Casa avanzata per le biciclette: cos'è e come funziona
Uno spazio in corrispondenza del semaforo dedicato esclusivamente alle bici. È la casa avanzata per le biciclette che sta arrivando sugli incroci con semaforo delle nostre città.
Sommario
Casa avanzata per le biciclette: Codice della Strada
Come funziona la casa avanzata?
Con la promozione della mobilità sostenibile attraverso il Decreto Rilancio, il Governo inserisce nel Codice della Strada la casa avanzata per le biciclette. Vediamo di cosa si tratta e come funziona.
Casa avanzata per le biciclette: Codice della Strada
Il Decreto Rilancio, nell'ambito delle misure per la promozione della mobilità sostenibile, ha modificato il Codice della Strada introducendo la definizione di casa avanzata:
linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli (art. 3 comma 1 n. 7-bis)
All'art. 182, comma 9-ter, specifica poi che:
nelle intersezioni semaforizzate, […] previa valutazione delle condizioni di sicurezza, sulla soglia dell’intersezione può essere realizzata la casa avanzata, estesa a tutta la larghezza della carreggiata o della semicarreggiata. La casa avanzata può essere realizzata lungo le strade con velocità consentita inferiore o uguale a 50 km/h, anche se fornite di più corsie per senso di marcia. Ed è posta a una distanza pari almeno a tre metri rispetto alla linea di arresto stabilita per il flusso veicolare. L’area delimitata è accessibile attraverso una corsia di lunghezza pari almeno a cinque metri riservata alle biciclette, situata sul lato destro in prossimità dell’intersezione.
Parliamo dunque di una fascia molto ampia in corrispondenza del semaforo, che consente alle bici di posizionarsi davanti alle automobili durante l'intervallo con semaforo rosso, dando dunque precedenza alle bici quando scatta il verde.
Come funziona la casa avanzata?
Si tratta di uno spazio lungo almeno tre metri e largo come l'intera carreggiata o semicarreggiata, delimitato in maniera chiara dalla segnaletica orizzontale.
Nelle nostre città, soprattutto in quelle più grandi come Milano o Torino, stanno comparendo infatti delle segnaletiche molto evidenti in prossimità dei semafori. La casa avanzata è dipinta interamente di rosso, con il simbolo della bici disegnato in bianco.
I veicoli a semaforo rosso, in presenza della casa avanzata, dovranno dunque arrestarsi prima di occupare lo spazio ad essa dedicato, per consentire a biciclette e monopattini di posizionasi in prima fila e partire per primi a semaforo verde.
Per l'accesso delle bici alla casa avanzata è poi prevista una sorta di corridoio di almeno 5 metri, posizionato a destra della carreggiata e anch'esso non deve essere occupato dai veicoli a motore quando il semaforo è rosso.
In termini di sicurezza, questo sistema è molto importante per chi in bici intende svoltare a sinistra. Con la casa avanzata non deve più posizionarsi al centro della strada, ma può restare davanti alle auto per poi svoltare per primo.
C'è però lo svantaggio legato al rallentamento del traffico nelle zone ad alta intensità di veicoli, dal momento che a semaforo verde occorre attendere che partano per prime le bici.
Questo significa che i Comuni devono valutare attentamente i flussi di traffico e la pericolosità delle svolte a sinistra per stabilire dove la casa avanzata rappresenti un beneficio e dove invece no.
Come al solito in Italia si pensa prima alle cose inutili e poi più a nulla….complimenti ai cervelloni che hanno avuto questa idea….la cosa non mi meraviglia più di tanto visto le menti che ci governano o che ci vorrebbero governare.
Questa l’avrebbero dovuta pensare durante il momento dell’aperitivo. Io sono invalidc, vivo tra mille difficoltà, economiche e logistiche. Hanno pensato a chi va in bicicletta, a chi non cammina e non viene aiutato, ci hanno pensato? No! Auguro a chi governa tutte le mie patologie…. hanno guadagnato molto con chi era invalido ed è deceduto col coronavirus, l’Inps ha stappato spumanti a non finire, potevano fare bella figura almeno con chi è rimasto. Fanno schifo!
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Questa l’avrebbero dovuta pensare durante il momento dell’aperitivo. Io sono invalidc, vivo tra mille difficoltà, economiche e logistiche. Hanno pensato a chi va in bicicletta, a chi non cammina e non viene aiutato, ci hanno pensato? No! Auguro a chi governa tutte le mie patologie…. hanno guadagnato molto con chi era invalido ed è deceduto col coronavirus, l’Inps ha stappato spumanti a non finire, potevano fare bella figura almeno con chi è rimasto. Fanno schifo!