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6sicuro » Blog » Auto e Moto » Blocco traffico Milano: date, orari e mappa

Blocco traffico Milano: date, orari e mappa

Anche Milano non sfugge al temibile blocco del traffico ma, per aiutarti, ecco le ultime novità, la mappa, gli orari e come funziona.

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2020

Sommario

  • Orari e zone blocco traffico
  • Blocco auto a milano: le eccezioni
  • Gli altri blocchi
  • Perché è nata l'Area C
  • Inquinamento a Milano: la situazione oggi
  • Le alternative sostenibili
  • La tua opinione

blocco traffico milano

Se hai necessità di recarti in auto a Milano devi assolutamente conoscere quali sono le restrizioni in atto in città e nei comuni limitrofi perché la circolazione degli automezzi è regolamentata. Le normative recenti sul blocco del traffico a Milano sono collegate al bisogno di tenere sotto controllo i limiti di inquinamento da PM10 e il traffico all’interno dell’area metropolitana.

Le limitazioni alla circolazione non riguardano solo gli automezzi, ma anche i ciclomotori e tutti gli altri veicoli a motore. L’accesso alle aree urbane è infatti regolamentato dalla normativa regionale e dalle ulteriori limitazioni imposte dalle delibere del comune di Milano che identificano le aree metropolitane (Area C, Area B) e le fasce di ingresso all’interno delle stesse.

Puoi trovare di seguito le informazioni utili per evitare i blocchi del traffico e le relative sanzioni.

Orari e zone blocco traffico

Il blocco del traffico per domenica 2 febbraio è stato deciso in base ad una ordinanza del sindaco milanese Beppe Sala, per contrastare almeno in parte l’inquinamento accumulatosi nell’aria del capoluogo lombardi nell’ultimo mese. Nei primi 27 giorni di gennaio infatti il livello del pm10 è stato per ben 25 oltre i limiti.

Questo ha spinto il primo cittadino a varare un’ordinanza che porterà tutti i veicoli allo stop forzato dalle 10 alle 18 di domenica 2 febbraio, seppur con alcune deroghe.

Il provvedimento è arrivato nello stesso giorno in cui la Regione ha deciso di ritirare le misure anti smog di primo livello previste per i comuni oltre i 30mila abitanti e Como e Varese, visto un calo dell’inquinamento atmosferico. Tali misure regionali restano invece attive nelle province di Bergamo, Pavia, Monza e Brianza e ovviamente Milano.

2 febbraio senza auto: scatta il blocco

Domenica 2 febbraio sarà una giornata senza auto, o quasi. In tutta l’area del Comune di Milano le automobili dovranno restare ferme, ad eccezione dei veicoli elettrici e di quelli di quel car sharing che sempre più sta prendendo piede nella metropoli.

L’orario del blocco sarà dalle 10 di mattina alle 18 e, a differenza del passato non ci saranno zone in cui queste limitazioni saranno differenti. Questa volta infatti l’ordinanza riguarda indifferentemente tutto il territorio comunale, mentre negli anni scorsi si erano decise delle differenziazioni in base alla centralità della zona interessata (zona C, B e A).

Blocco auto a milano: le eccezioni

Come abbiamo già detto, dal blocco auto di domenica 2 febbraio saranno esclusi i veicoli elettrici e quelli del car sharing. Oltre a questo, si potrà circolare all’interno del Comune con un qualsiasi veicolo se munito di deroga ad hoc.

Durante la giornata saranno potenziati i servizi di trasporto pubblico cittadino. Per chi invece dovesse arrivare a Milano da fuori città, sono state pensate alcune aree che verranno escluse dal divieto di circolazione, e che permetteranno di parcheggiare per poi spostarsi con i mezzi pubblici. Queste aree sono quelle relative ai parcheggi di interscambio di: Cascina Gobba, Forlanini, San Donato 1 e 2, Bisceglie, Lampugnano, Molino Dorino e San Leonardo, Famagosta, il tratto stradale di via Ripamonti tra il Comune di Opera e via Gagini in corrispondenza del capolinea tranviario, e il tratto stradale compreso tra le Cascine Guascona e Guasconcina ed il capolinea della linea automobilistica del trasporto pubblico locale in via Jemolo.

La partita Milan-Verona

Uno dei problemi più grandi per la stesura dell’ordinanza è stato quello di riuscire a garantire un accesso controllato allo stadio “Meazza” in vista della partita delle 15 tra Milan e Verona, valevole per la ventiduesima giornata del campionato di Serie A.

Per questo per facilitare l’accesso alle aree di sosta  dello stadio a partire dalle ore 12 saranno esclusi dal blocco del traffico i seguenti percorsi stradali: via Sant’Elia (nel tratto compreso tra le vie Natta e Diomede); via Diomede (nel tratto compreso tra le vie Sant’Elia e Caprilli); via Natta; via Montale (nel tratto compreso tra le vie Natta e Ippodromo); via Patroclo (nel tratto compreso tra le vie Ippodromo e Achille); via Achille; viale Caprilli; piazzale dello Sport; via degli Aldobrandini; via Palatino; via Rospigliosi; piazza Axum; via Harar; via Tesio; via Novara (nel tratto compreso tra l’innesto alla tangenziale Ovest e via Harar).

Più controlli in città

E’ stato pensato anche un piano per il potenziamento dei controlli alla circolazione. Tra postazioni fisse e in movimento dunque saranno all’incirca 70 le pattuglie della Polizia locale impegnate per ogni turno di lavoro e verrà aumentato per l’occasione il personale della Centrale Operativa.

Le parole di Beppe Sala

Ai microfoni di Radio Deejay il primo cittadino milanese martedì aveva parlato del blocco del traffico, già preannunciato nella giornata di lunedì attraverso un post sulla sua pagina Facebook. Pur sapendo che non si tratta di una soluzione definitiva, il sindaco aveva richiamato i cittadini a “fare tutti la loro parte”. Dichiarazioni che avevano scatenato la reazione di Geronimo La Russa, presidente dell’Aci di Milano, e dei consiglieri leghisti, che avevano chiesto di escludere dal blocco i veicoli Euro 5 e Euro 6.

Gli altri blocchi

Da qualche anno ormai a Milano i cittadini hanno imparato a conoscere le varie aree della città, che a seconda del grado di centralità hanno diverse limitazioni al traffico e alla circolazione, soprattutto dei veicoli più inquinanti.

Area C dal lunerdì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30

L’area C è un’area del centro storico di Milano con restrizione di accesso ad alcune tipologie di veicoli: è attiva dal lunedì al venerdì (lun-ven: 7.30/19.30 – giorni festivi esclusi) e non è attiva nei giorni festivi. L’area C coincide con la Zona a traffico limitato (ZTL) Cerchia dei Bastioni, delimitata da 43 varchi con telecamere, di cui 7 a uso esclusivo del trasporto pubblico. Le telecamere rilevano il passaggio del veicolo, solo in ingresso, e trasmettono il dato a un elaboratore in grado di riconoscere il mezzo di trasporto e la tariffa Area C collegata.

Accedono gratuitamente in Area C i veicoli dotati di alimentazione elettrica, ibrida, GPL e metano, i ciclomotori e le moto, i tricicli e quadricicli, oltre che i veicoli che trasportano disabili (ovviamente muniti di contrassegno) o chi necessita del pronto soccorso ospedaliero, mentre è vietato l’ingresso ai veicoli a benzina Euro Zero e i diesel Euro 0,1,2, 3, 4 (anche con FAP se il campo V5 della carta di circolazione non è valorizzato o presenta un valore superiore a 0,0045 g/km ). E’ altresì vietato l’accesso a motoveicoli e ciclomotori a due tempi di classe Euro 0, 1.

Se non hai idea della categoria in cui rientra il tuo veicolo, puoi comunque sapere se l’accesso ti è permesso o meno inserendo il numero di targa sul sito dedicato all’Area C.

Area B dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30

L’Area B coincide con gran parte del territorio della città di Milano. È una zona a traffico limitato con divieto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti oltre a quelli con lunghezza superiore ai 12 metri che trasportano merci.
Nell’area B è attivo il blocco del traffico nella fascia oraria indicata per le seguenti tipologie di veicoli:

– Euro 0 benzina
– Euro 0, 1, 2, 3 diesel senza FAP
– Euro 3 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione > 0,025 g/km oppure senza valore nel campo V.5 carta circolazione (In assenza di valore nel campo V.5, è possibile dimostrare la conformità alla disciplina di Area B attraverso il certificato di omologazione rilasciato dalla casa produttrice del veicolo)
– Euro 0, 1, 2, 3 diesel con FAP after-market con classe massa particolato inferiore a Euro 4
a doppia alimentazione gasolio-GPL e gasolio-metano Euro 0, 1, 2.

Se non hai idea della categoria in cui rientra il tuo veicolo, puoi comunque sapere se l’accesso ti è permesso o meno inserendo il numero di targa sul sito dell’Area B.

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Limitazioni del traffico previste dalla Regione Lombardia

Anche se non previsto espressamente dalle delibere comunali in fatto di limitazione del trafficovalgono anche le indicazioni dalla nuova normativa della Regione Lombardia. Le fascie individuate sono le seguenti:

– Per le auto Euro 0 benzina e diesel e per le auto diesel Euro 1 e 2, divieto di circolazione dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì per tutto l’anno

– Per le auto Euro 3 diesel e per i motocicli e i ciclomotori a due tempi Euro 0 dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì per il solo periodo tra il 1 ottobre e il 31 marzo di ogni anno

Perché è nata l’Area C

L’Area C nasce per volontà dei cittadini milanesi che a giugno del 2011 furono chiamati alle urne per esprimere il loro parere sulla creazione e attuazione di un piano di interventi di potenziamento del trasporto pubblico e mobilità pulita alternativa all’uso delle auto private. In quell’occasione, il 79,1% dei votanti si dimostrò sensibile e interessato all’argomento “smog e salute” e si disse favorevole ad attuare queste soluzioni per riuscire a migliorare l’aria di Milano.

Di fatto l’istituzione dell’Area C è stata legata alla volontà di migliorare le condizioni di vita per chi Milano la vive ogni giorno lavorando e studiando, ma anche per chi la vive casualmente visitando le sue bellezze. Gli obiettivi che ci si pone con la messa in opera dell’Area C sono di ridurre il traffico nella zona a traffico limitato (ZTL) “Cerchia dei Bastioni”, rendere più efficace il trasporto pubblico, migliorare e potenziare la mobilità sostenibile con zone pedonali, piste ciclabili e traffico a velocità limitata.

Non ultimo, si conta anche di riuscire a ridurre il numero di incidenti e l’inquinamento acustico oltre che quello atmosferico, migliorando la qualità urbana per tutti.

Inquinamento a Milano: la situazione oggi

Nonostante gli sforzi delle amministrazioni (comunali e regionali), i livelli di inquinamento a Milano sono ancora notevolmente sopra i livelli sopportabili. E dove non arriva il buon senso e la sensibilità dei cittadini (fermo restando che ognuno ha le sue necessità e i tuoi ottimi motivi di muoversi in auto), dove l’efficacia dei mezzi pubblici non basta, dove i mezzi pubblici non arrivano, bisogna agire radicalmente: bloccando il traffico e istituendo zone a traffico limitato, circolazione a targhe alterne e a giorni alterni e ad ore alterne.

Poi ci sono anche zone da salvaguardare a prescindere, perché parte della nostra storia, del nostro territorio e di cui prendersi cura ogni giorno. Per questo (e altri motivi, ufficiali ed ufficiosi) a Milano è nata l’Area C.

Blocco traffico Milano: date, orari e mappaClick To Tweet

Le alternative sostenibili

E dove non puoi usare l’auto o se vuoi aiutare l’ambiente o vuoi pensare alla tua salute, il Comune di Milano ti mette a disposizione delle valide alternative: la mobilità sostenibile.

La condivisione delle auto permette di spostarsi con un occhio alla sostenibilità e ai consumi. Il Car Pooling è una valida alternativa da prendere in considerazione con i colleghi d’ufficio (o addirittura con l’azienda per cui si lavora, soprattutto se fuori città): condividere l’auto con i colleghi di lavoro consente di ridurre il numero di veicoli sulla strada, ottimizzare la spesa carburante e condividere il viaggio in allegria. Bisogna solo accordarsi sul luogo e l’ora di partenza!

In città è attivo anche un servizio di Car Sharing: auto disponibili ad essere prese in consegna, utilizzate e restituite in una delle aree di sosta dedicate. Un modo intelligente di disporre di un’auto (ad un prezzo ragionevole) senza il bisogno di doverla acquistare.

Se si lavora in città, a pochi chilometri da casa, si può anche pensare di usufruire del servizio di Bike Sharing, disponibile in abbonamento giornaliero, settimanale e annuale (o a noleggio per eventi paricolari). Ad oggi il servizio è molto richiesto e utilizzato dal lunedì al venerdì, quindi proprio per unire l’utile (usare mezzi alternativi per andare al lavoro) al dilettevole (pedalare fa bene alla salute e mette di buon umore).

E visto il successo delle operazioni di mobilità alternativa, l’offerta comunale è stata arricchita con un servizio di Scooter Sharing fruibile su pagamento di una quota calcolata in base al tempo di utilizzo e ai km percorsi.

Se devi per forza raggiungere un punto di Milano e non puoi farlo senza la tua auto, puoi valutare i migliori percorsi grazie ad un navigatore di ultima generazione. Quasi tutti i modelli possono essere aggiornati in maniera gratuita e, se dovessi trovare una strada chiusa durante il tuo percorso, ti potrà indicare la miglior soluzione (evitando anche qualche autovelox che non fa mai male).

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La tua opinione

Se ai divieti e alle riduzioni di mobilità viene affiancata tutta una serie di servizi utili, convenienti e alla portata di tutti come fatto a Milano, la qualità dell’aria sarà migliore e di conseguenza la salute di tutti. Ma è davvero tutto così roseo come potrebbe sembrare? Se vivi, studi o lavori a Milano, raccontaci nei commenti la tua esperienza sul blocco del traffico.

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Autore: Roberto Cialdella

Giornalista pubblicista, laureato in Studi Internazionali e attualmente studente di Web Marketing alla IUSVE. Da sempre appassionato di sport e auto.

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Commenti

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  1. avatarMaurizio Francioni

    4 Gennaio 2017 a 9:44 am

    Sono residente a Milano zona navigli,capisco che la salute e al primo posto,ma non condivido che i residenti debbano pagare per entrare a casa propria,se si vuole risolvere il problema inquinamento perché non blocchiamo H24 chi la sera entra a Milano per andare nei locali,ci sono i bacini di parcheggio delle metropolitane,o l’interesse dei locali è più forte dell’inquinamento,poi perché non si trova un sistema di sincronizzare i semafori della circonvallazione interna/esterna onde evitare di fermarsi ogni 20 metri? Grazie e buon anno Francioni

    Rispondi
  2. avatarFranco Licastro

    28 Gennaio 2017 a 3:13 pm

    Sono contrario al blocco parziale delle auto euro 0 – 1 – 2 a benzina e euro 0 – 1 -2 diesel per un semplice motivo…..quanto credete che sia il parco circolante di queste vetture? Parliamo di auto immatricolate prima del 2002 che hanno ormai più di 15 anni….vogliamo fare un blocco? Lo si fa totale alla domenica senza esclusioni dalle 07.00 alle 22.00…e per esclusioni intendo anche il car sharing.Perché?!?…quelle non inquinano?? Grazie a tutti.

    Rispondi
  3. avatarAC

    8 Febbraio 2017 a 12:27 pm

    VERGOGNOSO E INUTILE IL BLOCCO DELLE EURO 3 DIESEL!!!! MA CHI NON PUO’ COMPRARSI UN’ ALTRA AUTO, COSA FA?
    CHI NON RIESCE, PER PROBLEMI DI SALUTE, A SALIRE E SCENDERE DAI MEZZI PUBBLICI O SCENDERE NELLE METROPOLITANE?
    SONO ALTRE LE FONTI DI INQUINAMENTO!
    CERTAMENTE CHI NON HA PROBLEMI ECONOMICI E’, COME SEMPRE, AVVANTAGGIATO!
    VERGOGNA!!!

    Rispondi
  4. avatarBenetti Renato di Milano

    20 Febbraio 2017 a 6:56 pm

    Non capisco perchè quando piove si toglie il blocco, forse perchè l’acqua filtra le particelle dannose, allora perchè non si inventano filtri all’acqua o all’olio che poi si svuotano in appositi contenitori presso le stazioni di servizio? Inoltre perchè esistono filtri FAP da applicare solo per poche marche automobilistiche? Dovrebbero essere applicabili a tutte le vetture che si desidera applicare. Questa opportunità dovrebbe essere obbligatoria per chi vuol tenere la sua autovettura perfettamente funzionante e omologata per rispondere alla normativa vigente, altrimenti la compra nuova, inoltre questa possibilità produrrebbe lavoro, visto che ne manca. Pensate a chi possiede una vettura in ottime condizioni ma che ha dieci anni la deve buttare e perdere soldi per poi spendere una bella cifra per comprarne una nuova! In questi tempi i soldi sono pochi!!!!

    Rispondi
  5. avatarFerdinando Rufino

    26 Febbraio 2017 a 12:01 pm

    Trovo loto utili queste informazioni.

    Rispondi
  6. avatarLuigi

    2 Marzo 2017 a 10:50 am

    Da ormai 45 anni era il 73 che incominciò il fermo auto domenicale poi vennero le targhe alterne poi vennero le auto euro 1-2-3-4-5-6- ed oggi le auto eco ma il problema non si è mai risolto, per risolverlo occorre portare avanti il riscaldamento a metano e le auto elettriche contemporanea adottare centrali elettriche a energia nucleare diversamente non ha senso spostare i consumi di benzina e gasolio su elettrico quando per produrre energia si consuma prodotti petroliferi si sposta l’inquinamento da un luogo ad un’altro ma senza la nostra area che respiriamo ne fa le spese il petrolio potrà trovare altre vie di utilizzo

    Rispondi
  7. avatarDS

    17 Marzo 2017 a 5:45 pm

    Grazie a Cinzia . Sono completamente d’accordo con quanto scritto sopra da AC.Infatti ho una auto diesel euro 3 del 2003 tuttora in buone condizioni e io che ho 75 anni e a Milano giro per comodità in bici o con i mezzi pubblici, sono del parere che i blocchi sono odiosi soprattutto le limitazioni assurde di orario. Ma ti pare che se mi sopravviene una emergenza o devo fare una visita possa farla entro le 9 e dopo le 17 soprattutto in inverno ? Assurdo. E chi mi da i soldi per comprare un’altra macchina quando quella che ho va bene? Solo oggi ho saputo da questo sito che il blocco non c’era dal 29 febbraio!

    Rispondi
  8. avatarTiziano

    22 Ottobre 2017 a 3:35 pm

    Ok! Bene. Quello che nessuno mai dice è che gli studi ormai largamente effettuati hanno accertato che le auto incidono solo per il 29% sull’inquinamento (come se ci fosse stato bisogno di fare tali studi dato che i blocchi della circolazione non sono mai serviti a nulla) Basti pensare che servono 600 automobili per emettere quanto emette un impianto di riscaldamento per 400 appartamenti. L’inquinamento deriva deriva dunque: Dagli impianti di riscaldamento, (La prova è che d’Estate non è mai stato necessario alcun blocco della circolazione) ditte e industrie che ormai nessuno più controlla se utilizzino o meno i depuratori e aggiornino i filtri e non per ultima (ma per questo c’è poco da fare) la condizione geografica della Val Padana e la sua mancanza di ventilazione. Le auto elettriche? Inquinano anche quelle e nella stessa misura anche se in modo diverso , non in loco ma in qualche altro posto. Euro 1 -Euro 2 – Euro 3 etc. etc. Basta leggere i dati sulle emissioni per capire che sono del tutto prive di senso. Un diesel 1600 del 1985 euro 0 emette meno di un turbodiesel 1600 euro 5 anche perché non si tiene conto dei consumi per KM. Se consumo 8 litri per 100 km o 5 litri per 100 Km non importa se sono un euro 0 o un euro 5. Chi fa 5 litri per 100 km inquinerà in ogni caso meno indipendentemente da quale euro sia. Valvole varie inventate per inquinare meno? EGR Chi ha detto che bruciandole due volte le schifezze inquinano meno? Quale scienziato pazzo ha mai detto una simile stupidaggine? FAP Studi risalenti al 2012 hanno evidenziato come il FAP non sia in realtà in grado di bloccare le micro polveri e ancora meno le nano polveri tuttavia dietro queste cose c’è un intero mondo che deve sopravvivere dunque continuino il loro giochino basta non lo facciano sulle mie spalle.

    Rispondi
  9. avatarPietro Carrassi

    26 Ottobre 2017 a 10:42 am

    Avete mai fatto caso che sopra Milano ogni giorno passano decine di aerei, in fase di decollo, che seminano una scia di residui della combustione di tonnellate di cherosene ? Che il confronto con le quantità emesse dalle automobili è , grossomodo, come quelle emesse da un canarino a fronte di un elefante in buona salute?
    Allora? ……. Se aggiungiamo autobus, riscaldamenti, camion, furgoni, auto a benzina ( che comunque qualcosa emettono ) che senso ha penalizzare solo i Diesel ?
    Conoscete già la risposta, quindi taccio e Vi saluto tutti. Fortunati e condannati a priori.

    Rispondi
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