finanziamento auto Il finanziamento è una forma di prestito, molto utilizzato in Italia, per chi sceglie di acquistare un auto. Il mercato ci offre diverse possibilità di finanziamento: dai prestiti personali a quelli finalizzati, dalla cessione del quinto dello stipendio (o della pensione). Ma a quale di queste opportunità affidarsi? Per fare la scelta giusta  è necessario affrontare il mercato con un minimo di preparazione. L’obbiettivo è proprio quello di fornire il maggior numero di informazioni e gli strumenti per richiedere il finanziamento auto.

Finanziamento auto: il prestito personale

Il prestito è una forma di finanziamento attraverso la quale il richiedente riceve denaro da una banca, un istituto finanziario o da un punto vendita. Il prestito personale, lo dice la parola stessa, è legato alla persona, al contraete che firma il contratto e che si assume la responsabilità dei pagamenti che avvengono con bollettini postali o con addebito su conto corrente. Per il prestito personale non occorrono garanzie come quando si parla di mutuo. È un finanziamento per il quale la quota erogata non è legata all’acquisto di un bene preciso. Chi lo richiede può decidere di spendere la somma come vuole, per rinnovare casa o acquistare un auto.

Il prestito finalizzato

Un’altra forma di finanziamento per l’acquisto di un auto è il prestito finalizzato, detto anche rateale. Una forma di finanziamento che si chiede al punto vendita e che è legato al bene che si sta per acquistare. La somma di denaro che del prestito si si paga esclusivamente a rate. Risiede qui la differenza con il prestito personale per il quale è previsto anche l’accredito sul conto bancario. 

La cessione del quinto

La cessione del quinto dello stipendio è una forma di finanziamento tra le più conosciute e utilizzate. Esso, come dice la parola stessa, prevede la trattenuta di un quinto dello stipendio per ripagare la somma dovuta La cessione del quinto dello stipendio può essere richiesta da dipendenti pubblici e privati, sia con contratto a tempo determinato che indeteminato, dai pensionati e prevede la restituzione della somma dovuta attraverso rate mensili a tasso fisso. Le rate sono trattenute dalla pensione o dallo stipendio fino alla restituzione.

Finanziamento auto: come funziona

Il finanziamento per l’acquisto di un auto rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati e risponde alla necessità di liquidità da parte del richiedente. Un finanziamento può richiesto ad un istituto finanziario, ad una banca, alla captive, l’istituto creditizio collegato alla casa automobilistica mentre i pensionati possono rivolgersi al proprio ente pensionistico. Nella cessione del quinto è il datore di lavoro/ente pensionistico ad interfacciarsi con l'istituto di credito e la rata viene automaticamente addebitata in busta paga o sul cedolino della pensione. Per la cessione del quinto sia per i dipendenti pubblici che privati che per i pensionati occorrono:
  • un documento d'identità valido;
  • il codice fiscale;
  • ultima busta paga;
  • cedolino della pensione;
  • certificazione Unica per i lavoratori dipendenti.
Con i documenti in mano è possibile poi rivolgere all’ente pensionistico o ad un istituto di credito privato. Per accedere al prestito personale, oltre a rivolgersi, ad una banca, ad un istituto finanziario o alla captive, l’ente creditizio con cui è in accordo la casa automobilistica, è fondamentale avere:
  • Il profilo di credito;
  • Il Rapporto di Credito.
Occorrono poi i dati anagrafici, le informazioni sulla nostra posizione lavorativa.

Cosa succede una volta fatta la domanda?

La nostra domanda viene poi sottoposta a valutazione.  La domanda di prestito viene valutata dalla banca o dall’istitutivo finanziario in base ai dati forniti dalla Centrale Rischi, un’organizzazione che lavora con loro a stretto contatto e che è in grado di stilare il Rapporto di Credito. A questo punto può avvenire la firma del contratto, un accordo tra la banca, l’istituto di credito  e il richiedente. Il contratto di prestito contiene l’accordo tra il soggetto e l’istituto di credito e tutte le clausole per la restituzione della somma. In un contratto ben fatto troviamo:
  • la somma del prestito;
  • le modalità in cui verrà erogato;
  • l’ammontare del tasso di interesse fisso che sarà applicato su ogni rata le spese accessorie comprese i tassi di mora e le spese assicurative;
  • il numero e l’importo di ogni singola rata;
  • Il TAEG (il Tasso amico Effettivo Globale) e il TAN.

Calcolare i tassi di interesse per un finanziamento auto

Il finanziamento auto non è solo una somma da restituire nel tempo, è importante ricordare che ci sono anche gli interessi e le spese accessorie da considerare. I finanziamenti hanno un tasso di interessi fisso e il rimborso della somma avviene mensilmente. Le spese accessorie si concretizzano nel TAN (il Tasso annuo nominale) e nel TAEG  (il Tasso annuo effettivo globale). Abbiamo visto come, entrambi, debbano essere riportati nel contratto ma, per una migliore valutazione, è importante che siano anche nel preventivo del finanziamento per l’acquisto auto. La mancata presenza del TAN e del TAEG nel contratto e nel preventivo è indice di poca chiarezza da parte del venditore.

Il TAN

Il Tasso annuo nominale, il TAN, è la percentuale d’interesse annuo applicato a una somma concessa in prestito. Esso non contiene tutte le spese accessorie per il finanziamento: il costo dell’apertura della pratica, per esempio e quindi poco ci dice sul costo complessivo del finanziamento.

Il TAEG

Il TAEG è il vero indicatore del costo di un finanziamento perché considera il tasso di interessi e il costo delle spese accessorie. L’indicazione del TAEG è obbligatoria sul contratto di concessione del credito e deve essere riportato su tutto il materiale pubbliciatio. Quando il concessionario ci parla di interessi, parla quasi esclusivamente di TAN, è fondamentale quindi chiedere, qualora non fosse presente, anche il TAEG. Il TAEG non può superare il “tasso usurario”,  il tasso massimo di interessi che viene indicato dalla legge ed aggiornato dalla Gazzetta Ufficiale.

Il tasso zero

Il tasso zero è il claim con il quale le case automobilistiche richiamano la nostra attenzione e spesso nascondono prestiti formulati con le finanziarie captive cioè di proprietà o legate alla casa automobilistica. Il tasso zero a cui ci si riferisce è il TAN ma questo non cancella le spese accessorie. Il tasso zero, poi è abbinato alla sottoscrizione di un polizia furto e incendio per l0auto è quindi doveroso prestare la massima attenzione.

Finanziamento auto in concessionaria

Abbiamo visto che ad erogare il finanziamento non è solo la banca o l’istituto finanziario ma anche il punto vendita o, in questo caso, la concessionaria. Quest'ultima si affida per l’erogazione del prestito con un istituto finanziario esterno o con n convenzionato o di proprietà stessa della casa automobilistica. A contrario di quanto si possa pensare la vendita di finanziamenti auto è un’attività collaterale alla vendita auto ed è un potente strumento di marketing attraverso il quale, come abbiamo visto, vengono venduti al tra prodotti come l’assicurazione furto e incendio. Esistono infinite opzioni per l’acquisto auto come quella che prevede il pagamento delle rate e poi la possibilità di restituirla o di diventare di proprietà dopo l’acquisto di una maxi rata finale.

Finanziamento auto senza busta sta paga

Il finanziamento per l’acquisto di un auto senza busta paga necessita delle stesse garanzie di entrate come per tutte le altre forme di prestito. Nessuna banca o istituto finanziario può prestare denaro senza la certezza di vedere restituito quanto concesso. Il finanziamento auto senza  busta paga è la scelta obbligata per:
  • giovani imprenditori;
  • lavoratori autonomi;
  • lavoratori dipendenti con busta paga già impegnata da altri finanziamenti in corso.

Lavoratori autonomi o imprenditori: le garanzie necessarie

I lavoratori autonomi che vogliono richiedere un finanziamento auto non possono esibire una basta paga. Per l’erogazione della somma richiesta fa fede il Modello Unico che la banca, l’istituto finanziario o la concessionaria possono considerare come garanzia in sede di valutazione. I lavoratori autonomi possono anche avere un garante, qualcuno che abbia l’affidabilità creditizia tale da garantire il pagamento delle rate o dare come garanzia l’ipoteca sulla casa.