La revisione moto è un adempimento obbligatorio previsto dal Codice della Strada ed è fondamentale per garantire la sicurezza stradale e la regolarità della circolazione.

Ogni motociclo o ciclomotore immatricolato in Italia deve essere sottoposto a controlli periodici che attestino l’efficienza meccanica del veicolo.
L’evoluzione normativa e tecnica degli ultimi anni ha portato a un sistema di controlli sempre più efficiente, in grado di garantire una verifica accurata e trasparente dello stato del veicolo. Ogni intervento viene registrato in tempo reale e trasmesso alla Motorizzazione Civile per evitare frodi e garantire la tracciabilità di ogni revisione eseguita.
Cosa è e perché è importante la Revisione Moto
La revisione moto è una procedura di controllo obbligatoria finalizzata ad accertare l’idoneità del veicolo alla circolazione stradale. L’obbligo è previsto e regolato dagli articoli 79 e 80 del Codice della Strada.
Il controllo riguarda non solo lo stato meccanico e strutturale del mezzo, ma anche il rispetto dei parametri ambientali in termini di emissioni e livelli di rumorosità.
Questa procedura periodica è volta a garantire la sicurezza della circolazione sia di chi è alla guida di motocicli e ciclomotori sia di tutti gli altri soggetti e veicoli presenti sulla strada.
Di fatto si tratta di una procedura molto simile a quella della revisione auto.
La normativa vigente impone questa procedura con cadenza biennale dopo la prima scadenza, che si verifica quattro anni dopo l’immatricolazione. Il mancato rispetto di questo obbligo può comportare sanzioni significative, il fermo amministrativo del veicolo e, in alcuni casi, la revoca del certificato di circolazione.
Come funziona la procedura della revisione moto?
La procedura di revisione della moto consiste in una serie di controlli standardizzati eseguiti da officine autorizzate o presso la Motorizzazione Civile. Il veicolo viene sottoposto a un esame completo delle componenti principali, con particolare attenzione a:
- impianto meccanico, frenante ed elettrico;
- struttura di ruote e pneumatici;
- livello di emissioni inquinanti e di rumorosità.
Durante il controllo, il veicolo viene identificato mediante targa e numero di telaio. Questa fase serve a garantire che la moto sottoposta a revisione corrisponda a quanto dichiarato nei documenti.
Tutte le operazioni vengono registrate e trasmesse in tempo reale alla banca dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in modo da prevenire alterazioni o frodi nel rilascio dei certificati.
Se il veicolo supera tutti i test, viene rilasciato il tagliando da applicare sul libretto di circolazione. In caso contrario, viene indicata la necessità di una riparazione. Solo dopo aver risolto i problemi riscontrati si potrà effettuare una nuova revisione.
Quando fare la revisione moto: scadenze 2025
La revisione a ciclomotori e motocicli deve essere fatta dopo quattro anni dalla prima immatricolazione ed entro il mese in cui il veicolo è stato immatricolato. A partire dalla seconda revisione, il termine si rinnova ogni due anni, sempre entro il mese in cui è stata eseguita l’ultima revisione.
La revisione moto in scadenza nel 2025 vede coinvolti:
- motocicli e ciclomotori che hanno eseguito l’ultima revisione nel 2023;
- motocicli e ciclomotori che sono stati immatricolati nel 2021.
È importante tenere presente che la scadenza si riferisce al mese e non al giorno esatto. Ciò significa che se la revisione precedente è stata effettuata il 12 agosto 2023, la successiva dovrà essere completata entro il 31 agosto 2025.
Quanto tempo si può circolare con la revisione scaduta?
La normativa vigente non consente in alcun caso la circolazione con revisione scaduta. L’articolo 80 del Codice della Strada stabilisce con chiarezza che il veicolo può circolare solo fino all’ultimo giorno del mese in cui la revisione è prevista. A partire dal giorno successivo, la circolazione è vietata e, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, il conducente rischia una sanzione.
Se la revisione non è stata effettuata entro il termine previsto, la moto non può circolare nemmeno per recarsi al centro revisioni, salvo che sia già stata prenotata una nuova visita e si disponga di una ricevuta valida. Anche in questo caso, il transito è consentito soltanto il giorno della revisione. Qualsiasi utilizzo del veicolo al di fuori di questo margine comporta la possibilità di incorrere nel fermo amministrativo.
In caso di incidente con veicolo non revisionato, le conseguenze possono essere ancora più gravi. L’assicurazione può esercitare il diritto di rivalsa, richiedendo al proprietario della moto il rimborso delle somme corrisposte per i danni a terzi.
Il costo della revisione moto 2025
Il costo della revisione moto può variare in base alla struttura presso cui si decide di effettuare l’intervento: officina autorizzata o Motorizzazione Civile. La differenza non riguarda solo il prezzo, ma anche tempi e modalità di prenotazione.
Presso un’officina autorizzata, il costo è pari a 79 euro, ma include tutte le spese accessorie. La somma è composta da:
- 54,95 euro per la tariffa di revisione;
- 12,09 euro di IVA (22%);
- 10,20 euro per i diritti della Motorizzazione;
- 1,76 euro di commissione per il pagamento dei diritti.
Presso la Motorizzazione Civile, invece, la spesa è più contenuta e ammonta a 54,90 euro, da versare tramite bollettino postale sul conto corrente n. 9001. Tuttavia, è importante sapere che i tempi di attesa sono in genere più lunghi rispetto a quelli delle officine autorizzate e che quindi può essere conveniente prenotare un appuntamento. Per prenotare, basta inviare via email tutta la documentazione richiesta in un unico file.
Sanzioni e multe per revisione moto mancante
Circolare con una moto non revisionata comporta sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 173 euro fino a un massimo di 695 euro. La sanzione può raddoppiare nel caso in cui il veicolo non sia stato sottoposto a più revisioni consecutive. Oltre alla sanzione economica, il verbale può includere il fermo amministrativo del mezzo per 90 giorni, con il conseguente divieto assoluto di utilizzo su strada fino all’effettuazione della revisione.
La sanzione raddoppia nel caso in cui la revisione sia stata omessa più di una volta.
Nel caso di esito “Sospeso” dopo la revisione, la moto può circolare solo per recarsi in officina; in caso contrario, si rischia un fermo amministrativo e una multa che va da 1.998 a 7.993 euro.
Falsificare l’attestato di revisione comporta un’ammenda tra i 430 e i 1.731 euro a cui va aggiunto il ritiro della carta di circolazione.