eCall sulle moto: un progetto fattibile?
A quanto pare tutte le nuove moto, a partire da un certo periodo, dovranno essere dotate di sistema di emergenza eCall, capace di inviare in automatico una chiamata ai soccorsi in caso di incidente o di malore del conducente. L'idea nasce dal fatto che dal 2018 tale sistema potrebbe essere reso obbligatorio sulle automobili e l'associazione europea dei costruttori di moto sta valutando un progetto simile per le due ruote.eCall: l'intervento dell'associazione delle industrie
Secondo una nota dell'associazione delle industrie motociclistiche europee, si starebbe tentando di trasferire tale idea anche alle motociclette. La difficoltà risiede nell'integrazione del sistema su moto e scooter, mezzi che hanno caratteristiche di guida differenti dalle auto a quattro ruote e soprattutto hanno differenti reazioni. Ad esempio, sarà necessario trovare il modo di far recepire al sistema la differenza tra una caduta in corsa e una caduta da fermo, per evitare che partano inutilmente diverse chiamate alla centrale dei soccorsi. Sistemi di accelerometri, sensori e altro dovranno presumibilmente inviare gli impulsi corretti affinché il sistema eCall entri in azione, dando anche un tempo minimo al guidatore di intervenire e sospendere la chiamata qualora non sia nulla di grave.eCall: il gruppo di ricerca che cambierà il mondo delle moto
È stato appositamente creato un gruppo di ricerca europea per mettere a punto questo fantomatico sistema: tra i membri di questo team si annoverano aziende di ricerca, di studio,di tecnologia ma anche motociclistiche come ad esempio BMW, Yamaha, Honda, KTM, Piaggio, la Bosch e il Politecnico di Milano. Tutti stanno lavorando di concerto per cercare di studiare, sviluppare e implementare il sistema, in un progetto chiamato HeEro, con lo scopo di scovare e analizzare gli eventuali requisiti tecnici e tecnologici che sono necessari per l'applicazione del dispositivo eCall alle moto e agli scooter. Il team ha stabilito il 2017 come termine ultimo di presentazione e chiusura del progetto stesso.Il lungo percorso tra le casistiche degli incidenti
Il percorso è lungo perché sono interessate le casistiche degli incidenti occorsi in moto, da quelli più naturali e "normali" a quelli più complessi come dinamica di svolgimento. Un aiuto viene dato anche dalle forze dell'ordine che hanno registrato proprio queste dinamiche. L'obiettivo primario è quello di riuscire sviluppare una soluzione che sia semplice e che possa "accontentare" tutti i costruttori, così da assicurarne un'adeguata diffusione sul mercato. Saranno coinvolti anche i motociclisti, interpellati tramite sondaggi su eventuali modalità, al fine di tener conto anche di quello e renderli partecipi e collaborativi. Antonio Perlot, segretario generale dell'Associazione europea di costruttori moto, ha dichiarato in merito:"È essenziale definire uno standard comune europeo per i sistemi eCall per moto ed è quello che stiamo facendo. L'industria motociclistica crede che il lavoro in corso possa essere utile per raggiungere questo e altri rilevanti risultati tecnici"
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