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6sicuro » Blog » Auto e Moto » Codice della Strada » Nuovo Codice della Strada: è attivo un sondaggio per la riforma

Nuovo Codice della Strada: è attivo un sondaggio per la riforma

Ultimo aggiornamento: 3 Giugno 2021

Sommario

  • Codice della strada: puoi dire la tua!
  • Codice della Strada: ecco alcune novità
  • Guida sicura: prima di ogni riforma è necessario cambiare abitudini!

Codice della Strada

Codice della strada: puoi dire la tua!

Il Portale dell’Automobilista, portale di servizi di e-government del Dipartimento Trasporti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, invita tutti i cittadini a partecipare alla riforma del Codice della Strada. Fino al 31 maggio 2014 sarà possibile inviare suggerimenti, considerazioni e proposte compilando l’apposito form elettronico: basta cliccare il pulsante “Partecipa” della sezione Nuovo Codice della Strada.

Codice della Strada: ecco alcune novità

L’ultima Legge di Stabilità, approvata il 23 dicembre ed entrata in vigore il 1° gennaio 2014, ha introdotto delle modifiche anche alle norme del Codice della Strada. In particolare si segnala:

  • L’introduzione di un Archivio Unico Telematico PRA – Motorizzazione
  • L’identificazione e ricognizione dei veicoli giacenti presso depositerie autorizzate
  • La trasformazione in veicoli elettrici dei veicoli di categoria M
  • La destinazione dei proventi dei parcheggi a pagamento ad interventi per il finanziamento del trasporto pubblico locale (oltre che agli enti interessati), tramite la modifica dell’art. 7 del Codice della Strada.

L’obiettivo del Ministero è di creare un nuovo testo comprensibile a tutti e rendere la riforma il più completa e partecipata possibile. D’altronde, sappiamo ormai molto bene quanto sia importante conoscere a fondo i nostri diritti e doveri in qualità di utenti della strada. Automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni: qualunque sia il ruolo, ci sono regole da rispettare e, come abbiamo già scritto in un post precedente, meglio impararle in fretta, sin da piccoli.

Guida sicura: prima di ogni riforma è necessario cambiare abitudini!

La maggior parte degli incidenti stradali non è da collegarsi esclusivamente all’infrazione in sé, ma ad un vero problema culturale, legato alla mancanza di riferimenti chiari, alla superficialità e, in particolare, alla scarsa conoscenza delle buone prassi in tema di sicurezza.
A volte, ammettiamolo, basterebbe solo un po’ di buonsenso…

Ciascuno di noi può sbagliare, quindi è bene non solo essere critici, ma soprattutto auto-critici. “Meglio prevenire, che curare“, si dice. Ecco alcune buone abitudini semplicissime da applicare, ma costantemente sottovalutate:

  • Evitare la guida in caso di malessere, stanchezza o nervosismo, ma mettersi al volante solo quando si è concentrati e in buone condizioni di salute.
  • Agganciare sempre la cintura di sicurezza e predisporre seggiolini e adattatori per i bambini.
  • Evitare l’utilizzo del telefono cellulare in assenza di auricolari o servizio viva voce.
  • Guidare con prudenza, limitando la velocità e rispettando la distanza di sicurezza: se un’andatura di 50 km/h richiede uno spazio di frenata di circa 13 metri, una di 100 Km/h ne richiede almeno il doppio.
  • In caso di pioggia, neve o ghiaccio, evitate accelerazioni e decelerazioni brusche o sterzate improvvise.
  • Effettuare il tagliando auto periodico: un controllo necessario a garantire la massima efficienza del veicolo e, di conseguenza, maggiore sicurezza e risparmio.
  • Memorizzare sul proprio cellulare i principali numeri di emergenza (112, 113, 115, 118)
  • Chiamare il numero verde 1518 del CCISS Viaggiare Informati (Centro Coordinamento Informazioni Sicurezza Stradale) per ricevere informazioni aggiornate su traffico e viabilità. In alternativa, ascoltare i notiziari Onda Verde, trasmessi sui tre canali di Radio RAI.

Questi semplici accorgimenti dovrebbero diventare un vero stile di vita: prima di partecipare al sondaggio promosso dal Portale dell’Automobilista, provate a pensare agli errori più comuni che voi stessi commettete (per distrazione/leggerezza), o alle situazioni a rischio in cui vi imbattete giornalmente (pensiamo alla pessima cura del manto stradale, ad esempio, o alla segnaletica carente). Le proposte migliori nascono sempre dall’esperienza diretta!

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Autore: Chiara Casablanca

Sono una comunicatrice sociale, copywriter e digital PR freelance. Studio strategie, scrivo, promuovo, creo iniziative di sensibilizzazione e workshop per aziende, professionisti, organizzazioni non profit.

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  1. avatarpaolo romano

    2 Aprile 2014 a 3:29 pm

    Segnalo l’esigenza che le Amministrazioni locali siano obbligate con norma legislativa collegata al Codice della strada, a segnalare agli automobilisti le infrazioni da loro commesse e le relative multe entro non più di 15 giorni dalla data in cui sono state elevate.
    Il malcostume della burocrazia amministrativa locale di lasciar passare mesi prima di comunicare l’infrazione, pone, nella maggior parte dei casi, l’Automobilista nella impossibilità di ricordare le circostanze dell’infrazione ed eventualmente di difendersi.
    Può apparire questione scollegata dal Codice. In effetti il meccanismo attraverso il quale l’Amministrazione pubblica esercita l’azione di controllo e di sanzione è fondamentale ai fini del rispetto del codice stess.

    Rispondi
  2. avatarGiovanni

    2 Aprile 2014 a 4:04 pm

    Abito in un paese,dove le scuole guida non insegnano a rispettare lo STOP. Se volessi farei un’incidente al giorno, alla fine metto in pratica la mia prudenza.
    Un’altro problema importante, non capisco perché le biciclette e i motorini, debbano viaggiare dappertutto: contro senso, sui marciapiedi, nei mercati, ecc.
    Una buona iniziativa sarebbe avere come in Svizzera la targa personale, per evitare costi d’immatricolazione ed errori vari dalle amministrazioni pubbliche. E poi, e poi mi fermo qui.

    Rispondi
  3. avatarVasco

    2 Aprile 2014 a 5:30 pm

    Innanzitutto le forze dell’ordine dovrebbero avere un po’ più tolleranza con le infrazioni lievi e nelle stesso tempo più rispetto per i cittadini, ricordando loro che lo stipendio che recepiscono, deriva dalle tasche degli stessi cittadini e che per lo stato italiano, siamo tutti italiani.
    Qunado un guidatore viene fermatto, per controllo o altro, ci si dovrebbe rivolgere come ad un amico che si vuole aiutare e non sfogare le proprie frustrazioni.
    Le infrazioni gravi, per contro, se verificato approfonditamente se il guidatore non ha avuto motivi gravi per commettere l’infrazione, sanzionarlo come da legge.
    Grazie della pubblicazione.

    Rispondi
  4. avatarFrancesco Abodi

    3 Aprile 2014 a 12:15 pm

    Innanzi tutto ci deve essere una presenza massiccia sulla strada di forze dell’ordine. Come in tutti gli altri paesi. Attualmente gli agenti effettuano solo controlli amministrativi mentre invece dovrebbero sanzionare le effrazioni.
    Si debbono installare quantità massicce di autovelox su strade potenzialmente a scorrimento veloce limitati alla velocità consentita, soprattutto sul raccordo anulare. Molte strade (tratto iniziale di via cassia nuova) debbono essere separate da blocchi di cemento o simile per scoraggiare la velocità ed evitare lo sfioramento di mezzi in sorpasso.
    Perché tali provvedimenti banali ed utilissimi non vengono adottati? Quante vite bisognerà sacrificare ancora?

    Rispondi
  5. avatarGiancarlo

    3 Aprile 2014 a 1:08 pm

    Proprio questa mattina, mentre aspettavo un amico in Roma, ho dovuto notare una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale con a bordo 2 Vigilesse che giravano nella zona e rilevavano le targhe di veicoli senza scendere dal veicolo e senza lasciare il preavviso. Hanno annotato anche la targa di un veicolo che si era appena fermato per far scendere un bambino con la nonna. Se volete vi dico l’ora e il luogo. E’ questo lo spirito di prevenzione? P.S. A Roma da qualche tempo nessuno rispetta più la precedenze, i semafori rossi e chi più ne ha ne metta ; per contro la Polizia Locale si accanisce contro le soste.

    Rispondi
  6. avatarpasquale de rosa

    3 Aprile 2014 a 1:37 pm

    ma a che servono altre leggi e leggine, più di quelle che già ci sono?

    il problema vero è che le forze di polizia municipale, i vigili per intenderci, soprattutto nelle piccole città, multano solo a chi vogliono loro, mentre a chi conoscono e temono, fanno finta di non guardare e non lo sanzionano!

    E’ proprio vero che di fronte alla legge, non tutti sono uguali!

    Rispondi
  7. avatarMassimo Castellani

    3 Aprile 2014 a 2:44 pm

    Problema “girotonde”: il codice stabilisce la precedenza a chi viene da sinistra! Bene, il problema è che quando si viene da destra se c’è traffico non passi mai….le girotonde sono state messe per “far scorrere il traffico” e non per infognarlo! Basterebbe precisare nel codice “chi viene da sinistra deve rallentare in modo da permettere ad un congruo numero di auto di passare anche da destra”. Insomma l’ideale sarebbe: rallentare tutti e dandosi la precedenza uno alla volta. Tanto, prima o poi, da destra si viene tutti!!!

    Rispondi
  8. avatarantonio

    4 Aprile 2014 a 10:09 am

    Si parla tanto di sicurezza,velocità,alcol,neopatentati etc.ma io da anni mi chiedo perché si continua ad installare Guardrail con lo stesso profilo (mi riferisco alla forma) di quarant’anni fa,nel senso che chi ci finisce sopra specie i motociclisti può avere conseguenze gravissime.Mi chiedo quale spesa aggiuntiva potrebbe avere per le multinazionali che producono il semplice fatto di rivoltare gli spigoli “vivi”verso il basso.
    grazie

    Rispondi
  9. avatarermesto marchetti

    4 Aprile 2014 a 10:20 am

    Più agenti sulle strade, in auto, in moto, in motorino (meglio); sarbbero un deterrente maggiore delle multe. Aumentare il costo della sanzione ai recidivi. fare parcheggi sottoranei, o multipiano, in particolare nelle perifeire delle grandi città e nei punti di “scambio” auto/mezzo pubblico

    Rispondi
  10. avatarromano

    4 Aprile 2014 a 12:51 pm

    Non tecnica di guida che è un capitolo a parte,ma educazione e buon senso,in Italia siamo veramente scarsi, le colpe ? in primis le forze dell’ordine,le polizie locali? solo soste non vedono altro.Primo educare a rispettare i pedoni,i limiti di velocità con autovelox fissi,usare le frecce anche nelle rotonde,sorpassare ciclisti e moto a debita distanza e non a pochi centimetri, freccia e spostarsi a sinistra in presenza di corsie di accelerazione, ricordarsi che le moto anno solo due ruote,ancora buon senso e tanta educazione.

    Rispondi
  11. avatargiordano

    4 Aprile 2014 a 2:23 pm

    salve, prima di cambiare o inserire nuove regole nel codice della strada, è bene fare una cosa molto semplice. FAR RISPETTARE QUELLE ATTUALI! non basta il buon senso, basta uscire in città per vedere il menefreghismo totale non solo da parte di chi non rispetta le regole ma anche da chi è pagato per farle rispettare. I comuni facessero legalmente cassa con i selvaggi del traffico e non illegalmente con le sanzioni dei parcheggi blu. Sosta,semaforo rosso,velocità,precedenze,manovre vietate e pericolose ecc.tutte infrazioni che si fanno quotidianamente e restano impunite. I vigili urbani ormai sono indifferenti al traffico selvaggio ma la responsabilità non è solo la loro ma di chi sta sopra, gradino dopo gradino pagati profumatamente senza addebito di responsabilità, senza parlare della responsabilità politica…..

    Rispondi
  12. avatargiancarlo

    5 Aprile 2014 a 9:56 am

    vorrei sapere se è caapitato a nessuno di bere un negroni ed avere un piccolo incidente: etilometro 0,8- multa di 737,80 euro da pagare entro 5 giorni altrimenti diventa di 1054 euro,sospensione della patente per 180 giorni e relativo fermo macchina,mi chiedo io ho sempre bevuto in maniera normale,un bicchiere di vino a pasto raramente un superalcolico non mi sono mai ubriacato ho sempre guidato anche dopo pranzo non ho mai avuto incidenti e mai mi sono accorto di non avere lucidita per guidare,siamo sicuri che questa è la strada migliore per evitare le tristementi famose stragi del sabato sera oppure è di nuovo un metodo per fare cassa????

    Rispondi
  13. avatarSandro Zoccarato

    6 Aprile 2014 a 8:09 pm

    Norme ce ne sono anche troppe. I limiti di velocità sono il più delle volte ridicoli (non è possibile guardare la strada e seguire continuamente il contachilometri). E’ sufficiente che le Autoscuola insegnino veramente l’uso degli automezzi e un pò di più educazione e buon senso da parte di tutti. Sopratutto si deve ficcare in galera chi provoca incidenti, chi è sprovvisto di patente o assicurazione. Se poi uno provoca anche feriti o peggio morti la patente e la libertà se la deve dimenticare per sempre. Cordialità.

    Rispondi
  14. avatarmaurino

    9 Aprile 2014 a 3:25 pm

    ad ogni fine di velocità,con tabella,specificare il nuovo limite di velocità.

    Rispondi
  15. avatarmaurino

    9 Aprile 2014 a 3:28 pm

    in ogni segnale che specifica il fine di velocità, con un altro segnale specificare il nuovo limite di velocita,

    Rispondi
  16. avatarVincenzo

    10 Aprile 2014 a 12:19 pm

    Il form del portale dell’automobilista non funziona

    Rispondi
  17. avatarGianni

    12 Aprile 2014 a 1:46 pm

    Innanzitutto fare un codice della strada semplice e comprensibile in tutta Italia. Basti solamente pensare ai limiti di velocita’, che nel CdS odierno e che ho studiato a suo tempo all’autoscuola per prendere la patente, indicava i limiti di velocita’ nelle seguenti categorie:

    1. Autostrada : 130 Km/h
    2. Strade extraurbane e tangenziali a 2 corsie : 90 Km/h
    3. Strade provinciali : 70 Km/h
    4. Citta’ e paesi : 50 km/h

    Basterebbero questi 4 codici di velocita’ da fare rispettare in tutta Italia, per rendere le strade piu’ sicure e meno traumatiche per noi automobilisti.

    Invece oggi ogni comune d’Italia impone sulle strade il proprio CdS, cosi ci si ritrova con limiti di velocita’ assurdi, in strade extraurbane o tangenziali, fatti apposta per dare multe e fare cassa per i comuni.

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