Anche nel 2023 il governo italiano ha messo a disposizione un bonus per l'acquisto di nuove auto, che può essere aumentato se si procede alla rottamazione di un'autovettura inquinante.

L'incentivo è rivolto a tutti i cittadini italiani, residenti o domiciliati in Italia, che acquistano un'auto nuova a emissioni zero o a basse emissioni. L'importo del bonus varia in base alla classe di emissioni dell'auto acquistata e al tipo di rottamazione effettuata.

bonus rottamazione auto

Il 1° gennaio 2023 si sono aperte le prenotazioni per ottenere questi incentivi e, se i fondi per le auto a benzina sono andati esauriti in pochi mesi, sono ancora disponibili quelli destinati all’acquisto di automobile elettriche e plug-in.

Ottenere questi fondi è estremamente semplice: tutta l’operazione deve essere svolta dal concessionario presso cui si acquista la nuova auto. Per questo motivo, i bonus di rottamazione auto offerti nel mese di agosto rappresentano un'opportunità imperdibile per gli automobilisti che desiderano passare a veicoli più moderni ed ecologici.

Bonus per l'acquisto di auto a emissioni zero o a basse emissioni

Fino al 31 dicembre 2023 è ancora possibile usufruire del bonus per l’acquisto di vetture a basse emissioni o a emissioni zero. In particolare, i fondi dell’Ecobonus possono essere utilizzati per comprare auto elettriche e ibride plug-in con emissioni fino a 135 gr/km di CO2, veicoli commerciali elettrici e motoveicoli e ciclomotori elettrici con classe non inferiore all’Euro 5. L’incentivo consiste in una decurtazione del prezzo di listino direttamente al momento dell’acquisto. Difatti, sarà proprio il proprietario della concessionaria a richiedere il bonus sulla piattaforma dedicata e ad applicarlo al prezzo di listino. L’entità dello sconto può aumentare se insieme all’acquisto si procede alla rottamazione del vecchio veicolo inquinante.

Ad agosto 2023 sono ancora disponibili i contributi per l’acquisto di:

  • auto elettriche nella fascia di emissione tra 0 e 20 gr/km di CO2, per cui sono ancora disponibili 140 milioni;
  • auto ibride plug-in nella fascia di emissione tra i 21 e i 60 gr/km di CO2, per cui sono ancora disponibili circa 207 milioni;
  • veicoli commerciali elettrici, per cui sono ancora disponibili più di 14 milioni.

Per l'acquisto di un'auto a emissioni zero, come le auto elettriche e le auto ibride plug-in, è possibile ottenere un bonus fino a 5.000 euro se si procede alla rottamazione di un'autovettura inquinante.

Per l'acquisto di un'auto a basse emissioni, come le auto ibride non plug-in, è possibile ottenere un bonus fino a 2.000 euro se si procede alla rottamazione di un'autovettura inquinante.

Requisiti per il bonus rottamazione

Per poter beneficiare del bonus rottamazione, è necessario che l'autovettura da rottamare abbia una classe di omologazione inferiore all’Euro 5 e sia intestata all'acquirente della nuova auto da almeno 12 mesi. Inoltre, l'autovettura da rottamare deve essere rottamata entro 60 giorni dalla data di acquisto della nuova auto.

Il veicolo acquistato non può essere rivenduto prima che siano trascorsi 12 mesi dall’acquisto. Inoltre, il prezzo delle nuove automobile non può essere superiore a 35.000€ nel caso di auto elettriche e a 45.000€ nel caso di auto ibride plug-in.

Richiedere il bonus rottamazione auto è molto semplice: l’acquirente dovrà presentarsi in concessionaria con i documenti ISEE e l’auto da rottamare. In alternativa, è possibile presentare il certificato di rottamazione del vecchio veicolo. Al momento dell’acquisto, il concessionario deve presentare la richiesta sulla piattaforma Mise messa a disposizione del governo. Se i fondi sono ancora disponibili, può applicare lo sconto sul prezzo di listino al momento dell’acquisto. L’operazione sarà confermata con l’immatricolazione del veicolo che deve avvenire entro i primi 180 giorni dalla prenotazione dei fondi. È possibile che il termine venga prorogato fino a 270 giorni, a causa dei ritardi nelle consegne.

Il bonus rottamazione per l'acquisto di auto nuove è disponibile fino al 31 dicembre 2023, ma è possibile che i fondi disponibili si esauriscano prima della scadenza. Per questo motivo, è consigliabile presentare la domanda il prima possibile.