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6sicuro » Blog » Assicurazioni » RC Auto » Attestato di rischio digitale dinamico: dal 1° giugno si cambia

Attestato di rischio digitale dinamico: dal 1° giugno si cambia

Stanno per entrare in vigore due provvedimenti IVASS che introducono l’attestato di rischio digitale dinamico e nuove regole sull'assegnazione della classe di conversione universale.

Ultimo aggiornamento: 25 Maggio 2018

Sommario

  • Attestato di rischio digitale dinamico: cosa cambia
  • Attestato di rischio dinamico: migliore valutazione della sinistrosità
  • Altre novità negli attestati di rischio dal 2019
  • Classe di conversione universale: le nuove regole

Attestato di rischio digitale dinamico

Dal 1° giugno entrano in vigore le modifiche introdotte dall’IVASS in tema di attestato di rischio e si passa all’attestato di rischio digitale dinamico. Vediamo in cosa consiste e quali sono i vantaggi per gli automobilisti che arrivano dall’applicazione delle novità.

Attestato di rischio digitale dinamico: cosa cambia

L’IVASS di recente ha modificato il regolamento che disciplina il contenuto dell’attestato di rischio (il regolamento n. 9 del 2015). Il provvedimento 71 del 2018 introduce nuove regole e cambia in maniera sostanziale il modo in cui viene elaborato l’attestato di rischio.

Per gli assicurati è una buona notizia, perché l’entrata in vigore delle nuove norme aiuterà le compagnie assicurative a evitare le frodi. E meno frodi significa anche meno costi per gli automobilisti onesti.

La modifica principale è legata all’introduzione dell’attestato di rischio digitale dinamico. Diventando dinamico, l’attestato di rischio riuscirà a includere anche quelli che sono conosciuti come sinistri tardivi.

Si tratta di sinistri pagati dalla compagnia dopo la scadenza del contratto, quando l’assicurato ha trasferito l’assicurazione presso un’altra compagnia. Inoltre, dal prossimo anno, nell’attestato di rischio saranno indicati anche i sinistri pagati relativi a un’assicurazione temporanea.

Ti avevamo anticipato l’arrivo dell’attestato di rischio dinamico già qualche mese fa, ma ora è il momento di prepararsi all’entrata in vigore vera e propria. Le novità entrano ufficialmente in vigore dal 1° giugno e si applicano alle polizze in scadenza dal 1° agosto. Come sempre, l’attestato di rischio viene inviato dalla compagnia assicurativa almeno 30 giorni prima della scadenza della polizza.

L’attestato di rischio da qualche anno è stato dematerializzato e viene consegnato in versione digitale, consultabile nell’area riservata del sito della compagnia assicurativa, nell’eventuale app per smartphone e tablet della compagnia o tramite email. Chi preferisce rivolgersi a un ufficio fisico e stipulare la polizza con un broker o un agente potrà ottenere gratuitamente una copia cartacea dell’attestato di rischio.

Attestato di rischio dinamico: migliore valutazione della sinistrosità

Le modifiche introdotte dall’IVASS puntano a ottenere una migliore valutazione della sinistrosità dell’assicurato. Ciò è possibile perché saranno inclusi nell’attestato di rischio anche gli incidenti liquidati dalla compagnia assicuratrice dopo la scadenza del contratto o a ridosso della scadenza.

Ti ricordiamo che l’attestato di rischio è uno degli elementi più importanti che le compagnie valutano per calcolare il premio assicurativo. Finora gli incidenti denunciati dopo il cambio della compagnia non venivano inclusi tempestivamente nell’attestato di rischio e quindi gli automobilisti interessati beneficiavano di una classe di merito migliore di quella che effettivamente avrebbero dovuto avere.

Ora le cose cambiano e nell’attestato di rischio dinamico saranno considerati tutti gli incidenti causati negli ultimi cinque anni, anche quelli causati con una copertura assicurativa temporanea.

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Altre novità negli attestati di rischio dal 2019

Dal 1° gennaio 2019 entreranno in vigore altre due importanti novità in fatto di attestato di rischio:

  • saranno considerati i sinistri legati alle polizze temporanee;
  • la tabella di sinistrosità pregressa conterrà tutti gli incidenti degli ultimi 10 anni.

Queste novità, insieme all’adozione dell’attestato dinamico, permetteranno di misurare in maniera più precisa il numero di incidenti causati dall’assicurato e quindi valutarne la sua pericolosità.

Per prima cosa, a partire dal prossimo anno nell’attestato di rischio saranno indicati i sinistri causati durante il periodo di validità di un’assicurazione temporanea. I sinistri verranno riportati nell’attestato di rischio rilasciato dalla prima impresa assicurativa con la quale il cliente stipulerà una polizza di durata annuale.

La seconda novità riguarda l’estensione fino a 10 anni del periodo di osservazione degli incidenti indicato nella cosiddetta tabella di sinistrosità pregressa. Fino a fine 2018 la tabella conterrà l’indicazione degli incidenti causati negli ultimi 5 anni. A partire dal prossimo anno e gradualmente, il numero di anni considerati aumenterà fino ad arrivare a 10.

Nella tabella di sinistrosità sono indicati tutti gli incidenti pagati anche a titolo parziale. La tabella mostra sia gli incidenti con responsabilità principale sia gli incidenti con responsabilità paritaria, con l’indicazione della percentuale di responsabilità attribuita al conducente.

Classe di conversione universale: le nuove regole

L’IVASS, oltre a introdurre l’attestato di rischio digitale dinamico, ha modificato anche le regole di attribuzione della classe di conversione universale. L’ha fatto con il provvedimento 72 del 2018. In particolare, il provvedimento ha chiarito le modalità di assegnazione della classe di merito in caso di trasferimento di proprietà del veicolo tra persone sposate, conviventi e coppie unite civilmente.

L’articolo 7, comma 2, lettera c) chiarisce che in caso di trasferimento di proprietà di un mezzo tra coniugi, membri di una coppia di fatto o persone unite civilmente l’acquirente mantiene la classe di CU associata al veicolo. Il precedente titolare della proprietà del mezzo a sua volta mantiene la classe di CU che potrà usare su un altro veicolo. Viene così estesa anche alle coppie di fatto e alle persone in un’unione civile la disciplina di vantaggio prevista inizialmente solo per le persone sposate.

Il provvedimento dell’IVASS chiarisce anche che se si richiede l’applicazione della Legge Bersani per l’assegnazione della classe di merito non si terrà conto della sinistrosità pregressa.

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Autore: Luana Galanti

Ho una laurea specialistica in Consulenza e direzione aziendale e, da sempre, un legame indissolubile con le parole scritte. Le mie due anime – quella creativa e quella pragmatica – si confondono nel mio lavoro di web writer e business writer freelance.

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  1. avatarVincenzo

    27 Maggio 2018 a 8:47 am

    Finalmente i furbastri avranno vita dura e sarà impossibile raggirare il prossimo come hanno saputo fare fino ad oggi! Auguro che si possa giungere anche al sequestro dell’automezzo di questi soggetti, con contestuale preclusione della patente di guida per almeno altri 10 anni!

    Rispondi
  2. avatarMassimo

    27 Maggio 2018 a 9:20 am

    Siamo ben distanti da quello che andrebbe fatto: cioè legare la classe di merito alla persona e non al mezzo.
    Se io compro un altro mezzo e decido di assicurarlo con ana altra compagnie riparto dalla classe 14, anche se sono nella 1

    Rispondi
    • avatarmonica

      6 Giugno 2018 a 1:16 pm

      ti sbagli, è da diversi anni (lg Bersani) che stesso proprietario o membro del nucleo familiare parte dalla stessa classe CU indifferentemente da dove va assicurarsi

      Rispondi
    • avatarSTEFANO DESSANTIS

      16 Giugno 2018 a 3:09 pm

      E’ vero ho dovuto intestare la macchina a mio padre se no’ partivo dalla 14° e comunque la legge bersani e una presa in giro noi automobilisti non abbiamo nessuna convenienza ,un’altra cosa sarebbe , visto che siamo in Europa,stipulare polizze anche in altri paesi perchè in questo paese mantenere un auto con una compagnia assicurativa e un salasso…..

      Rispondi
  3. avatarAntonio

    27 Maggio 2018 a 9:47 am

    Come mai senza incidenti mi si aumenta ogni anno la somma da pagare io mi reputo un automobilista onesto e esperto quido dal 1980 il premio mi si dovrebbe abbassare incece di aumentarlo ? dico bene. Grazie

    Rispondi
  4. avatarCesare MARINUCCI

    27 Maggio 2018 a 10:28 am

    Tutto bene ma bisognerà vedere con quale serietà verranno veramente applicate tali norme sia da parte delle Compagnie Assicurative sia da parte degli assicurati

    Rispondi
  5. avatarROCCO RIZZO

    27 Maggio 2018 a 11:50 am

    NON SI CAPISCHE, CON LE NUOVE TECNOLOGIE ,TRA L’ALTRO I COSTRUTTORI IMPEGNANO FIOR DI MIGLIONI SULLA SICUREZZA ; MACCHINE CHE PARCHEGGIANO DA SOLE, TENGONO LA GUIDA IN SICUREZZA SU STRADE, DOTADE DI OGNI E QUALSIASI SICUREZZA IN MATERIA DI CIRCOLAZIONE STRADALE , A DIRITTURA A MOLTI NUOVI VEICOLI PUO FAR A MENO DI ESSERE GUIDATA DAL CONDUCENTE.
    MA LE ASSICURAZIONI CONTINUANO A OMENTARE ANCHE LI DOVE NON CI SONO SINISTRI EVIDENTI ,,COME MAI .
    E SEMPLICE ,LE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE,, OGNI ANNO AUMENTANO L’INCASSI CON TUTTO CIO CHE I SINISTRI SONO AUMENTATI” FORSE QUALCUNO CI PUO DARE UNA RISPOSTA?.

    Rispondi
  6. avatarOrazio

    27 Maggio 2018 a 12:05 pm

    Ma perchè tutte queste prese in giro, si sa chi fa incidenti e chi no,ma secondo me questo poco importa perchè se non tocco l’auto o il qualsiasi mezzo,sono sicuro che incidenti no ne faranno, a questo punto significa che l’assicurazione andrebbe fatta alle patenti e tutti e dico tutti quei signori che guidano con i telefonini che secondo me sono loro a provocare i maggiori incidenti “che arresterei e butterei le chiavi” prima volta sospezione della patente la seconda volta ritiro diretto.

    Rispondi
  7. avatarAndreaG

    27 Maggio 2018 a 1:36 pm

    Già adesso, in caso di applicazione della c.d. “legge Bersani”, le compagnie applicano premio più alto rispetto ad un contratto che (a parità di classe CU) non ne ha usufruito (e questa e’ una presa per i fondelli o, quanto meno, un modus operandi utilizzato dalle compagnie per aggirare la legge Bersani stessa).

    L’attestato dinamico verrà prevedibilmente applicato in danno degli assicurati. Insomma una reformatio in peius.

    Rispondi
  8. avatarGIOVANNI GIZZI

    27 Maggio 2018 a 3:23 pm

    VOLEVO TRATTARE IL CAMPO DELLE TRUFFE ASSICURATIVE.
    HO SEMPRE PENSATO CHE UNA BUONA E ALTA PERCENTUALE DELLE TRUFFE ASSICURATIVE LE ATTUANO GLI STESSI OPERATORI DELLE ASSICURAZIONI A QUALSIASI LIVELLO, CON LA CONNIVENZA DI TUTTI. QUESTO ASPETTO OLTRE CHE POSSIBILE NE SONO ESTREMAMENTE SICURO NONOSTANTE CHE NON ABBIA LA BENCHE’ MINIMA PROVA. (TUTTO SOMMATO E’ ANCHE UNA FORTUNA). QUELLO CHE MI RENDE ANCORA PIU’ CERTO E’ CHE NESSUNO ORGANISMO L’ HA MAI NEANCHE SUSSURRATO. VI RICORDATE QUANDO SI PAGAVA IL BOLLO CON IL BOLLETTINO, BEH GLI IMPIEGATI DELLE POSTE IN REALTA’ NON LO PAGAVA NESSUNO CON LA TRUFFA CHE IL BOLLO LO CONVALIDAVANO LORO. COSI’ RITENGO, SUCCEDE DA SEMPRE CON I DIPENDENTI DELLE ASSICURAZIONI, PRENDENDOSELA UFFICIALMENTE CON I CITTADINI, CHE CERTO I TRUFFATORI TRUFFATORI NON SONO MAI MANCATI.
    QUANTO AL DETTO PIU’ SONO A PAGARE MENO SI PAGA, VALE MENO DI ZERO, SI PAGHEREBBE SEMPRE DI PIU’ LO STESSO PERCHE’ L’NGORDIGIA UMANA NON CONOSCE LIMITE. TERMINO QUI ALTRIMENTI CI SAREBBE DA SCRIVERE UN LIBRO SENZA FINE, MA QUESTA IPOCRISIA STAGNANTE MI FA RIVOLTARE LO STOMACO. OVVIAMENTE DI TUTTO CIO’ NON HO UNO STRACCIO DI PROVA. (OVVIAMENTE) INTANTO CONTINUEREMO A PAGARE SEMPRE DI PIU’ TRA L’INDIFFERENZA GENERALE.

    Rispondi
  9. avatarEttore

    27 Maggio 2018 a 7:29 pm

    Molto interessante e molto chiaro; speriamo che i premi assicurativi si abbassino di conseguenza

    Rispondi
  10. avatarAlessandro M.

    27 Maggio 2018 a 9:42 pm

    Che macchinosità in tutto questo…. potrebbe essere molto molto più semplice se ci si staccasse da quest’idea del “mezzo assicurato” e si passasse ad assicurare la “patente”.
    Ogni guidatore avrebbe il suo attestato di rischio e potrebbe guidare qualsiasi mezzo purché in regola con la revisione.
    Chi commette incidenti non è il mezzo ma chi lo guida!
    Sarebbe tutto molto più semplice e… logico.

    Rispondi
  11. avatarDario lanzetti

    28 Maggio 2018 a 10:04 am

    Io non sto’ guidando un’auto intestata a me quindi non ho una polizza attiva a mio nome. Come faccio a sapere ugualmente quale è la mia classe di merito? Questa sara’ Valida quando assicurerò nuovamente una mia automobile? Gli anni contano ugualmente?
    Ringrazio per la risposta

    Rispondi
    • avatarGiovanni Bizzaro

      6 Giugno 2018 a 4:05 pm

      Ciao Dario,
      La classe di merito appartiene al proprietario del veicolo. Quindi se non hai veicoli di proprietà non hai nemmeno una CU. Dipende solo da questo dettaglio.

      Rispondi
  12. avatarmauro riviera

    28 Maggio 2018 a 2:09 pm

    In breve con questo nuovo Attestato di rischio dinamico, le compagnie assicurative si sono rafforzate nel rubare i soldi ad i poveri automobilisti, si che servirà per accertare frodi, ma servirà a non rinnovarti più la polizza in caso di incidente vero ed a aumentarti la polizza. Conclusione: le compagnie assicurative vogliono solo guadagnare e non tutelare il conducente che per causa involontaria produce un incidente.

    Rispondi
  13. avatarSergio

    28 Maggio 2018 a 4:23 pm

    Se si utilizza il cas sharing, la classe di merito CU rimane quella massima? Quindi, se un domani si diventa proprietari di una vettura, la si assicura come se non si avesse mai guidato?
    Grazie.

    Rispondi
    • avatarGiovanni Bizzaro

      6 Giugno 2018 a 4:05 pm

      Ciao Sergio,
      Se si utilizza il cas sharing, la classe di merito CU rimane quella massima? Se utilizzi il car sharing non ha la CU
      Quindi, se un domani si diventa proprietari di una vettura, la si assicura come se non si avesse mai guidato? No, la si assicura come se non si avesse mai posseduto un veicolo (quindi CU 14)

      Rispondi
  14. avatarde Palma

    28 Maggio 2018 a 7:12 pm

    Come sempre le compagnie assicurative non fanno nulla a vantaggio degli assicurati. Estendere a 10 anni il periodo di osservazione significa che sarà ancor più complicato cambiare compagnia. Sappiamo bene che , anche oggi, se ho un sinistro fatto nel quinto anno se cambio compagnia mi verrà riconosciuta la CU, ammettiamo la prima, ma come classe interna sarà maggiorata del numero di sinistri . Quindi quando questa metodologia viene applicata su 10 anni capirete, visto che non siete degli sprovveduti, che per un sinistro fatto 9 anni fa continuerò a pagare ed espiare ” la colpa”. Le imprese dimenticano che il loro lavoro è quello di assumere rischi, parlo ovviamente dei sinistri reali, per le truffe andrebbero perseguite sempre. Grazie

    Rispondi
  15. avatarStefano

    30 Maggio 2018 a 9:03 am

    Bene!!!
    Con l’aumento del periodo di osservazione a 10 anni ( tanto per dichiararci pericolosi ed aumentarci il premio), mi spiegate a che diamine servirà montare la scatola nera per avere uno sconto infinitesimale? Hanno trovato l’invito (obbligo) a farci ingoiare la scatola nera, considerati i secondi fini reali dopo il 2026. Bravi!!!

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