Rc Auto: cosa cambierà con "Destinazione Italia"?

Rc Auto: cosa cambierà con Destinazione Italia?

Destinazione Italia

Dopo numerosi annunci, finalmente il decreto Destinazione Italia è diventato realtà. il Governo ha dunque varato il piano che dovrà incrementare la competitività delle aziende nostrane, rilanciare i consumi e allo stesso tempo attrarre investimenti stranieri. Un “progetto ombrello” capace di coinvolgere, aiutare, rilanciare numerosi e differenti settori del panorama italiano.

Destinazione Italia riformula il settore assicurativo

Rilanciare i consumi attraverso la tutela dei consumatori è uno degli obiettivi principali della manovra, che dovrà essere raggiunto nel più breve tempo possibile. Il mercato dell’assicurazione auto verrà “rimodellato” in più aspetti, tutti volti ad abbassare direttamente o indirettamente il prezzo delle polizze Rc Auto. Questi interventi dovrebbero apportare, come dichiarato dal Ministro dello Sviluppo Zanonato, sconti medi del 7% sulle tariffe assicurative. La percentuale varierà a seconda del comporto considerato dal 4% al 10%, ma lo sconto sarà garantito da un meccanismo obbligatorio e monitorato e non lasciato al libero mercato. Risarcimento in forma specifica, scatola nera, nuove regolamentazioni e la digitalizzazione di alcuni aspetti saranno il punto di forza di questa mini-riforma del settore assicurativo.

Anno nuovo polizze meno care?

Su carta le proposte dovrebbero moderare l’odiato fenomeno del caro-polizze, che posiziona le nostre Rc Auto tra  le più care d’Europa, ma gli analisti e attuatori non sono così fiduciosi. Il calo stimato del prezzo delle polizze assicurative è legato a norme discrezionali, ovvero ogni compagnia assicurativa potrà decidere quando e se attuare le proposte avanzate dal Governo. Quindi lo sconto previsto per l’installazione dalla scatola nera sarà fattibile solo nel caso in cui l’assicurazione preveda questa tecnologia; in caso contrario si procederà come i vecchi tempi. Stessa storia per il rimborso in forma specifica che, pur limitando la possibilità di truffa ai danni delle compagnie, non sarà obbligatorio per nessuna forma di assicurazione auto. Ancora una volta si tratta di piccoli interventi, molto poco incisivi secondo gli esperti del settore, e non di una vera e propria riforma.

 

Destinazione Italia può partire?

Già prima dell’approvazione il decreto aveva smosso gli animi di molti e oggi già si parla di eventuali revisioni da apportare prima delle conversione. Sono scontente le associazioni dei carrozzieri, che temono di essere esclusi dalle collaborazioni dirette con le compagnie assicurative, scontenti i fautori delle scatole nere, che dovranno pagare di tasca propria l’installazione e godere di un misero sconto, scontenti un po’ tutti quelli che vedono questa manovra più come uno “sconto benzina” e non una tutela del consumatore. Ancora una volta fatta la legge, niente è cambiato?