Il bollo auto è la tassa annuale legata al possesso di un’autovettura iscritta al Pubblico Registro Automobilistico, pertanto il proprietario è tenuto a pagarla anche se non utilizza il mezzo. Ma chi è tenuto al pagamento del bollo auto 2025? In base a quali criteri viene stabilito l’importo? E quali sono le scadenze? Scopriamolo insieme.

Come, dove e quando si paga il Bollo Auto
Il bollo auto è una tassa regolamentata a livello regionale, quindi, in base alla regione di residenza si possono notare variazioni nei termini di pagamento e dei parametri di calcolo del bollo stesso.
Ciò che è certo è che tutti coloro che possiedono un’automobile sono tenuti al pagamento di questa imposta. Si tratta infatti di una tassa sul possesso del veicolo, per cui anche se non si utilizza la vettura è necessario pagare il bollo auto. Il bollo va pagato anche se si è in possesso del veicolo ma non si è proprietari, come nel caso del noleggio a lungo termine.
Il pagamento ha cadenza annuale e la scadenza dipende dal singolo veicolo, poiché il bollo auto può essere pagato senza maggiorazioni fino all’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione. Ad esempio, il bollo in scadenza a settembre 2025 può essere pagato entro il 31 ottobre 2025.
Quella appena esposta è la regola generale sulla scadenza, ma devi ricordare che ciascuna regione può proporre delle proroghe a propria discrezione.
Anche per il 2025 è prevista la sanatoria per il bollo auto che permette l’annullamento degli importi fino a 1.000€, inclusi eventuali interessi e sanzioni, per le pendenze relative alla tassa automobilistica tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015.
Il costo del bollo auto varia a seconda della potenza del veicolo – espressa in KW che si trova sul libretto di circolazione (oggi chiamato Documento unico di circolazione e di proprietà) al punto P2 – e della classe ambientale del veicolo. Quindi, a parità di kW, un Euro 3 pagherà di più di una Euro 5.
Queste sono le tariffe aggiornate al 2025:
- per le Euro 0, 3€ fino a 100 kW e 4,50€ per ogni kW aggiuntivo;
- per le Euro 1, 2,90€ fino a 100 kW e 4,35€ per ogni kW aggiuntivo;
- per le Euro 2, 2,80€ fino a 100 kW e 4,20€ per ogni kW aggiuntivo;
- per le Euro 3, 2,70€ fino a 100 kW e 4,05€ per ogni kW aggiuntivo;
- per le Euro 4, 5 e 6, 2,58€ fino a 100 kW e 3,87€ per ogni kW aggiuntivo.
Per individuare l’importo corretto da pagare devi moltiplicare il numero di KiloWatt per la tariffa della regione di residenza. Se il numero contiene dei decimali, questi non vengono presi in considerazione. Puoi anche utilizzare il servizio online gratuito messo a disposizione dall’ACI. Per procedere al calcolo del bollo auto è sufficiente inserire la tipologia di veicolo (autovettura, motovettura, rimorchio), il numero di targa e la regione di residenza.
Il bollo si può pagare:
- tramite il servizio PagoBollo presente sul sito dell’ACI;
- con App IO;
- sul sito di Poste Italiane o agli sportelli;
- nei bancomat o tramite i servizi home-banking delle banche abilitate;
- uffici di pratiche auto;
- con app Telepass Pay;
- Satispay o altri servizi di pagamento digitale.
Solo per le regioni Campania e Lombardia è disponibile il pagamento tramite domiciliazione bancaria che garantisce anche uno sconto rispettivo di 10% e 15% sul totale.
Bollo Auto 2025: verifica pagamento
Per la verifica del pagamento del bollo auto il tempo è tutto. Infatti, se non si procede al pagamento entro 14 giorni dalla scadenza del bollo auto è prevista una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo. A questa vanno aggiunti gli interessi legali giornalieri con una percentuale annua dello 0,2% (valore che può variare).
Per accertarti di essere in regola, puoi eseguire la verifica del pagamento, online tramite il sito dell’ACI. Puoi effettuare la verifica anche sul sito della tua regione di appartenenza. Esiste la possibilità di controllare la tua situazione tributaria, e quindi anche verificare il pagamento del bollo, attraverso l’App IO a cui accedere tramite SPID o CIE.
Se hai ricevuto una comunicazione di pagamento o di posizione irregolare, puoi usare il servizio assistenza bollo per presentare un’istanza di verifica, accompagnata da tutta la documentazione necessaria.
Attraverso l’attivazione dell’opzione RicordaLaScadenza sul sito dell’ACI, puoi per ricevere un promemoria che ti avvisi dell’imminente scadenza del bollo, in modo da procedere in tempo al pagamento e non incappare in eventuali sanzioni.
Cosa succede se non si paga il bollo: le sanzioni
Se hai dimenticato di pagare il bollo auto, potresti eseguire un ravvedimento operoso, ovvero un sistema che permette all’utente di rientrare in regola in modo autonomo, pagando una sanzione inferiore a quella ordinaria.
Se decidi di pagare il bollo, oltre all’importo originario dovrai aggiungerci le sanzioni e gli interessi fissati dalla legge, ma tieni conto che potrebbero variare a seconda delle regioni e dell’anno in cui risale il mancato pagamento.
Le sanzioni variano a seconda dell’entità del ritardo nel pagamento:
- entro 14 giorni dalla scadenza del bollo auto è prevista una sanzione dello 0,1% del bollo più lo 0,2% di interessi per ogni giorno di ritardo (ravvedimento veloce);
- dal 15° al 30° giorno, sanzione pari all’1,5% dell’importo originario (ravvedimento breve);
- dal 31° al 90° giorno, sanzione pari all’1,67% dell’importo (ravvedimento medio);
- dal 91° giorno a 1 anno, sanzione pari al 3,75% dell’importo (ravvedimento lungo);
- oltre 1 anno ma entro i 2 anni, sanzione pari al 4,29%, (ravvedimento biennale);
- oltre 2 anni senza un’ingiunzione da parte della regione, sanzione pari al 5% dell’importo (ravvedimento ultrabiennale).
Per i ritardi nel pagamento che vanno dal 15° giorno ai due anni è prevista l’aggiunta alla sanzione degli interessi, pari all’1,25% annuo.
In caso di ingiunzione di pagamento da parte della regione, la sanzione prevista è pari al 30% a cui vanno aggiunti gli interessi stabiliti in base agli anni in cui non si è versato il bollo. Se entro 60 giorni non effettui il pagamento, la regione può applicare un fermo amministrativo sull’auto.
Se il mancato pagamento del bollo auto si protrae per tre anni consecutivi, l’auto verrà cancellata dal PRA e le targhe e la Carta di Circolazione verranno ritirate dalla Polizia. Per immatricolarlo di nuovo sarà necessario saldare i bolli arretrati.
Prescrizione del Bollo Auto
La prescrizione del bollo auto avvienedopo tre anni dalla scadenza, se in tale periodo non arriva un sollecito di pagamento dalla regione di residenza o una cartella da parte di Agenzia delle Entrate-Riscossione
Il termine decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di scadenza del versamento della tassa e termina il 31 dicembre del terzo anno successivo. In caso di bollo non pagato nel 2022, l’ente di riscossione potrà richiederne il pagamento entro il 31 dicembre 2025.
Dal 2023 anche la regione Piemonte ha ridotto da 5 a 3 anni il termine per la prescrizione.
Riportiamo un esempio. Il termine decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa è dovuta. Se il pagamento del bollo 2025 scade a maggio, i tre anni iniziano a decorrere a partire dal 1° gennaio 2026 e, quindi, scadranno il 31 dicembre 2029. Il bollo non è dovuto se la cartella di pagamento arriva oltre il 31 dicembre del terzo anno. Seguendo l’esempio appena fatto, se dovessi ricevere la richiesta di pagamento il 7 gennaio 2030, sarebbe illegittima perché il bollo sarebbe già prescritto.
Rimborso Bollo Auto
Vi sono casi in cui il bollo dell’auto può essere rimborsato dalla regione di competenza. Questo accade ad esempio se è stato effettuato per errore un doppio versamento della tassa, o se è decaduto il possesso del bene prima dell’inizio di decorrenza dei termini di pagamento o se è stato pagato un importo maggiore di quello dovuto.
In questi casi le procedure si differenziano a seconda della regione di competenza e, nella maggioranza dei casi, è necessario redigere una domanda di rimborso che deve essere inoltrata all’ufficio tributi della regione di appartenenza. Puoi trovare maggiori informazioni nel nostro articolo dedicato al “Rimborso bollo auto: come richiederlo”.
Nel caso in cui il bollo è stato versato ma durante l’anno si sia rottamata l’auto, nelle sole regioni Lombardia, Piemonte, Veneto e nelle province autonome di Trento e Bolzano, è possibile richiedere il rimborso del bollo pagato.
Bollo Auto: casi particolari
Vediamo adesso alcuni casi particolari relativi al bollo auto, per i quali possono sorgere dei dubbi circa gli adempimenti e il pagamento.
Auto cointestata
Nel caso di veicolo cointestato i proprietari vengono considerati responsabili “in solido”. Questo comporta che il pagamento del bollo può essere pagato alla regione di residenza da uno dei soggetti per intero, a prescindere dall’utilizzo o meno del veicolo. In caso di mancato pagamento, l’ente di riscossione può procedere contro entrambi i proprietari, in virtù della responsabilità solidale, anche se uno dei due ha versato la sua quota.
Proprietario del veicolo deceduto
In caso di decesso del proprietario di un veicolo, il costo del bollo auto ricade sugli eredi che entrano in possesso dei crediti ma anche dei debiti del defunto. Oltre alle varie pratica di successione, bisogna affrontare anche l’iter che riguarda l’automobile o qualsiasi veicolo lasciato dal defunto.
Per non pagare il debito è necessario rinunciare all’eredità. Questa scelta può essere fatta entro 10 anni, o entro 40 giorni dall’inventario dei beni che si svolge nei tre mesi dopo la successione. Se non erediti non paghi e la macchina va demolita.
In caso di vendita dell’auto
Il pagamento del bollo spetta al proprietario del veicolo, quindi fa fede la data dell’atto di vendita. Se la vendita avviene prima della scadenza del bollo, il pagamento è a carico del venditore, mentre è a carico dell’acquirente se scade dopo il passaggio di proprietà.
Auto storiche e d’epoca
Il bollo per i veicoli di interesse storico di età compresa tra i 20 e i 29 anni va pagato, e ciò vale in tutto il nostro Paese, ma i possessori di auto storiche e moto dai 20 anni in su che siano in possesso del Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica, hanno diritto al 50% di riduzione sul bollo.
Il certificato viene rilasciato dall’ASI (Automotoclub Storico Italiano) o da enti accreditati, come il Registro Fiat Italiano, il Registro Italiano Alfa Romeo, il Registro Storico Lancia e la Federmoto.
Attenzione: per beneficiare del 50% di sconto sul bollo auto storiche si devono eseguire gli adempimenti entro l’ultimo giorno del mese in cui è previsto il pagamento dello stesso.
I proprietari di auto storiche che hanno più di 30 anni di età possono usufruire dell’esenzione totale del bollo auto. L’esenzione è automatica e non necessita di alcun certificato. Se però, i proprietari utilizzano le vetture su strade e zone pubbliche sono tenuti al pagamento di una tassa forfettaria che va da 25,82€ a 31,24€, in base a quanto stabilito dalla singola regione.
Auto elettriche
Piemonte e Lombardia hanno introdotto il bollo auto gratis per sempre per chi acquista un’auto elettrica, mentre le altre 18 regioni riconoscono l’esenzione della tassa automobilistica in caso di un acquisto di un auto a emissioni zero, per cinque anni a partire dalla data di immatricolazione. Parliamo di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.
Una volta trascorsi i cinque anni del beneficio, tornerai a versare il bollo ma si tratterà di una tassa scontata del 75% rispetto all’importo totale, ad eccezione delle regioni Marche e Veneto che prevedono il pagamento completo del bollo auto.
Bollo Auto 2025, come cambia l’importo da regione a regione
L’importo del bollo auto, nonostante rappresenti una tassa sul possesso dei veicoli, è soggetto a variazioni significative da regione a regione in Italia. Questa diversità deriva dall’applicazione di regolamenti regionali che determinano l’importo dovuto in base a specifiche modalità.
La disparità nel costo del bollo tra le diverse regioni ha un impatto diretto sulle finanze dei cittadini, poiché può rendere più gravoso il mantenimento di un veicolo in determinate aree rispetto ad altre. In alcune regioni, infatti, l’importo del bollo è più elevato, mentre in altre è più contenuto, creando una disparità economica tra i contribuenti.
Ad esempio, regioni come Abruzzo e Campania applicano coefficienti più alti, rendendo il bollo molto oneroso anche per i proprietari di autovetture più recenti, si parla di 3,12€ fino a 100 kW e 4,69€ per ogni kW aggiuntivo per le auto Euro 4, 5 e 6.
Regioni come Lazio, Liguria, Calabria e Veneto hanno adottato tariffe maggiorate rispetto alla media nazionale, seppur di poco più basse rispetto ad Abruzzo e Campania.
Tuttavia, esistono eccezioni come la Toscana, dove l’imposta è più contenuta. Anche la Provincia Autonoma di Trento si distingue per l’applicazione di tariffe di molto inferiori rispetto alla media nazionale. In particolare, per le autovetture Euro 4, 5 e 6, l’importo medio del bollo si attesta tra 1,96€ e 2,58€ per kW, offrendo un notevole vantaggio economico ai residenti della provincia.
Mio papà nel 2013 non ha pagato il bollo dell'auto, ora Equitalia richiede giustamente il pagamento della tassa di circolazione. Nel 2009 a mio fratello che risiede con mio papà è stata riconosciuta l'invalidità al 100% è un disabile con handicap psichico e mentale quindi ha la 104, le persone con disabilità, e i loro familiari, possono godere di particolari benefici fiscali e non pagare. Mi chiedo se è possibile far valere e ottenere , mostrando tutta la documentazione necessaria, dopo anni l'esenzione al pagamento.
Grazie
Patrizia
Ciao Patrizia,
Hai provato a guardare nel nostro articolo dedicato alla legge 104? https://www.6sicuro.it/blog/legge-104
Buongiorno
ho acquistato una auto usata nell' ottobre 2012, il concessionario mi consegnato copia del bollo pagato presso una delegazione Aci dal precedente proprietario in maggio 2012 e con scadenza 04/2013. Da allora ho sempre pagato il bollo con scadenza aprile. Adesso la Regione Veneto mi invia contestazioni per ritardato pagamento del bollo che secondo loro dovrebbe scadere a dicembre. Ho inviato una costestazione che è stata respinta dal gestore per la riscossione. Devo pagare o posso procedere ulteriormente per tutelare i miei diritti ?
Grazie
P.S. :Ho fatto delle verifiche online, secondo l'Agenzia delle entrate il bollo scade in Agosto, per l'Aci in aprile, per la Regione Veneto in dicembre ..... e pensare che esiste un mi(ni)stero per la semplificazione.
Ciao Marco,
è una situazione veramente strana. Hai provato a contattare anche il numero verde dell'ACI?
Buongiorno ma essendo una tassa di possesso non mi sembra giusto pagarla ogni anno la su paga solo la prima volta che si dichiara di avere una macchina invece ogni anno la di paga per dichiarare una macchina ogni anno è una cretinata visto che la macchina si paga anche la messa su strada già quella è una tassa e ogni anno dichiararla come anche imu e il canone rai che ora è diventata una tassa su apparati elettronici Xche la TV c'è la comprano loro la corrente la pagano loro lassicurazione la pagano loro i lavori che si fanno in casa lanpagano loro .
Il 13 novembre 2015, ho comprato un autoveicolo usato da un Concessionario. Per motivi di ritardo
attinenti alla consegna del Certificato di proprietà, ho effettuato il pagamento del bollo, a favore della Regione
Lazio ,in data 28/01/2016 presso l'Ufficio ACI competente per territorio. L'Ufficio esattore ACI, malgrado le mie proteste,ha effettuato il pagamento della tassa per soli 10 MESI con scadenza 31/08/2016. Mi chiedo, l'Ufficio
esattore ha operato correttamente ? Preciso che la data di prima immatricolazione è 01/09/2011-
Cordiali saluti.
Salve considerato che il bollo auto è una tassa sul possesso si dovrebbe pagare per il periodo di possesso e non tutto l'anno in consederazione che l'auto viene venduta.
Il mio caso, bollo scaduto a maggio l'auto venduta ad giugno quanto mi spetta pagare ho ricevere in dietro?
Grazie
Roberto