Verifica classe ambientale del veicolo

Come controllare la classe ambientale della tua auto e perché è importante

Con le crescenti misure di contrasto all’inquinamento urbano, la verifica della classe ambientale è un’operazione indispensabile per conoscere con certezza quando è possibile spostarsi con il proprio veicolo e per evitare multe se si circola in aree in cui il traffico è interdetto.

Difatti, molte misure di blocco del traffico si basano proprio su questo dato, conosciuto anche come classe Euro, che è un parametro tecnico che definisce il livello di emissioni nocive rilasciate dal veicolo, come gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio, il particolato e gli idrocarburi.

Questo sistema di classificazione è stato introdotto dall’Unione Europea a partire dagli anni Novanta in un’ottica di miglioramento della sostenibilità ambientale. Più alta è la classe Euro, maggiori sono gli standard in termini di emissioni che il veicolo deve rispettare per poter essere commercializzato.

Come faccio a sapere la classe ambientale auto?

Conoscere la classe ambientale della propria auto è un’operazione molto semplice ma indispensabile. Il primo strumento utile e il più immediato è il libretto di circolazione, cioè il documento che accompagna ogni veicolo e ne certifica le caratteristiche tecniche. 

Nella sezione V.9 del libretto è riportata la normativa europea antinquinamento alla quale è conforme il veicolo. Sebbene non venga indicata in modo esplicito la classe ambientale, è possibile risalire all’informazione attraverso il riferimento normativo.

Esistono anche piattaforme digitali ufficiali molto affidabili per effettuare questa verifica. Il Portale dell’Automobilista, servizio messo a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presenta la sezione Verifica classe ambientale veicolo che consente di effettuare il controllo online in pochi passaggi.

Per avviare la ricerca è necessario inserire solo il tipo di veicolo e il numero di targa. Il sistema restituisce una scheda dettagliata con le informazioni essenziali, tra cui la classe ambientale e i valori di emissione.

Un’altra risorsa valida è il sito dell’ACI. All’interno della sezione dedicata ai servizi per il cittadino, è presente l’area degli strumenti informativi, tra cui il servizio che consente di ottenere i dati del veicolo come la classe ambientale. Anche in questo caso l’unica informazione richiesta è il numero di targa.

In alternativa, si può utilizzare l’app iPatente sviluppata dal Ministero e disponibile in App Store e Google Store. L’app permette di consultare le informazioni riguardo la patente e il saldo dei punti ma anche circa la classe ambientale a cui appartiene il veicolo.

A cosa serve la classe ambientale e perché è importante

La classe ambientale non è una semplice informazione tecnica del proprio veicolo ma è un dato fondamentale da tenere a mente poiché può avere conseguenze dirette sulla circolazione quotidiana.

Le normative europee per le classi ambientali sono nate con l’obiettivo di ridurre le emissioni nocive dei motori a combustione interna; quindi, un veicolo Euro 6 risulta meno inquinante di un Euro 2 o Euro 3.

Ma conoscere la propria classe ambientale è fondamentale anche perché è uno dei principali criteri che i Comuni prendono in considerazione per regolare l’accesso alle ZTL o quando applicano il blocco del traffico.

Anche questi provvedimenti hanno come scopo la riduzione dell’inquinamento urbano, per cui veicoli appartenenti alle classi Euro molto basse, spesso non hanno il permesso di entrare in alcune aree della città in determinati giorni.

Le multe per chi non rispetta queste limitazioni sono molto alte e non conoscere la classe ambientale del proprio veicolo può aumentare le probabilità di non rispettare i blocchi del traffico, anche se in modo inconsapevole.

Classe ambientale e assicurazione: cosa cambia

Oltre agli aspetti legati alla circolazione e alla sostenibilità, la classe ambientale può influenzare in modo indiretto anche l’aspetto assicurativo del veicolo. Alcune compagnie di assicurazioni tengono conto di questo parametro per definire il premio assicurativo.

I veicoli appartenenti alle classi ambientali più alte sono costruiti più di recente per cui sono dotati di tecnologie innovative e offrono migliori standard di sicurezza, grazie all’introduzione di sistemi di assistenza alla guida. La minore probabilità di incidenti legati alla bassa attenzione si traduce in un rischio minore per le compagnie assicurative che possono proporre dei premi più convenienti a chi possiede auto omologate per i più recenti standard europei in materia di inquinamento ambientale.

Tuttavia, bisogna aver presente che la classe ambientale di un veicolo può influire anche sulla copertura dell’assicurazione. Difatti, circolare con un veicolo appartenente a una classe Euro bassa in determinate zone o orari in cui il traffico è interdetto, può avere ripercussioni anche sulla copertura assicurativa, oltre che comportare delle sanzioni amministrative.

Alcune compagnie indicano nelle condizioni contrattuali che in caso di sinistro avvenuto in violazione di divieti di circolazione legati all’inquinamento, la copertura assicurativa non è garantita, per cui non sono tenute a nessun risarcimento dei danni al titolare dell’assicurazione e ai terzi coinvolti.

Infine, c’è da considerare che la classe ambientale è spesso legata anche all’età del veicolo. Auto più datate che appartengono alle classi Euro 0, Euro 1 o Euro 2, oltre che essere più inquinanti, sono più soggette a guasti e incidenti, secondo le compagnie assicurative. Nel lungo periodo, le assicurazioni possono aumentare i premi assicurativi proprio per tutelarsi dal rischio più alto.

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