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6sicuro » Blog » Il tuo Garage » Multe e Codice Stradale » Pegasus: cos’è, come funziona e le multe

Pegasus: cos’è, come funziona e le multe

Pegasus, il nuovo autovelox "volante", è stato ideato per essere installato negli elicotteri ed è in grado di verificare le infrazioni al Codice della Strada in volo. Capiamo meglio di cosa si tratta e le sanzioni che può staccare.

Ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2021

Sommario

  • Pegasus: cos'è e cosa controlla
  • Come funziona Pegasus?
  • Le multe di Pegasus
  • Dove viene usato Pegasus?
  • E in Italia?

pegasus

Guidare nel nostro paese è una sfida quotidiana. Lo sanno bene gli automobilisti che ogni giorno hanno a che fare con traffico, strade dissestate, guidatori poco esperti e, soprattutto… Multe. Tempo fa ti avevamo parlato di Nuvola e dello Scout Speed, due strumenti che avevano aumentato in modo esponenziale il numero di multe staccate.

Bene, in un futuro non troppo lontano ognuno di noi dovrà guardare verso il cielo e fare i conti con il sistema Pegasus. Vediamo di cosa si tratta.

Pegasus: cos’è e cosa controlla

Potremmo definire Pegasus come una sorta di autovelox volante: questo strumento non si troverà lungo le strade, ma sarà installato all’interno di un elicottero in grado di scattare foto ai veicoli anche ad 1 km di distanza.

Pegasus può controllare ogni tipo di strada e riesce a registrare le infrazioni dei veicoli “sotto” di esso. Un occhio volante al quale non si può sfuggire.

Come funziona Pegasus?

Fioccheranno multe. Non è un modo di dire, ma ciò che descrive al meglio l’operato di Pegasus. Il sistema radar della Dirección General de Trafico che sarà in grado di rilevare, per esempio, gli eccessi di velocità mentre è in volo. Nato e utilizzato in Spagna, potrebbe arrivare presto anche in Italia. Ma come funziona esattamente?

Sull’elicottero sono montate due telecamere che, una volta inquadrato il veicolo “fuorilegge” e la targa, rileveranno la velocità (fino ad un massimo di 360 km/h) da una altezza minima di 300 metri fino a una massima di 1 chilometro.

L’infrazione registrata viene inviata all’istante alle Forze dell’Ordine che possono intervenire all’istante sull’automobilista o stilare una multa da mandare a casa. Il sistema radar è prodotto in Canada per quanto riguarda l’hardware, mentre i software e la certificazione finale sono spagnole.

Ti stai chiedendo se il sistema è affidabile? La risposta è sì: il tasso di infrazioni rilevate è del 17% rispetto al 3,5 % dei radar fissi. 8500 i veicoli controllati, 428 le ore di volo, 1441 gli automobilisti sanzionati. Risultati inimmaginabili per una postazione fissa, che fanno del Pegasus l’autovelox più temuto della Spagna.

Le multe di Pegasus

Abbiamo capito che Pegasus potrebbe diventare un occhio vigile sulle nostre strade, ma quali infrazioni può verificare? Se ci pensiamo bene uno strumento di questo tipo ha la capacità di analizzare:

  • l’eccesso di velocità per il quale è prevista una sanzione da 41 euro a 3287 euro;
  • il divieto di sosta per il quale è prevista una sanzione pari a 41 euro per parcheggio sul marciapiede e 84 euro per parcheggio su piste ciclabili;
  • la guida pericolosa per la quale è prevista una sanzione di 5.000 euro e l’arresto;
  • la mancata revisione del veicolo per la quale è prevista una sanzione di 170 euro;
  • il mancato rinnovo dell’assicurazione per il quale è previsto una sanzione da 841 euro a 3.287 euro.

Insomma, siamo davanti ad uno strumento veramente completo.

 

Dove viene usato Pegasus?

Pegasus viene utilizzato per monitorare le strade secondarie spagnole, dove avvengono il 78% degli incidenti mortali. Lo strumento fornisce immagini dettagliate della targa, ma anche informazioni necessarie ad arrestare la marcia del veicolo.

Visto il costo del tutto simile agli autovelox fissi (circa 60 mila euro), non è da escludere che Pegasus potrebbe arrivare a breve anche in Italia, ma andranno pianificati i costi di utilizzo e manutenzione del mezzo adibito al controllo.

E in Italia?

Nelle scorse settimane, a Firenze, è stata realizzata una operazione che ha visto coinvolti tutti i mezzi a due e quattro ruote della Polizia e delle Fiamme Gialle, tra cui anche gli elicotteri. L’obiettivo? Quello di stanare tutte le infrazioni al Codice della Strada nel capoluogo Toscano. Il risultato dell’operazione è di:

  • 156 auto controllate;
  • 185 persone identificate;
  • 36 infrazioni rilevate.

Questo tipo di azione, e soprattutto il sorprendente uso degli elicotteri, ci fa pensare che Pegasus potrebbe arrivare presto anche in Italia.

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Autore: Giovanni Bizzaro

Assistente web marketing di 6sicuro, coordino blogger e giornalisti gestendo e pianificando il calendario editoriale. Mi occupo inoltre di strategie sui social network per aziende e privati.

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  1. avatarEnrico

    1 Dicembre 2016 a 11:29 am

    pegasus, vergilius, tutor, autovelox, speed scout, nuvola……………………non mi sono mai stati tanto sui marroni i supereroi
    andrà a finire che dovremo chiamare i fantastici 4, l’uomo ragno, gli avengers e anche qualcun altro per trovare un po’ di pace
    e magari qualche bel missile terra aria antielicottero, davvero non se ne può più

    Rispondi
  2. avatarGiuseppe

    1 Dicembre 2016 a 3:01 pm

    Fin ora c’era l’obbligo di segnalare l’autovelox, altrimenti la si contestava, invece ora in aria come faranno a segnalare l’autovelox?

    Rispondi
  3. avatarRenzo

    1 Dicembre 2016 a 4:35 pm

    Purtroppo il contesto italiano (non conosco quello spagnolo) presenta il solito problema antico : La multa elevata per una regola non rispettata dovrebbe prevedere :
    1-Che la regola sia corretta (sicurezza del luogo, visibilità, garanzia del rispetto etc etc
    2-Che la Amministrazione Pubblica sia fedele alle regole come l’automobilista (esistono i parcheggi, la segnaletica , la manutenzione , l’applicazione dei limiti etc etc .
    Con questo scenario la multa viene elevata al solo scopo di fare soldi !!!! e questo non è accettabile.

    Rispondi
  4. avatarCarlo

    1 Dicembre 2016 a 6:11 pm

    Nel 1996 in Australia era già in funzione . Non è quindi una novità.

    Rispondi
  5. avatarroberto

    1 Dicembre 2016 a 7:43 pm

    hanno rotto i zebedei, se fai una puntata di velocità a 140 per un sorpasso veloce sei già fregato, ma quante multe devono elevare per pagare un’ora di volo di un elicottero, a titolo di esempio un Agusta AB 206 in Italia costa 1.500 € all’ora, un Agusta AB 412 viaggia sui 3500€ all’ora, ma è proprio così necessario controllare questi limiti di velocità, perchè invece non controllano se il veicolo è assicurato, se non lo è dovrebbero sequestrarlo immediatamente.

    Rispondi
  6. avatarGiovanni

    2 Dicembre 2016 a 10:49 am

    In Spagna i limiti di velocità sono diversi e più ragionevoli, non truffaldini come in Italia che al di fuori dei centri urbani esiste quasi esclusivamente il 60 kmh. I 60kmh sono anche il rallentamento dell’economia italiana, mentre quella della Spagna dall’abisso in cui era si è ben ripresa.

    Rispondi
  7. avatarfranco

    2 Dicembre 2016 a 11:01 am

    Ok, d’accordo, tutto cio’ che decidono, tanto noi, poveretti, come al solito non possiamo far niente…..Ma, scusate un attimo, ma a fini economici, non è un po’ oneroso utilizzare adirittura, un elicottero….non costerà troppo…? Mah, comunque, tanto, è, e, sarà cosi’…..noi siamo sempre i piu’ deboli, il coltello dalla parte del manico, ce l’hanno sempre loro….Buona giornata a tutti. Salve. Franco.

    Rispondi
  8. avatarCorrado

    2 Dicembre 2016 a 11:18 am

    In Italia non è considerabile la sua presenza in quanto la legge prevede che un area stradale sottoposta a controllo di velocità debba essere segnalata preventivamente quindi se dovesse arrivare una multa rilevata da pegasus. .. sarebbe immediatamente contestabile e vinta. Da considerarsi però che il ricorso al giudice di pace ha un costo di circa 45 €

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