Contrassegno elettronico

Il contrassegno elettronico

Introdotto dal Decreto Liberalizzazioni del Governo Monti, il contrassegno elettronico è stato concepito come misura antifrode. Il nuovo tagliando è più sicuro, oltre che più difficile da falsificare. Nelle scorse settimane, a sottolineare la bontà del provvedimento è arrivato anche il parere della Sezione Consultiva del Consiglio di Stato, che ha promosso lo schema predisposto dai ministeri di Trasporti e Sviluppo Economico per giungere alla piena de materializzazione dei contrassegni. Il decreto, ora al vaglio dell’IVASS (ex Isvap), contempla la creazione di una banca dati che permetterà il controllo in tempo reale delle coperture assicurative, basandosi sugli archivi di Motorizzazione e Ania. Inoltre, è previsto un elenco aggiornato dei veicoli non assicurati che, assieme a tutte le informazioni del caso sui sistemi di rilevazione a distanza, si ritiene possa contribuire a un abbassamento generale dei costi dei premi assicurativi, almeno nel lungo periodo. La banca dati sarà consultabile presso tutti gli uffici della Motorizzazione e conterrà informazioni provenienti dall’archivio dei veicoli, dall’anagrafe dei patentati e dalle compagnie stesse, chiamate ad aggiornare la situazione riguardante le polizze assicurative attive o scadute.   Dopo una prima fase di rodaggio, della durata indicativa di due anni dall’entrata in vigore del Decreto, il nuovo database permetterà di controllare le coperture assicurative, garantendo inoltre accesso telematico alle compagnie e alla loro rete di collaboratori e intermediari. Tutto questo dovrebbe inoltre agevolare i controlli da parte di Polizia e Forze dell’ordine, rafforzando quelle procedure di confronto dati già sottolineate dalle recenti modifiche all’articolo 193 del Codice della Strada, introdotte nel novembre 2011. Non solo: i controlli potranno essere effettuati anche dai dispositivi per il controllo del traffico, tramite tecnologia RFID (Radio Frequency IDentification), tutor, autovelox e telecamere che sorvegliano le nostre ZTL. Le linee guida per la definizione e utilizzo del contrassegno elettronico sono chiare: si intende una sequenza di informazioni digitali che identificano il veicolo e illustrano caratteristiche della polizza, validità della stessa e dati dell’assicurato. Una volta sottoscritta la polizza Rc Auto, all’assicurato sarà consegnata una scheda con microchip (che va a sostituire il tagliando cartaceo obbligatoriamente esposto sul parabrezza) e un dispositivo elettronico per la lettura delle informazioni, in grado tra le altre cose di comunicare in tempo reale con la centrale operativa della compagnia assicurativa. Questo strumento dovrebbe contribuire alla lotta contro le frodi assicurative, che nel nostro paese è una vera e propria piaga. Si calcola infatti che più di 3 milioni e mezzo di auto e moto circolano senza assicurazione, fenomeno che contribuisce non poco all'aumento generale dei prezzi delle polizze RC Auto, oltre a esporre il conducente a pesanti sanzioni e alla confisca immediata del veicolo.