Arbitrato

L’arbitrato è una procedura con la quale è possibile risolvere un contenzioso in via stragiudiziale, ovvero senza ricorrere a un’azione giudiziale. Si tratta di un procedimento agevolato, con il quale è possibile accelerare le tempistiche e risparmiare i costi di un processo, rivolgendosi a un arbitro privato invece di presentare un ricorso presso un giudice. Nel settore assicurativo sono previste specifiche modalità per l’utilizzo degli arbitrati, con cui si possono trovare accordi extragiudiziali con le compagnie in caso di controversie. Questa operazione è differente dalla conciliazione, in quanto la decisione dell’arbitro è vincolante per le parti interessate e ha lo stesso valore legale di una sentenza.

Il processo di arbitrato nelle controversie assicurative

In caso di controversie è possibile tentare di risolverle in sede stragiudiziale senza ricorrere ad un processo davanti a un giudice. In queste circostanze il contenzioso può essere portato all’attenzione di un arbitro oppure di un collegio arbitrale, un procedimento più rapido e semplice rispetto a un giudizio ordinario, con dei costi piuttosto ridotti. Il processo di arbitrato può avvenire in un luogo terzo previo accordo tra la compagnia assicurativa e l’assicurato, altrimenti è possibile stabilire che l’operazione avvenga presso la sede dell’assicuratore. Ogni parte deve indicare un proprio rappresentante, quindi è necessario che venga individuato un arbitro accettato dalle due controparti, il quale deve essere una persona esperta nell’ambito assicurativo. Non previste durate prefissate per l’arbitrato, ad ogni modo in genere questi procedimenti si svolgono con tempistiche piuttosto veloci in confronto a un procedimento giudiziale, con una durata che di norma va da 2 a 4 mesi. Di solito si ricorre all’arbitrato per redimere controversie in merito alla liquidazione dei danni, quando sussistono discordanze legate all’importo del risarcimento da parte dell’assicuratore. In Italia è stata prevista con il D.Lgs. 68/2018 l’istituzione dell’Arbitrato Assicurativo (AAS), un organismo riconosciuto la cui nomina e regolamentazione sarà di competenza dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni). L’AAS andrà ad affiancare altri soggetti analoghi, come l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) presente presso la Banca d’Italia e l’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) relativo alla CONSOB.

Come funziona un arbitrato assicurativo

In alcuni casi è possibile richiedere un arbitrato assicurativo, ad esempio in presenza di controversie sulla quantificazione dei danni, rivolgendosi alla propria compagnia assicurativa inviando una semplice comunicazione. Questa opzione è prevista e indicata dai contratti assicurativi, in merito alla possibilità per l’assicurato di ricorrere all’arbitrato qualora non fosse d’accordo sull’importo dell’indennizzo. Una volta nominati i rappresentati delle parti e l’arbitro vengono svolti gli accertamenti da parte dei periti incaricati, dopodiché la maggioranza dei voti permette di arrivare a una decisione univoca sul contenzioso. Dopo l’accordo viene infine redatto un concordato, il quale è firmato dalle parti e dai relativi rappresentanti che hanno contribuito al procedimento stragiudiziale. Altre soluzioni disponibili per la risoluzione di eventuali controversie assicurative sono la conciliazione, la negoziazione assistita e la mediazione. L’IVASS sta lavorando per mettere a punto le norme sulla nuova procedura per l’Arbitro Assicurativo, alla quale le compagnie assicurative italiane o quelle estere che operano anche in Italia iscritte al Registro Unico e all’Albo delle Imprese aderiranno automaticamente. Quando il nuovo sistema sarà operativo il ricorso andrà presentato direttamente all’IVASS, in caso di risposta non soddisfacente dopo la presentazione di un reclamo formale, con la possibilità di usufruire di un collegio arbitrale composto da 5 membri. Le tempistiche previste saranno di massimo 190 giorni, tra cui 90 giorni per l’apertura dell’arbitrato, più ulteriori 90 giorni per giungere alla decisione finale e redimere la controversia tra l’assicurato e l’assicuratore.