Opzione da capitale in rendita vitalizia

L’opzione da capitale in rendita vitalizia è una clausola contrattuale presente in alcune polizze del ramo vita, con la quale è possibile convertire il pagamento di una somma nella forma di una rendita corrisposta per tutta la vita dell’assicurato. Il versamento della rendita vitalizia avviene se alla scadenza del contratto l’assicurato è ancora in vita, in quanto appena questa condizione consente di usufruire della prestazione assicurativa. Questa clausola si differenzia rispetto all’opzione da capitale in rendita vitalizia reversibile, poiché quest’ultima permette di trasferire la rendita nei confronti di una persona beneficiaria della polizza in caso di decesso dell’assicurato. In entrambi i casi viene garantito un determinato reddito per tutta l’esistenza, dietro pagamento di un premio assicurativo secondo quanto stabilito dal contratto.

Come funziona l’opzione da capitale in rendita vitalizia

La rendita vitalizia di opzione è una condizione concessa in alcune assicurazioni vita, con la possibilità per l’assicurato di esercitare tale diritto alla scadenza della polizza assicurativa. L’attivazione della conversione consente di trasformare la prestazione iniziale in una rendita corrisposta per la vita intera, con pagamento realizzato in genere con cadenza annuale. L’importo della rendita di opzione può essere rivalutato in base al rendimento della gestione separata, con l’investimento dei premi assicurativi da parte della compagnia all’interno di fondi interni. Una volta esercitata l’opzione non è possibile richiedere il riscatto del capitale, poiché la prestazione sarà tramutata nella rendita vitalizia fino al decesso dell’assicurato. La somma corrisposta dall’impresa di assicurazione viene calcolata al netto di una serie di voci, come le imposte previste dalle normative di legge e i costi di gestione dei fondi. Senza una copertura caso morte in seguito alla morte dell’assicurato il contratto è dichiarato nullo, quindi la compagnia assicurativa non restituisce il capitale versato e non goduto. Per usufruire di questa condizione è necessario sottoscrivere una polizza mista, ovvero un’assicurazione sulla vita con una copertura contro il rischio morte. In questo caso la rendita vitalizia diventa reversibile, in quanto in seguito alla premorienza dell’assicurato viene trasferita al beneficiario della polizza, con pagamento della rendita vitalizia fino alla morte di quest’ultimo.

Come esercitare l’opzione da capitale in rendita vitalizia

Nelle polizze vita con opzione da capitale in rendita vitalizia è possibile avvalersi della clausola alla scadenza del contratto, in base alla durata dell’assicurazione stabilita tramite l’accordo tra l’assicuratore e l’assicurato. Per le polizze con cadenza annuale ogni anno è necessario inviare il certificato di esistenza in vita alla compagnia, un’autocertificazione in cui si dichiara di essere ancora in vita. Per la conversione del capitale in rendita vitalizia è necessario presentare un’apposita richiesta all’impresa di assicurazione, utilizzando uno specifico modulo messo a disposizione dall’assicuratore e inoltrandolo tramite posta raccomandata. È importante ricordare che esiste anche la prescrizione, perciò è essenziale richiedere il pagamento entro due anni dall’evento. In caso contrario il contratto è dichiarato estinto e non si ha più diritto alla prestazione assicurativa, come disciplinato dall’articolo 2952 del Codice Civile. Ciò vale soprattutto in caso di reversibilità del capitale o della rendita a favore dei beneficiari, i quali devono esercitare tale diritto se dovuto entro 2 anni per evitare la prescrizione del contratto e l’annullamento della polizza.