nel caso giudiziario analizzato dalla Corte di Cassazione, ad esempio, nella liquidazione iniziale il giudice non aveva tenuto conto del danno subito dai familiari per effetto della perdita di un loro caro.