L’
abbandono è una condizione attraverso la quale
l’assicurato concede il diritto di proprietà dei beni assicurati all’assicuratore, in seguito a un
sinistro con lo smarrimento o la distruzione dell’oggetto assicurato. Si tratta di un istituto giuridico contrattuale applicato soprattutto al settore marittimo, ad ogni modo le compagnie non sono molto inclini ad entrare in possesso dei beni assicurati.
La
dichiarazione di abbandono può essere relativa a diverse tipologie di beni, tra cui imbarcazioni, merce trasportata, aeromobili o nolo di guadagno. In genere la clausola di abbandono riguarda le assicurazioni in
ambito marittimo, ad esempio le polizze a copertura del rischio di danneggiamenti alla nave oppure alle merci trasportati a bordo delle imbarcazioni.
Che cos’è la clausola di abbandono
Il
Codice della Navigazione disciplina i casi di abbandono della nave, indicando in quali circostanze l’
assicurato può trasferire la proprietà del bene all’assicuratore richiedendone l’indennizzo. In particolare, ciò è possibile quando
la nave viene perduta, oppure diventa
non riparabile o non abile alla navigazione.
Il
risarcimento con abbandono della nave può avvenire anche quando si presume che l’imbarcazione sia perduta, oppure nel caso in cui il costo totale delle riparazioni in seguito a un danno è pari almeno ai tre quarti del
valore assicurabile. In queste situazioni l’assicurato può esercitare il diritto di ottenere il risarcimento previsto dalla polizza, con la
cessione della nave all’assicuratore attraverso l’abbandono.
Un altro caso è l’
abbandono delle merci, con il quale l’assicurato può cedere la proprietà delle merci e richiedere alla compagnia l’indennità per la perdita. Questa condizione può essere esercitata se le merci sono perdute totalmente, se la nave è perita o presunta tale, oppure quando i danni sono quantificati in almeno i tre quarti del valore assicurabile.
Allo stesso tempo l’assicurato può richiedere il risarcimento della perdita in caso di
abbandono del nolo da guadagnare, in occasione di un sinistro coperto dall’assicurazione. Tale procedura è consentita qualora si presuma la perdita della nave, oppure quando l’assicurato presume di aver completamente perso il diritto al nolo.
Come funziona la dichiarazione di abbandono
Nel campo delle assicurazioni marittime l’assicurato può abbandonare la nave, le merci o il nolo da guadagnare a favore della
compagnia assicurativa. Per farlo deve fornire una
dichiarazione di abbandono all’assicuratore
entro due mesi dal sinistro, notificando all’impresa di assicurazione la perdita effettiva o presunta e l’intenzione di cederne la proprietà.
Nella segnalazione l’assicurato ha il dovere di informazione la compagnia se sul bene esistono altri diritti di garanzia o reali, ad esempio ulteriori polizze assicurative stipulate con altri assicuratori. L’abbandono è formalizzato se la compagnia conferma tale condizione, oppure se entro 30 giorni non viene contestata dall’impresa assicurativa, con il
diritto dell’assicurato a ricevere il risarcimento previsto dal contratto di assicurazione.
L’
assicuratore può dunque entrare in possesso dei beni abbandonati dall’assicurato, per i quali ha erogato l’indennizzo attraverso la prestazione assicurativa. Entro 10 giorni la
compagnia può comunque esercitare il diritto al
rifiuto della proprietà dei beni, dichiarando che non è interessata ad approfittare di tale opzione informando per iscritto l’assicurato della sua decisione.