L'obbligo del cambio gomme invernali scatta il 15 aprile 2020 ma la circolare ministeriale n° 1049 concede un mese di tempo per adeguardi, quindi il 15 maggio sarebbe stato il termine ultimo, ma vista l'eccezionalità della situazione, il termine ultimo per il cambio gomme è stato fissato per il 15 giugno. Se i tuoi pneumatici invernali non sono idonei a circolare, dal 15 maggio potresti ricevere una sanzione amministrativa e il ritiro del libretto di circolazione.

Quali sono gli obblighi del cambio gomme?

Dal 15 ottobre di ogni anno scatta l'obbligo di montare gomme invernali dove, ogni automobilista, ha un mese di tempo per cambiare i propri pneumatici. Dal 15 novembre in poi chi viene sorpreso a viaggiare senza catena da neve a bordo o con un treno di gomme non adatte, rischia pesanti sanzioni.

Il 15 aprile quest'obbligo scade e il cambio gomme estive non è da considerarsi necessario, a patto che le gomme invernali non abbiano un indice di velocità inferiore a quello indicato sulla carta di circolazione. Rispettando questa condizione, il termine perentorio è quello del 15 maggio (prorogato ulteriormente al 15 giugno), dopodiché si rischiano pesanti sanzioni.

Perché devono essere sostituite le gomme invernali?

Gli automobilisti sorpresi a circolare dal 16 giugno 2020 al 14 ottobre 2020 a bordo di veicoli con pneumatici M+S (Mud and Snow, ovvero fango e neve) che riportano codici di velocità inferiori a quelli dichiarati sulla carta di circolazione saranno soggetti a sanzione amministrativa compresa tra i 422 e i 1.695 euro, oltre al ritiro della carta di circolazione e alla richiesta di revisione del mezzo.

Quanto costa il cambio gomme?

Il costo dipende ovviamente dalla tipologia di auto e dalla marca del pneumatico. Prendendo in considerazione una utilitaria, gli pneumatici e il servizio cambio gomme del gommista dovrebbe costare circa 300 euro. Se non hai spazio in casa o garage per conservare il treno di gomme invernali, devi aggiungere altre 50/100 euro per poterle lasciare dal tuo gommista.

Le migliori gomme estive

Il Touring Club Svizzero ha stilato, come ogni anno, l'elenco dei migliori (e dei peggiori) pneumatici estivi. Sono stati presi in esame 16 modelli con le dimensioni 185/65 R15 88H adatti alle utilitarie come ad esempio la Citroën C3, VW Polo, Renault Clio, Mazda 2 o la Peugeot 207.

Gli pneumatici Bridgestone Turanza T005 e Vredestein Sporttrac 5 sono considerati "molto consigliati", i successivi 9 "consigliati".

Gomme estive usate, ricostruite o pneumatici 4 stagioni?

Molti automobilisti, per risparmiare, si affidano a 3 tipologie di gomme durante i mesi estivi: quelle usate, quelle ricostruite e le 4 stagioni. Rientrano nel primo gruppo quelle già precedentemente utilizzate seppur per un chilometraggio solitamente basso e la loro affidabilità dipende dal grado di consumo.

Le gomme estive ricostruite invece sono, come riportato nell'articolo dedicato agli pneumatici rigenerati, dei copertoni dove il battistrada consumato viene eliminato e sostituito da una materiale nuovo, preso da gomme ancora intatte, che corrisponde all'originale.

Il consiglio che possiamo dare a chi opta per il loro acquisto è quello di affidarsi a rivenditori che effettuano controlli e test sulla qualità e di selezionarli singolarmente. Andando ancora più nello specifico, è bene verificare lo stato del battistrada, la marca, il disegno, la data di fabbricazione e, naturalmente, il prezzo.

L'ultima categoria, quella degli pneumatici 4 stagioni, fa riferimento a gomme progettate con lo scopo di offrire aderenza su ogni condizione stradale: dall'asfalto asciutto dell’estate a quello bagnato delle mezze stagioni, fino a quello fangoso o ghiacciato dell’inverno.

Tu quali gomme estive hai scelto? Scrivilo nei commenti!