pneumatici ricostruiti

Pneumatici ricostruiti: cosa sono?

"Buongiorno, ma se monto pneumatici ricostruiti quanto risparmio?" Ecco la frase che con buona probabilità ti sarà capitato di sentire dal gommista durante il tuo ultimo cambio gomme invernali. Prima di iniziare facciamo una importante distinzione: gli pneumatici rigenerati sono modelli consumati (detti anche carcassa) a cui la fabbrica applica dei nuovi battistrada di gomma, mentre gli pneumatici ricostruiti sono dei copertoni dove il battistrada consumato viene eliminato e sostituito da una materiale nuovo, preso da gomme ancora intatte, che corrisponde all'originale.

Questa ricostruzione delle parte esterna, che avviene solo dopo aver appurato la perfetta convergenza ed equilibratura della gomma, si basa su un cosiddetto processo di vulcanizzazione dove le componenti vecchie si fondono con quelle nuove generando una gomma ibrida.

Gomma estiva o invernale non cambia, questa tipologia di pneumatico è funzionale per entrambe le stagioni. Ma è sicuro? Assolutamente sì, gli pneumatici ricostruiti sono sottoposti agli stessi test delle gomme nuove che permette loro di ottenere la certificazione europea di omologazione necessaria alla vendita.

Pneumatici ricostruiti: come riconoscerli?

Riconoscere gli pneumatici ricostruiti è molto semplice, infatti essi presentano il marchio del parametro europeo Ece Onu 108 - 109 (per i mezzi pesanti) così suddiviso:

  • sigla "108 R" o "109 R" sul lato del pneumatico che indica il parametro europeo assegnato;
  • un cerchio con all'interno la lettera "E" che indica il paese di produzione e l'omologazione europea. Per l'Italia equivale a E2;
  • una serie di 6 numeri identificativi della fabbrica di produzione;
  • la denominazione "Ricostruito" o "Retread";
  • il marchio del ricostruttore;
  • la settimana di ricostruzione ed il relativo anno.

Tale norma serve a garantire un ulteriore controllo sulla resistenza, l'affidabilità, il processo produttivo e di qualità adottato dal ricostruttore.

Pneumatici ricostruiti: quante volte si possono rigenerare?

Esistono alcuni limiti sulla quantità di volte che lo stesso pneumatico può essere rigenerato:

  • fino a 3 volte per i veicoli adibiti al trasporto pesante;
  • fino a 7 volte per gli aerei;
  • una volta sola per le automobili.

La rigenerazione è sicuramente un processo economico ma ha alcuni aspetti negativi. Una lavorazione non attenta può far sì che il battistrada si stacchi o, nei casi più estremi, esploda a causa delle vibrazioni, della velocità e del surriscaldamento. Tieni sempre a mente che il disegno del battistrada non potrà mai essere identico a quello di un pneumatico nuovo.

Gli pneumatici ricostruiti sono veramente più ecologici?

Assolutamente sì. I benefici per l'ambiente infatti sono molteplici, tra cui:

  • Per la produzione di pneumatico vengono consumati circa 25 litri di greggio, per uno ricostruito 5,5 litri;
  • Attraverso la ricostruzione si mantiene l’80% del pneumatico da un’anticipato deposito in discarica;
  • Rispetto alla nascita di un pneumatico nuovo, il procedimento di rigenerazione risparmia il 70% di energia;
  • Con un decreto del Ministero dell’ambiente del 2003, gli pneumatici ricostruiti sono stati esenti dalla categoria dei rifiuti, eliminando così ogni onere burocratico.

Le gomme ricoperte sono sicure?

Come detto all'inizio gli pneumatici ricostruiti sono sottoposti agli stessi controlli di un modello nuovo per cui, confermato che il livello di sicurezza è identico, i consigli ulteriori che mi sento di darti sono:

  • controlla sempre che siano accertati gli standard Ece Onu 108 e 109 per i mezzi pesanti;
  • il battistrada deve avere uno spessore di almeno 1.6 mm, è una regola del Codice Della Strada;
  • monta sempre pneumatici con le stesse caratteristiche e misure riportare sulla tua carta di circolazione;
  • occhio alla data di produzione riportata sullo pneumatico. È una serie di numeri dove, gli ultimi 4, indicano la settimana a l'anno che devi considerare (xxxx xxxx xxxx 1215 significa che la produzione è avvenuta la 12esima settimana del 2015);
  • Fai ispezionare da un professionista i copertoni ogni 5 anni almeno.

Puoi trovare informazioni più dettagliate sul sito dell'Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici.

Pneumatici ricostruiti 4x4 per fuoristrada

Una delle categorie di veicoli che pone maggiore attenzione sugli pneumatici rispetto ad altri è sicuramente quella dei fuoristrada e delle auto 4x4. Non ci sono regole particolari da mettere in pratica se non quella di porre sempre la massima attenzione sull'omologazione che rispetti le norme europee. Le prestazioni degli pneumatici rigenerati per fuoristrada infatti sono identiche e non danno problemi sul montaggio, che sia d'inverno o d'estate.

Prezzi pneumatici ricostruiti on line

Il punto di forza questo tipo di copertoni è sicuramente il prezzo, considerato che il cambio gomme non è spesso un’operazione economica. Con uno pneumatico ricostruito si può arrivare anche a risparmiare dal 30 al 60% in meno rispetto ad una gomma nuova, senza rinunciare a qualità, sicurezza ed affidabilità.

Comprando pneumatici ricostruiti online si possono spendere dai 30 euro l’uno fino a un massimo di 300 euro per i veicoli pesanti. Restando solo nell'ambito automobilistico con 120 euro è il costo minimo per un cambio gomme auto completo.

I vantaggi

Il prezzo e l'impatto ambientale fanno del pneumatico ricostruito una valida alternativa per risparmiare senza perdere qualità, sicurezza e affidabilità.

Gli svantaggi

Devono essere sottoposti a test intensi che ne accertino il corretto funzionamento. Questo può creare della titubanza nei confronti dell'automobilista che deve porre maggiore attenzione al momento dell'acquisto.

Inutile negarlo: gli pneumatici ricostruiti erano (e restano) una variante economica e accessibile per tutti, adatta ad ogni stagione e funzionale per ogni veicolo.

Tu li hai mai provati?