Plain Vanilla

I plain vanilla sono dei contratti di base utilizzati in ambito finanziario, attraverso i quali due controparti si impegnano a rispettare un determinato accordo. Ad esempio, uno swap plain vanilla prevede lo scambio degli interessi di mercato, mentre le obbligazioni plain vanilla il pagamento a scadenza da parte del debitore del valore nominale e degli interessi di un titolo. Nel contesto assicurativo i plain vanilla si applicano ad alcune polizze del ramo vita, in particolare alle assicurazioni unit e index linked. Questi prodotti prevedono l’assunzione di rischio da parte dell’assicurato, in quanto la prestazione assicurativa è legata all’andamento delle variabili di mercato, sebbene sia prevista comunque la protezione del capitale e in alcuni casi un rendimento minimo garantito.

Che cos’è un plain vanilla

Quando si parla di plain vanilla ci si riferisce a un contratto tra due soggetti, in genere un creditore e un debitore. Un’obbligazione plain vanilla è di fatto un titolo di debito, ad esempio un titolo di Stato emesso da un Paese sovrano. L’acquirente che compra il titolo di debito riceve una serie di garanzie, in quanto l’emittente si impegna a rimborsare il valore nominale e gli interessi in cedole periodiche o a scadenza. La dicitura plain vanilla (la traduzione letterale inglese è semplice vaniglia) indica appena la semplicità dello strumento, in quanto si tratta di un contratto lineare non complesso. Un prodotto finanziario plain vanilla prevede dunque un rendimento, il quale può essere fornito da un tasso fisso o variabile a seconda delle circostanze e degli accorsi presi. In alternativa esistono anche le obbligazioni zero coupon, con le quali non viene corrisposto un rendimento, quindi non sono pagate cedole periodiche per il versamento degli interessi. In questo caso l’emittente del titolo rimborsa il capitale a scadenza, perciò il rendimento è dato esclusivamente dalla differenza tra il prezzo d’acquisto e quello di vendita del titolo. In ambito assicurativo i plain vanilla sono importanti nel campo delle polizze del ramo vita, laddove è presente una componente assicurativa e una d’investimento. Nelle assicurazioni sulla vita la compagnia si impegna a pagare una certa somma, sotto forma di capitale o di rendita, qualora l’assicurato sia ancora in vita alla scadenza del contratto assicurativo, importo che può essere rivalutato in base all’andamento della gestione finanziaria.

I plain vanilla nelle polizze unit e index linked

Le polizze unite e index linked sono prodotti assicurativi e finanziari allo stesso tempo, delle forme di investimento in quanto il ritorno è legato alle prestazioni delle attività finanziarie, ma anche delle forme assicurative poiché possono prevedere una copertura in caso di decesso dell’assicurato. In questa circostanza la compagnia paga la somma a favore dei beneficiari, ad esempio il coniuge o il figlio dell’assicurato. Si tratta di polizze legate (linked) a un indice finanziario (index) oppure a delle quote di fondi di investimento interni o esterni (unit). L’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, prevede una serie di regole precise in merito al trasferimento di rischio sui contraenti, stabilendo inoltre i parametri da rispettare nel tipo di attività finanziarie scelte e i requisiti dei titoli abbinati alle polizze index e unit linked. Per i contraenti di queste polizze viene garantito il rimborso del capitale versato con i premi assicurativi, al netto di eventuali costi e imposte, con un rendimento minimo garantito che non può essere mai inferiore allo 0%. Ciò significa che le compagnie di assicurazione devono comunque restituire il capitale a scadenza, a prescindere dall’andamento delle attività finanziarie collegate alle polizze. Per questo motivo le imprese di assicurazione utilizzano standard severi nella scelta degli strumenti d’investimento, allo scopo di garantire il rispetto degli impegni presi con i clienti assicurati. Per le polizze index linked, ad esempio, le compagnie usano obbligazioni plain vanilla zero coupon per assicurare la protezione del capitale, mentre per cercare un rendimento maggiore utilizzano prodotti finanziari derivati il cui rischio per l’assicurato è mitigato dall’obbligazione.