Auto d’epoca: cosa sono e quanto costa assicurarle

Le auto d'epoca sono il desiderio di ogni amante dell'automotive. Ma quanto costa assicurarle? E il bollo auto? Tutti i dettagli in questo articolo

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In passato, molti possessori di auto “vecchiotte” erano convinti di poter ottenere il riconoscimento di auto d’epoca o di interesse storico essenzialmente per due ragioni: non pagare il bollo auto e risparmiare molti soldi sul premio annuale dell’assicurazione auto. Purtroppo, confrontatisi con la triste realtà dei fatti, si sono resi conto che le cose non erano così facili, né tanto meno immediate.

Per avere una panoramica più completa sulle auto d’epoca ti rimandiamo a questo articoloma visto che repetita iuvant, è il caso di fare un piccolo riassunto delle puntate precedenti per capire di cosa stiamo parlando.

Auto d’epoca: cosa sono?

Secondo il Codice della Strada vigente nel nostro Paese viene identificata come auto d’epoca quel veicolo che è stato cancellato dal PRA, e che può circolare solo in occasione di raduni, parate e manifestazioni di rievocazione storica, precedentemente autorizzate dagli organi competenti.

Già da questo si può intuire che non tutte le auto vecchie, che hanno quindi più di vent’anni, sono da considerarsi auto d’epoca, perché alcune rispettano i parametri previsti dalla legge e dai regolamenti della Motorizzazione, altre sono semplice datate e destinate, purtroppo, alla rottamazione.

Auto d’interesse storico: cosa sono?

A differenza delle auto d’epoca, le auto d’interesse storico possono circolare liberamente nelle strade pubbliche, ma per essere considerate tali devono aver ricevuto il CRS, Certificato di Rilevanza Storico collezionistica ed essere iscritte all’ASI.

Ottenendo questo certificato il passo successivo consiste nel rilascio, da parte degli enti preposti, della nuova carta di circolazione, con obbligo di revisione ogni due anni.

Bollo auto d’epoca: come funziona?

Come abbiamo avuto modo di spiegarti in modo più diffuso in un altro articolo, la situazione è molto cambiata rispetto ad un paio di anni fa.

In seguito alle novità introdotte con l’ultima Legge di Stabilità, solo le auto d’epoca e d’interesse storico con più di trent’anni di età sono esenti dal pagamento del bollo auto, mentre tutte quelle che hanno più di vent’anni ma meno di trenta sono tenute al versamento della tassa, magari usufruendo di uno sconto pari al 10% dell’importo previsto.

Per sapere se e quanto bisogna pagare, in questo momento di confusione è preferibile rivolgersi ad un punto ACI.

Assicurazione auto d’epoca: si risparmia davvero?

Qui bisogna fare una premessa: in passato il riconoscimento di un veicolo come auto d’epoca o d’interesse storico è stato concesso con troppa leggerezza producendo un vizio nella procedura e un danno per l’Erario, che ha subito una riduzione degli introiti derivanti dal pagamento del bollo auto e delle tasse calcolate sui premi assicurativi RCA.

Oltre all’aspetto meramente economico, c’è anche una questione legata alla sicurezza: in linea di massima un’auto che ha molti anni ha emissioni inquinanti più elevate rispetto ad una di nuova produzione (o almeno si spera) e i rischi di un guasto sono senza subbio più elevati (anche qui almeno si spera!).

Insomma, il rischio incidenti è più alto, quindi assicurare questi veicoli potrebbe rappresentare un azzardo per le assicurazioni che però, d’altro canto, hanno potuto constatare che un’auto d’epoca percorre molti meno chilometri all’anno rispetto ad un altro veicolo, quindi il gioco vale la candela. Ecco perché il costo medio di un premio RCA per un’auto storica è più basso di circa il 70% rispetto ad un veicolo “normale”.

Generalmente le condizioni contrattuali sono molto vantaggiose:

  • Si calcola un premio annuale fisso, indipendentemente dalla classe di merito;
  • è prevista la guida libera, quindi tutti i membri della famiglia possono guidare l’auto con copertura assicurativa totale;
  • copertura garantita anche durante le manifestazioni sportive non competitive, come i raduni;

A questo risparmio, già considerevole, va aggiunta una ulteriore agevolazione se sei un collezionista che possiede più di un’auto d’epoca. In questo caso è possibile richiedere la formula garage; invece di assicurare la singola vettura si copre l’intero “parco macchine”, aggiungendo al premio RCA di una vettura circa il 30% del totale (dipende dalla compagnia) per ogni altra auto in tuo possesso. Quindi, se hai tre auto d’epoca, pagherai 150 euro all’anno sulla prima, 45 euro sulla seconda e così via.

Per poter usufruire di eventuali agevolazioni previste dalle compagnie assicurative è necessario ottenere l’iscrizione all’ASI per ogni vettura da assicurare.

 

Le auto d’epoca più costose

Le auto d’epoca in circolazione non sono tantissime, e spesso sono auto di fascia media in possesso di “comuni mortali”, ma ne esistono alcune esageratamente costose.

Sul sito web di Radio Monte Carlo c’è una interessante classifica delle auto d’epoca più costose al mondo, della quale riportiamo di seguito.

1. Ferrari 250 GTO (1963) – 52.000.000 $

Ferrari 250 GTO

2. Bugatti Type 57SC Atlantic Coupé (1936) – 40.000.000 $

 

3. Mercedes W196R (1954) – 29.000.000 $

Mercedes W196R

4. Ferrari 275 GTB/4 N.A.R.T. Spider (1967) – 27.500.000 $

Ferrari 275 GTB/4 N.A.R.T. Spider

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Risposte

  1. Buongiorno, vorrei cortesemente avere un vostro parere in merito a questo.
    Sto valutando per mio figlio patentato da alcuni mesi un'offerta che mi è stata fatta.
    L'auto è una BMW Z3 - Anno 1997 ( il ragazzo che la vuole vendere mi ha assicurato di consegnarla con l'iscrizione come auto d'epoca con le agevolazioni che ne conseguono), benzina 1.800, con 180.000 chilometri dichiarati. Prezzo 3000 euro.
    Lei cosa dice? Non vorrei fare un acquisto sbagliato, inoltre non mi sembra un'auto adatta a un ragazzo, non so. Altra questione : a quanto pare non è più vero che il bollo è estremamente esiguo e che sia così automatico pagare 150 euro all'anno massimo di assicurazione. Può aiutarmi? Grazie.

    M. Teresa

    1. Per il primo anno di patente è possibile condurre veicoli con Massimo 70 Kw, ossia 95 cavalli. La BMW Z3 non rientra nella lista auto guidabili da suo figlio, almeno che non voglia tenerla ferma un anno.

    2. Credo che in ogni caso la Z3 non sia adatta a suo figlio, per i neopatentato vigono limitazioni sulla potenza e sul rapporto peso/potenza.
      Mi pare che il limite dei cavalli sia di 95, e dubito che una bmw 1800 faccia meno di quei cavalli.
      In più aggiungo una mia personale condiderazione: non credo che dare in mano ad un ragazzo fresco di patente (e di ormoni ;-) ) una macchinetta sportiva da 200 km/h e più sia una saggia decisione. Io personalmente opterei per una utilitaria fino a che il ragazzo non prende un po' di dimestichezza con la strada, anche se lui non sarà sicuramente d'accordo :-)

  2. Salve, abbiamo una fiat 500 del 71, anche iscritti all'ASI. Siccome la usiamo pochissimo - massimo 2 mesi all'anno - vivendo nell'estero - cerchiamo una assicurazione che da la possibilità di assicurararla solo per un certo periodo tutti gli anni. Esiste qualcosa del genere e magari sapete quando costerà all'incirca all'anno?
    Grazie, Claudia

    1. Ciao Claudia,
      Purtroppo non trattiamo assicurazioni per i veicoli storici. La strada più semplice è chiedere all’ASI o all’eventuale Club di auto storiche a cui sei iscritta se hanno la convenzione con qualche compagnia che permette questa opzione.

  3. Buongiorno ,
    ho intenzione di comprare un Fiat 900 coriasco del 1984, quindi un autocarro .
    Posso trovar un assicurazione che me lo assicurare come mezzo di interesse storico oppure in quanto autocarro dovro' assicurarlo come tale ?
    Grazie .
    Marco Nerozzi

  4. Salve io posseggo una BMW 320 anno 84 iscritta ASI e indian ho fatto l assicurazione storica a Lucca non ho avuto nessun problema.

  5. ciao a tutti,possiedo un bmw del 72 che ho ereditato da mio padre e dopo alcuni anni tenuta in garage ho finalmente deciso di rimetterla su strada.non è iscritta ne all'ASI e tanto meno ad un club federato anche perchè dove abito non ce ne sono.Mi sono informato per fare tutto ciò ma purtroppo dovrei percorrere piu di 60 km per portarla nella sede di un club federato, per poi farla visionare da un esperto per l'iscrizione chiaramente dopo tesseramento al club stesso.il problema che per poter girare in strada le compagnie assicurative chiedono dai 700 agli 800 euro annui di assicurazione e non fanno rca temporali. qualche idea alternativa?grazie

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