furti auto

Furti Auto:

In Italia ogni 5 minuti viene rubata una macchina e lo scorso anno il settore automobilistico, dopo aver subito pessime vendite, è stato bastonato dall'ascesa dei furti. Dopo un decennio di cali, il numero di auto rubate durante il 2012 è tornato a salire. Oltre 115 mila automobili sono state sottratte ai legittimi proprietari: un +18% rispetto al 2011, che va a sommarsi ai 10 mila recuperi in meno effettuati durante l’anno. Più furti, ma anche meno auto rintracciate. Sarà per la facilità di rivenderle, magari anche ai mercati emergenti, o magari per la semplicità dei sistemi di sicurezza installati a bordo ma l’economica utilitaria fa gola ai ladri professionisti. Il Dossier sui furti d’auto 2012, elaborato dalla società LoJack attraverso i dati forni dal Ministero dell’Interno, mostrano come le vetture più “ricercate” dai malviventi siano proprio le utilitarie. La Fiat Panda è l’auto più rubata dell’anno (11.004 furti), seguita a ruota dalla Fiat Punto (10.116) e dalla Fiat Uno (5.854). Quest’ultima è una delle auto più rubate d’Italia, anche se non più in produzione dal 1995. Nella top ten non potevano mancare best seller come la Ford Fiesta (3.481) e la VW Golf (3.295), ma nemmeno la più pratica in città Smart ForTwo (2.215). Le auto top di gamma non sono immuni dai furti. Il Gruppo Mercedes è stato colpito duramente con 4.668 auto rubate (un +6,2% rispetto al 2011), seguito da BMW con 4.839 (+5%) e da Audi con 3.700 (+4,5%). Sono sparite anche 532 Porsche, 205 Jaguar, 49 Maserati e ben 20 Ferrari. Ogni giorno vengono rubate mediamente 316 automobili, in 13 regioni su 20 i furti sono in aumento, e spesso non più ritrovate (66 mila casi insoluti nel 2012). Lo scenario dipinto dal Dossier è quella di una piaga sociale, che conta su bande di criminali ben strutturate e radicate sul territorio capaci di servirsi delle più moderne tecnologie. Con 31 auto rubate ogni 10 mila circolanti, l’Italia è la seconda nazione europea per furti di veicoli. Il primato spetta alla Campania (22.350 furti), seguita da Lazio (20.663), Sicilia (16.453), Lombardia (16.017) e Puglia (14.981). Dati che non prendono in considerazione la pratica illegale del “cavallo di ritorno”, ovvero quella che prevede un pagamento da chi ha subito il furto per rientrare in possesso della propria auto, praticata soprattutto al sud Italia. Sul mercato sono disponibili centinaia di antifurti, raggruppabili in tre tipologie, ma molti di essi risultano una “passeggiata” per i ladri più esperti. Non esiste un sistema completo a prova di ladro, ma uno o più antifurti possono intimorire i ladri di quartiere e portare via tanto tempo ai più esperti.