Agenzia antifrode

Lavorare alla costituzione di un’agenzia antifrode Rc Auto e puntare su una maggiore diffusione della scatola nera sulle automobili. Lo ha affermato il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, in una recente audizione tenutasi presso la commissione Finanze della Camera. “Le frodi Rc Auto sono un problema vero, che in alcuni casi sta diventando insopportabile” ha aggiunto il ministro. Da qui la necessità di approntare al più presto un organo che vigili su un fenomeno molto diffuso nel nostro paese.

Nelle parole del ministro, l’impegno e la “buona volontà e collaborazione” del governo sono stati più volte sottolineati. È stato ricordato che in Parlamento sono state presentate una serie di proposte che andrebbero rafforzate.

Il tema delle frodi Rc Auto non è nuovo, e le parole del ministro Passera fanno eco a quelle di Aldo Minucci, presidente di Ania, (Associazione fra le imprese assicuratrici), che lo scorso luglio aveva chiesto la rapida istituzione di “un’agenzia antifrode pubblica dotata di poteri investigativi e finanziata dal settore assicurativo".

Il problema si è fatto serio: gli incidenti fantasma esistono da sempre e negli ultimi anni si sono intensificati. Ci si mette d’accordo, si simula un sinistro e con l’aiuto di carrozziere, perito e avvocato compiacente si chiede il risarcimento alla compagnia assicurativa. Ma non mancano, purtroppo, i casi in cui alcune compagnie assicurative hanno addebitato ai propri clienti incidenti mai avvenuti, in modo da farli retrocedere di classe di merito e quindi far pagare loro polizze più alte.

Non è ancora chiaro quale statuto avrà l’antifrode auspicata da Passera. “O sotto forma di agenzia – ha concluso il ministro – o di antiriciclaggio in Bankitalia, l’importante è che ci sia un soggetto istituzionale che raccolga informazioni, abbia la capacità investigativa e un ruolo diretto nella lotta alle frodi singole o della criminalità organizzata”.

Quanto alla scatola nera, recentemente oggetto di attrito tra Isvap e Ania, il ministro per lo Sviluppo Economico ha ipotizzato che possa diventare di serie sui veicoli venduti in Italia.