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Riforma RC auto: prezzi più bassi, ma ancora dubbi?

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Quali saranno le novità della prossima riforma RC auto? Quali sono i principali nodi ancora da sciogliere prima che il Ddl Concorrenza, ora in discussione al Parlamento, diventi legge? Con la sua approvazione l’Italia sarà ancora il fanalino di coda europeo per quanto riguarda i premi auto o si assisterà a un riallineamento con i prezzi del resto d’Europa?

Sarà varata a breve la nuova riforma della RC auto: secondo il parere dell’Ania – l’Associazione nazionale tra le imprese assicuratrici-  il disegno di legge approvato dal governo il 20 febbraio scorso è sostanzialmente positivo, tanto da poter prevedere un possibile ulteriore abbassamento dei premi assicurativi, già calati oltre il 10% nel corso dell’ultimo biennio. Molte le novità, ma restano però alcuni nodi ancora da sciogliere tra cui il bonus malus e l’uniformità circa i risarcimenti per il danno alla persona.

 

Nuova disciplina della scontistica

Una delle principali novità contenute nel Ddl riguarda la possibilità, da parte delle compagnie assicuratrici, di praticare sconti significativi ai contraenti, in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:

La nuova misura, di fatto, non fissa una scontistica minima ma lascia all’assicurato la facoltà di valutare l’offerta.

Questioni aperte

Una delle questioni ancora aperte riguarda il diritto del cittadino alla privacy e dell’assicurato a non essere vittima di truffe o frodi. Un passo in avanti per contrastare le numerose truffe è stato compiuto con l’introduzione, nel portale dell’automobilista, della verifica della copertura assicurativa.

Per contrastare l’elevato numero di frodi, in attesa che entri a regime l’archivio integrato antifrode dell’Ivass, risulta di particolare importanza l’identificazione dei testimoni al momento dell’apertura del sinistro e e il valore probatorio delle scatole nere. Resta ancora aperta la questione riguardante l’introduzione di un termine di decadenza per la tardiva presentazione della richiesta di risarcimento. Attualmente quest’ultimo è di 2 anni, periodo nel quale sono frequenti i mezzi utilizzati per alterare i mezzi di prova e impedire le verifiche da parte delle compagnie assicuratrici.

Un’altra questione irrisolta riguarda la clausola bonus malus familiare. La legge Bersani del 2006 ha introdotto la possibilità da parte di coniugi e parenti conviventi  di “ereditare” la classe la classe di merito dell’assicurato. Tale legge contrasta con la ratio secondo la quale viene penalizzato con un aggravio del premio un assicurato responsabile di sinistri stradali.

Altro tema tutt’ora aperto riguarda i cosiddetti risarcimenti per danni alla persona; l’Italia infatti risulta non allineata con gli altri Paesi dell’Ue. Bisogna ricordare che nel Belpaese i risarcimenti per il danno alla persona incidono per circa il 70% sul costo complessivo dei sinistri. Il nuovo disegno di legge include il danno morale e il danno biologico nella categoria del danno non patrimoniale risolvendo, in modo preciso, la questione riguardante l’unificazione delle “sottocategorie” del danno alla persona,senza disparità rispetto ad aree geografiche di residenza, ma utilizzando tabelle, aggiornate annualmente, riguardanti la valutazione del danno alla persona secondo indici Istat.

Un ultimo tema che appare ancora privo di soluzioni riguarda la valutazione del danno da morte e l’individuazione dei beneficiari del risarcimento. Ricordiamo che in Italia il valore del risarcimento per questo tipo di danno è dieci volte superiore alla Germania e quasi quattro volte la media europea.

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