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Su iniziativa popolare è stata presentata una proposta di Legge, denominataTariffa Italia”, per contrastare le discriminazioni esistenti tra Nord e Sud d'Italia riguardanti la tariffa RC auto.

Divario costo RC auto

Deteniamo il triste primato di RC auto più cara in Europa; un italiano, infatti, spende in media 231 euro di più l'anno rispetto a quanto spende un automobilista in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna per assicurare la tua propria vettura. Lo stesso avviene per la moto: i centauri del Bel Paese spendono in media 279 euro l'anno per assicurare la propria due ruote mentre il costo medio negli altri Paesi europei è di circa 150 euro annui, una bella differenza. Perché? Se ciò non bastasse è davvero importante il divario tra i prezzi RC auto a Nord e a Sud dello Stivale.
 

Quali misure adottare? Le posizioni di Stornaiuolo e di Coviello

Per contrastare le diseguaglianze territoriali sui prezzi della RC auto, il Comune di Napoli e Federconsumatori hanno presentato congiuntamente una proposta di legge di iniziativa popolare, denominata “Tariffa Italia”. Due i promotori di questa iniziativa: Rosario Stornaiuolo, presidente Federconsumatori Campania e Antonio Coviello, docente universitario in materia assicurativa. Secondo Coviello: «I provvedimenti legislativi varati con l’intento di calmierare gli insostenibili premi RC Auto, che originariamente prevedevano misure eque per debellare la disparità di trattamento tariffario tra le varie aree geografiche d’Italia (Campania in primis), hanno confermato che nel nostro Paese sono le lobby assicurative a legiferare di fatto a vantaggio delle compagnie assicurative». «Sono anni che combattiamo affinché questi provvedimenti vengano modificati – dichiara il presidente Stornaiuolo – Queste sono vere e proprie discriminazioni territoriali. Come si può pensare di pagare una cifra del genere per l’assicurazione? Facciamo appello a tutti i parlamentari, nostri concittadini, affinché prendano seriamente provvedimenti e ne discutano nelle opportuni sedi». «Tutti i Governi succedutisi negli ultimi anni di qualsivoglia colore politico – concludono Stornaiuolo e Coviello – hanno annunciato provvedimenti legislativi, ma quando si è trattato di compiere azioni concrete, abbiamo assistito a penose marce indietro. Chiediamo alla nostra classe politica, principalmente quella meridionale, di difendere i diritti dei cittadini».

Come andrà a finire?

Già nel 2012 un emendamento analogo, relativo all’introduzione della tariffa unica per l’RC auto, proposto dal Senatore Pontone e già approvato dalla Commissione industria fu bocciato con la tesi che nel Mezzogiorno rispetto ad altre aree d'Italia, si registrava la più alta sinistrosità. Ricordiamo che il problema delle tariffe alte non è dato dalla mortalità ma dalla sinistrosità e dalle truffe. Ciò nonostante diamo un occhio a un'altra statistica: stando ai dati Istat relativi al triennio 2011-2013 le regioni con i tassi di mortalità minori nel 2013 sono state Basilicata, Lombardia, Campania, Calabria e Sicilia. Rispetto alla media nazionale  - 5,6 per 100.000 - queste regioni hanno riportato valori del tasso di mortalità sensibilmente minori, compresi tra 3,8 e 5,0. Di contro i livelli di mortalità più elevati si sono registrati in Molise, Emilia Romagna, Sardegna, Umbria e Friuli Venezia Giulia, con valori del tasso compresi tra 8,3 e 6,8 per 100.000. Questi dati faranno livellare la media prezzi? Si potrà quindi andare verso l'approvazione di una tariffa unica per l'Italia?