Parcheggio in doppia fila: c'è lo Street Control

Alla riapertura delle scuole la sosta in doppia fila sembra quasi una normalità. Assenza di parcheggi e/o di buon senso porta al blocco della viabilità in alcune zone delle città e in determinati orari. Non accade solo davanti alle scuole, ma anche nei pressi dei palazzi di uffici pubblici o delle poste. Ci si ferma un “attimo” in doppia fila per sbrigare una commessa o magari per pagare il bollettino in scadenza, ma in alcuni casi "solo" per un tazza di caffè al bar. Varie situazioni che si verificano nelle piccole e grandi città, con ripercussioni catastrofiche  sulla viabilità generale. Quando si tratta di grosse città come Roma, Milano, Firenze e Bologna al suono dell’ultima campanella, che quasi sempre coincide negli istituiti, si arriva al parcheggio anche in tripla fila. Un “muro” di vetture la cui “demolizione” richiede anche più di trenta minuti, in alcuni casi si torna alla normalità solo grazie all’intervento dei Vigili Urbani.

La sosta in doppia/tripla fila è una violazione del codice della strada, non c’è scusa che tenga, che può essere soggetta a una contravvenzione da 39€ a 159€ (in caso si tratti di un ciclomotore dai 23€ ai 92€). La notifica avviene tramite verbale di violazione, consegnato anche al momento nel caso l’autista sia nei pressi della vettura. I Comuni stringono sempre di più la rete intorno a chi viola questa norma, magari servendosi anche di apparecchiature elettroniche.

Lo Street Control è un’apparecchiatura composta da una telecamera - gestibile manualmente dall’operatore - e da una centralina per la raccolta dati e foto. L’infrazione viene rilevata dal Vigile dall’interno dell’abitacolo, attraverso la telecamera, immagazzinando video e foto dell’auto in doppia fila. L’infrazione viene notificata attraverso uno scatto della targa dell’autoveicolo e dell’interno dell’abitacolo vuoto, in modo da riportare l’assenza del proprietario. Un sistema funzionante (3.500 multe al mese nella sola Milano), ma che alcuni Vigili etichettano come “imboscata” e quindi preferiscono avvicinare e dialogare con la persona che compie l’infrazione. Della stessa idea sono i molti automobilisti multati, che in molti casi procedono al ricorso, in particolare nei comuni in cui lo strumento viene usato per “fare cassa”. In alcuni Comuni viene adottato un “sistema seriale” che consiste di riprendere le vetture in sosta tramite la videocamera poi successivamente, quando si rientra in ufficio, il Vigile di turno procede alla ricerca dei dati del trasgressore e all’inoltro a casa della contravvenzione.

Il Ministero dei Trasporti si è espresso a riguardo ritenendo nulle, in alcuni casi, le contravvenzioni spedite a casa. La contestazione differita dell’infrazione può avvenire solo nel caso in cui il proprietario del mezzo non sia nei paraggi, in caso contrario il verbale va consegnato immediatamente nella mani dell’automobilista. Il ministero ha ritenuto insufficiente la foto dell’abitacolo vuoto per accertare l’assenza del proprietario, quindi le multe inviate a casa potrebbero essere contestate. Si tratta di un parere non vincolante per i Comuni, che potranno continuare a usare lo Street Control, ma che dovranno prendere in considerazione i potenziali ricorsi al Giudice di Pace da parte degli automobilisti.