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6sicuro » Blog » Assicurazioni » RC Auto » RC Auto: l’Osservatorio Prezzi 6sicuro.it pubblica i dati di settembre

RC Auto: l’Osservatorio Prezzi 6sicuro.it pubblica i dati di settembre

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio 2022

Sommario

  • Rc Auto in calo a settembre 2013
  • Assicurazioni Italia: cos'è cambiato?
  • Risparmio sulle polizze auto?
  • Rc Auto nelle singole regioni: la situazione

osservatorio prezzi RC Auto

Rc Auto in calo a settembre 2013

Prezzi delle polizze RC Auto in calo – ma non in tutte le regioni – e la concreta possibilità di risparmiare oltre 700 euro rispetto ai canali assicurativi tradizionali. Sono questi i principali dati emersi dalle ultime rilevazioni dell’Osservatorio Prezzi 6sicuro.it, che continua il suo lavoro di analisi del mercato delle assicurazioni auto. I dati contenuti nelle 20 schede sono aggiornati al 31 agosto 2013 e prendono in considerazione l’andamento dei prezzi degli ultimi sei e dodici mesi, divisi per regione e singole province. In questo modo 6sicuro.it, che dal 2000 ha aiutato milioni di italiani a trovare la polizza più conveniente e adatta alle proprie esigenze, continua a offrire ulteriori strumenti che permettono ai consumatori di orientarsi all’interno dell’offerta e compiere scelte consapevoli, all’insegna della trasparenza e del risparmio reale.

Assicurazioni Italia: cos’è cambiato?

Guardando più da vicino i risultati, scopriamo che a livello nazionale la media dei prezzi migliori proposti al pubblico è scesa a quota 732,33 euro, contro i 748,09 euro di luglio. Ciò conferma non solo un trend nazionale già consolidato nell’ultimo anno, ma anche che le soluzioni proposte da 6sicuro.it sono sempre più convenienti. Nell’ultimo anno, infatti, il cosiddetto “prezzo minimo medio” è calato del 4,2%.

Sull’altro fronte troviamo il “prezzo massimo medio“, ossia il prezzo medio di quei preventivi che per vari motivi sono più cari a parità di profilo assicurativo confrontato. Ebbene, questo valore lo scorso agosto ha toccato quota 1.457,56 euro, con un trend semestrale del -1,54% e addirittura del -6,23% rispetto a un anno fa. Questo vuol dire che i prezzi si stanno livellando verso il basso.

 

Risparmio sulle polizze auto?

Ma la buona notizia, se vogliamo, è quella riguardante il risparmio garantito dall’utilizzo del comparatore. Come sappiamo, il portafoglio di molte famiglie italiane non sta vivendo un bel periodo e, pertanto, strumenti come il nostro comparatore online sono sempre più utilizzati da chi ha bisogno di una polizza RC Auto conveniente, completa, competitiva. Proprio per questo motivo, non è secondario sapere che rivolgersi a 6sicuro.it vuol dire spendere una media di 725,23 euro in meno (dati di agosto alla mano) rispetto ai canali di vendita tradizionali. È questa la differenza media, a parità di profilo assicurativo, tra la compagnia più economica e quella più cara. Per scovare l’offerta più economica ci sono tre possibilità: fare il giro della città per le varie agenzie, navigare decine di siti oppure fare un preventivo su 6sicuro. A voi la scelta.

logo assicurazioni 6sicuro assicurazioni viaggi

Rc Auto nelle singole regioni: la situazione

Quanto alla situazione nelle singole regioni, le rilevazioni condotte nel mese di settembre dall’Osservatorio mostrano ancora una volta un’Italia a due velocità. A livello nazionale, infatti, il prezzo medio di una polizza RC Auto sta calando, ma questa diminuzione non coinvolge tutte le aree del paese. Ad esempio abbiamo l’Emilia Romagna dove una polizza RC Auto parte da 596,64 euro, -5,6% rispetto a un anno fa, o la Lombardia, da 505,87 euro (-6,7% da agosto 2012). Ma non mancano situazioni ben diverse: il Veneto è rimasto sostanzialmente invariato da un anno (+0,09%), o il Lazio, dove la media dei prezzi minimi è aumentata del +4,5% negli ultimi sei mesi tornando poco sotto ai valori del 2012 (-0,55%).

Due velocità, dicevamo. La situazione del Sud è ben diversa da quella descritta sinora. Molte regioni del Mezzogiorno sono tra le più care d’Italia, e i prezzi non accennano a diminuire. Una situazione che vede svettare la Campania con i suoi 1.408,26 euro per un preventivo “minimo”, valore in crescita del +2,2% negli ultimi 6 mesi e del +4,34% da un anno a questa parte. Tra le province campane si salva solo Benevento: 844,26 euro per un preventivo (prezzo un po’ più caro rispetto al Nord, ma tutto sommato contenuto rispetto al resto della regione), con un aumento dello 0,68% nell’ultimo semestre e un calo del -4,41% rispetto a un anno fa. In Campania, lo ricordiamo, una polizza RC Auto può costare fino a 2188,02 euro, e anche in questo caso il trend non accenna a calare. +2,98% in 6 mesi, +2,24% in un anno.

Per una panoramica completa sulle singole regioni italiane vi rinviamo ai documenti realizzati dall’Osservatorio Prezzi 6sicuro.it.

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Autore: Piero Babudro

Giornalista pubblicista, consulente, social media strategist, community manager, docente. Scrive di nuove tecnologie e comunicazione di massa, studiando da vicino i cambiamenti sociali e di consumo introdotti dai media interattivi.

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  1. avatarpaolo

    27 Settembre 2013 a 11:25 pm

    In campania finchèp ci sono persona che ci vivono con gli imbrogli e nessuno se ne frega ,anzi chio se ne deve fregare ci mangia , è normal che un poveraccio che come me deve buttare uno stipendio all’anno per farli campare ….
    ma ai miei figli chi ci pensa sti ladri…

    Rispondi
  2. avatarMassimo

    1 Ottobre 2013 a 12:22 pm

    E’ comodo aumentare i prezzi delle polizze, tra l’altro obbligatorie, e scaricare la colpa ai truffatori !!! Il problema non mi riguarda …. non è mio…. e mi fai pagare brogli di terzi e la incapacità della società assicuratrice di scoprire questi malfattori o trovare un sistema per penalizzarli al massimo possibile. Mai fatto denunce e pago 3 volte quello che pagavo … per forza che ti viene di pensare che ci siano accordi a tavolino o che non gliene frega niente a nessuno se ci sono truffatori fino a che gli altri pagano per loro (bisognerebbe pure sapere “quanti” sono i truffatori e quanto incidono, visto che i dati statistici solo sono in mano alle compagnie e non sono verificabili) . Chi sono i veri truffatori ???

    Rispondi
  3. avatarLorenzo

    1 Ottobre 2013 a 2:32 pm

    Il problema non è solo delle compagnie di assicurazione che si limitano a pagare i truffatori e a scaricare i costi sui clienti onesti: ci sono degli aspetti che andrebbero sistemati a prescindere! Faccio due esempi:
    – il sistema giudiziario permette di denunciare un sinistro anche anni dopo che è accaduto. Come fa una compagnia a quel punto a ricostruire le prove e le dinamiche di un sinistro? Come fa a rintracciare i testimoni? Solo che, d’altra parte, non può certo rifiutarsi di pagare i danni
    – in un altro caso, alla compagnia arriva una richiesta danni di 1.500 euro ma il responsabile dell’ufficio sinistri capisce che potrebbe essere una truffa. Cosa fa? Sporge denuncia e porta a processo il truffatore? In questo modo, un avvocato qualunque della compagnia rimarrà impegnato anni (anni!) prima di concludere il processo, perché la giustizia italiana è notoriamente lenta. Quindi la compagnia deve scegliere: liquidare 1.500 euro anche se probabilmente è una truffa, o mantenere attivo un avvocato per anni per seguire la pratica?

    Rispondi
  4. avatarUmberto

    1 Ottobre 2013 a 4:53 pm

    E’ assolutamente inconcepibile che l’assicurazione sia obbligatoria ma lo stato non agisce per moderare l’avidità delle compagnie assicurative.
    Come è possibile che in Campania di debba pagare il doppio di roma o milano, tre volte più che a treviso, una città col traffico ignobile, strade sempre disastrate. Perchè? Io non credo che sia colpa dei truffatori ma solo delle compagnie assicurative che si trincerano dietro questo pretesto, non documentato, per lucrare sulle spalle dei cittadini e lo stato, ignavo e colluso, non muove un dito, così il governo della regione e quelli delle città campane. Un’altra vergogna tipicamente italiana, i truffatori, se di truffatori di tratta (in testa le compagnie assicurative e i governanti a livello nazionale e locale) restano impuniti e i cittadini onesti pagano. E in Campania noi stupidi onesti paghiamo spazzatura, tasse automobilistiche, tasse regionali e comunali, oltre a quelle statali, più alte che nelle altre regioni per avere i peggiori servizi.

    Rispondi
  5. avatarWhitechoc

    1 Ottobre 2013 a 6:32 pm

    …e io pago!!!!!!!

    Rispondi
  6. avatargianluca

    2 Ottobre 2013 a 4:46 pm

    Sono andato via dalla Campania (regione di nascita) per ragioni lavorative; da circa 5 anni avrei la possibilità di chiedere il trasferimento e tornare a casa , tra le mie origini ma …. purtroppo penso di non tornarci mai più.. premi assicurativi altissimi, addizionali comunali e regionali altissime, bollo più caro, carburante più caro, nettezza urbana più cara rispetto ad altre regioni e poi stress per i parcheggiatori abusivi, file chilometriche presso gli uffici statali, postali, sanitari etc., servizi pubblici pressoché assenti e la cosa più importante, nel nord della Campania, terreno praticamente avvelenato dai rifiuti chimici sotterrati! Ma che vita sarebbe? Povera Campania e povera terra mia…. porterò con me per sempre questo dolore… ora vivo in Toscana e nonostante tanti problemi, sono spensierato e tranquillo.. e la vita qui è di gran lunga più vivibile.

    Rispondi
  7. avatarANTONIO

    18 Ottobre 2013 a 3:51 pm

    PROMOVIAMO UNA CAMPAGNA PER L’ASSICURAZIONE SULLA PATENTE, SI POTREBBERO EVITARE QUESTE DIFFERENZE. CI SONO PERSONE CHE PER FORTUNA NON INCAPPANO IN SINISTRI DA ANNI E TUTTI SAPPIAMO CHE PAGANO UN PREMIO ASSICURATIVO PIU’ DEL DOPPIO RISPETTO AD ALTRE REGIONI.

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