volante aptico

Tecnologia e sicurezza

Le distrazioni alla guida posso essere molte e stilare un elenco è complesso, perché vanno dai passeggeri (bambini, moglie, ecc..) fino alle moderne tecnologie. Ora siamo pieni di gadget tecnologici come smartphone, tablet, navigatori, radio e lettori mp3, tutti degni di attenzione e di conseguente distrazione che può costarci cara. Per fortuna è corso un aiuto a noi poveri automobilisti. Vediamo cosa. I ricercatori della Carnegie Mellon University e AT&T Labs hanno realizzato uno studio, presentato in occasione della Conferenza Internazionale sulla Pervasive Computing a Newcastle, in Inghilterra, in cui hanno valutato le combinazioni di feedback audio, visive e tattili. E hanno scoperto che i conducenti più giovani si sono distratti meno ricevendo un feedback tattile dal volante vibrante. Per i conducenti più anziani gli effetti migliori sono stati ottenuti rafforzandolo con segnali uditivi. Bisogna però dire che anche se il volante aptico permette di dare ulteriori informazioni alla guida, non ha migliorato sensibilmente la sicurezza, risultando non sempre ottimale. Nei conducenti più anziani ha addirittura complicato la capacità di elaborare la mole di informazioni sensoriali. "I nostri risultati suggeriscono che, quando i sistemi di navigazione diventano più elaborati, sarebbe meglio personalizzare il sistema di feedback sensoriale basandolo, almeno in parte, all'età del conducente", ha detto SeungJun Kim, scienziato dell'Human-Computer Interaction Institute della Carnegie Mellon (HCII).  

Lo studio

I volanti vibranti non sono una novità: alcune case automobilistiche li hanno già impiegati per attirare l'attenzione di chi è alla guida. Ma il volante aptico in fase di sviluppo da parte di AT&T è in grado di "pulsare" in molti modi: riesce infatti a far percepire la direzione in cui svoltare basandosi sul persorso. "Con l'uso di questi segnali di vibrazione, stiamo sfruttando ciò di cui le persone hanno già familiarità, rendendo più facile l'apprendimento" ha spiegato Kevin A. Li, ricercatore di AT&T. La combinazione di tutte e tre le modalità - sonoro, visivo e tattile - ha significativamente ridotto tempo di eye-off-the-road (il tempo in cui la vista non è impiegata nel guardare la strada) nei piloti più giovani. La stessa cosa non è però valsa per “vecchi” driver. Kim ha detto che questo potrebbe aver a che fare con l'abitudine dei conducenti più anziani ai più tradizionali segnali visivi e acustici. "Siamo molto eccitati circa i vantaggi che deriverebbero dal feedback tattile collegate ad interfacce audio-visive tradizionali", ha detto Anind K. Dey, professore associato della Carnegie Mellon University.

Conclusioni

Ben vengano tutte queste nuove tecnologie informative, anche se rimango perplesso anche io riguardo alla mole di informazioni da elaborare. Chi è abituato ai videogiochi magari sarà più efficiente nell'elaborare tali dati. Ma l'anziano che parcheggia nel centro commerciale sentendosi vibrare il volante svolterà repentinamente andando a sbattere contro i carrelli o peggio. Più dati non significa più sicurezza.