Nessuna proroga del bollo dell’auto per il 2021, la tassa va pagata entro il mese successivo a quello dell’immatricolazione della vettura. Da questa regola sono esclusi gli automobilisti del Piemonte e della Lombardia, perché possono pagare in date prestabilite:
  • entro il 20 gennaio 2021 se il bollo è scaduto a dicembre 2020;
  • entro il 31 maggio 2021 se il bollo scade ad aprile 2021;
  • entro il 30 settembre 2021 se il bollo scade ad agosto 2021.
bollo auto 2021

Bollo auto 2021: proroghe regionali

Se a livello nazionale non è prevista nessuna proroga, alcune Regioni hanno preso dei provvedimenti in merito:
  • Emilia-Romagna il pagamento del bollo auto 2020 potrà essere eseguito fino al 31 marzo 2021.
  • Lombardia chi deve ancora pagare il bollo 2020 potrà farlo entro il 31 gennaio 2021.
  • Veneto il bollo 2021 in scadenza tra il 1° gennaio e il 31 maggio, potrà essere pagato entro il 30 giugno 2021.

Bollo auto e cashback: come risparmiare il 10%

Il bollo auto rientra nelle spese che danno diritto al 10% di cashback. Il pagamento deve essere effettuato tramite carte di credito, debito, bancomat o con specifiche app (Satispay) presso punti vendita come Sisal o Lottomatica e tramite gli sportelli postali o agenzie ACI. Lo sconto si applica sull’importo del bollo auto che non eccede i € 150, per questo sarà possibile avere uno sconto massimo di € 15.

Esenzione bollo auto 2021

Sono diverse le situazioni che danno diritto all’esenzione del bollo auto, qui ti presentiamo un elenco. Tieni conto che è una tassa regionale, conviene sempre controllare le informazioni aggiornate sul sito della Regione, Agenzia delle Entrate o ACI (se convenzionata).
  • Auto utilizzate da invalidi civili ai sensi della legge 104;
  • Auto storiche immatricolate da almeno 30 anni;
  • Mezzi in carico ad associazioni senza scopo di lucro, come le ambulanze
  • Mezzi per il trasporto di organi e sangue.
  • Auto elettriche (nei primi cinque anni dalla prima immatricolazione)
  • Auto ibride, con disposizioni differenti in base alla Regione
    • Provincia di Bolzano e Lazio: nessun pagamento per i primi tre anni
    • Provincia di Trento: nessun pagamento per i primi cinque anni
    • Lombardia: pagamento dimezzato per i primi tre anni (solo per la tecnologia plug-in hybrid)
    • Veneto: nessun pagamento per auto immatricolate dal 2014
    • Liguria: nessun pagamento per auto immatricolate dal 2016 e per i primi quattro anni
    • Emilia-Romagna: nessun pagamento per auto immatricolate dal 2016
    • Marche: nessun pagamento per i primi sei anni
    • Umbria: nessun pagamento per auto immatricolate dal 2015 al 2017 e per i primi due anni
    • Puglia: nessun pagamento per auto immatricolate dal 2014 e per i primi cinque anni
    • Campania: esenzione completa dal pagamento del bollo auto

Bollo auto 2021: calcolo e pagamento

Salvo diverse disposizioni regionali, come visto sopra, in caso di prima immatricolazione il bollo dell’automobile va pagato entro lo stesso mese, mentre quelli successivi entro l’ultimo giorno del mese successivo. Il costo dell’imposta dipende dalla potenza del motore (in kW), la classe ambientale del mezzo e la Regione di residenza del proprietario. Il calcolo e pagamento può essere fatto sul sito dell’ACI, della regione di appartenenza o dell’Agenzia delle Entrate. Sono tante le modalità di pagamento sia online che fisicamente, le più comode sono: Home Banking della propria banca, i punti vendita Sisal e Lottomatica, l’app IO, Satispay e il sito PagoPA. Il pagamento può essere effettuato anche presso gli Uffici delle Poste Italiane, in ricevitorie e tabaccai, negli uffici dell’ACI, nelle agenzie convenzionate che svolgono le pratiche auto oppure agli Sportelli della propria banca. Se non si provvede in tempo si dovrà pagare la mora: lo 0,1% in più del costo del bollo per ogni giorno di ritardo, se si salda entro 14 giorni, che diventa 1,5% se entro fino a 30 giorni. Da un mese a tre mesi la percentuale sale ancora fino all’1,67%, mentre da tre mesi a un anno aumenta del 3,75%. Oltre l’anno è previsto il pagamento del 4,29% in più sull’importo totale, e poi 5% oltre i 2 anni. Se interviene un accertamento la sanzione sale al 30%.