La guida di un veicolo richiede molta attenzione: bisogna essere pronti a rispettare la segnaletica stradale, fare attenzione a eventuali pericoli e gestire il proprio stile di guida in base alle condizioni del mezzo e del clima.

Può capitare di essere coinvolti – come vittime o causa – di un tamponamento tra mezzi perché il livello di attenzione è venuto meno, perché si è stati poco tempestivi nell’evitare l’urto o perché un altro guidatore non ha prestato attenzione alla strada.
Cos’è effettivamente un tamponamento?
Possiamo parlare di tamponamento quando un veicolo riceve un urto posteriore, quindi non è opportuno usare il termine per definire tutti gli altri tipi di incidenti che si possono verificare durante la guida di un mezzo.
Il tamponamento tra due o più veicoli è causato, nella maggior parte dei casi, dal mancato rispetto delle disposizioni riguardanti la distanza di sicurezza. Questo tipo di violazione comporta l’attribuzione della responsabilità, quasi in modo immediato, al soggetto alla guida del veicolo che tampona.
Cosa comporta un tamponamento
Il tamponamento viene disciplinato dall’art.149 del Codice della Strada che tratta della distanza di sicurezza tra veicoli. L’articolo già dal comma 1 chiarisce che la causa principale di un tamponamento è l’errata distanza di sicurezza.
Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l’arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono.
Secondo quanto stabilito dall’articolo per evitare collisioni e tamponamenti, è necessario tenere un corretto comportamento alla guida, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza.
Chi causa il tamponamento ha sempre torto?
In un tamponamento c’è un’ovvia violazione del Codice da parte del soggetto alla guida del veicolo che tampona e per questo nella quasi totalità dei casi chi causa il tamponamento ha torto. Quindi, il soggetto che ha causato la collisione, avendo violato l’art.149 del CdS, sarà soggetto ad una sanzione amministrativa e dovrà pagare una somma compresa tra euro 42 e euro 173.
Nel caso in cui l’inadempimento della norma abbia provocato una collisione dalla quale i veicoli coinvolti abbiano riportato gravi danni – che possono far sorgere dubbi sulle condizioni di sicurezza per la circolazione – gli stessi dovranno essere sottoposti a revisione singola, prevista dall’art. 80 del CdS, e l’automobilista dovrà pagare un’ammenda tra euro 87 a euro 344.
Il tamponamento che genera lesioni gravi alle persone (oltre ai danni alle cose) prevede per il conducente una sanzione amministrativa tra euro 430 a euro 1.731, salvo applicazione di sanzioni penali per reati di lesioni colpose o omicidio colposo.
Quanti punti della patente vengono decurtati?
Non osservare la distanza di sicurezza, evento da cui può scaturire un semplice tamponamento, ti farà perdere ben 3 punti dalla patente se la collisione ha generato lievi danni a cose. I punti decurtati diventeranno 5 nei casi in cui i danni causati alle cose saranno di grave entità. Infine nel caso più grave, ovvero quando dall’urto si generano lesioni alle persone, i punti che ti verranno sottratti dalla patente saranno ben 8. È bene ricordare che i punti decurtati dalla patente vengono raddoppiati se l’infrazione si verifica nei primi tre anni dal rilascio della patente.
È possibile che venga sospesa la patente per un tamponamento?
Scatterà la sospensione della patente di guida, da uno a tre mesi, dell’automobilista che in un periodo di due anni abbia violato almeno per due volte la distanza di sicurezza e quindi abbia causato un tamponamento.
Le cose si complicano nel caso in cui il tamponamento causi lesioni gravi alle persone, che siano il guidatore o passeggeri delle altre vetture. Nel caso in cui il sinistro causi una lesione personale colposa, per legge, è prevista una sospensione della patente da quindici giorni a tre mesi. Quando dal fatto derivi una lesione personale colposa grave o gravissima la sospensione della patente è fino a tre anni. Nel caso di omicidio colposo la sospensione è fino a quattro anni.
Qualora il tamponamento – generato da un automobilista sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e/o in stato di ebbrezza – abbia causato una lesione personale colposa grave/gravissima o vittima, il giudice applicherà la revoca della patente.
Cosa fare in caso si venga coinvolti in un tamponamento
Quando siamo vittime di un tamponamento, dopo lo spavento, sorgono le preoccupazioni per il veicolo e gli occupanti dell’abitacolo. Come prima cosa, controlla che tutti i soggetti coinvolti nel tamponamento non abbiano riportato alcun tipo di lesione. Ricorda di mantenere la calma e recuperare lucidità necessarie a risolvere la questione nel più breve tempo possibile, ma senza commettere errori.
In caso di danni lievi al veicolo si consiglia di sottoscrivere una constatazione amichevole a doppia firma. L’operazione richiede la compilazione del Modello CAI, fornito dalla tua compagnia assicuratrice o scaricabile da internet. Il modello va compilato in tutte le sue parti e ponendo molta attenzione ai dati inseriti e all’apposizione della firma di entrambi i guidatori.
In presenza di un tamponamento a catena, quindi con danni sia alla parte posteriore che anteriore del veicolo, è necessaria la compilazione di due modelli. Uno necessario a risolvere la questione con la macchina che precede, l’altro con l’auto che vi ha tamponati. In presenza di tamponamenti più complessi, magari in cui sono coinvolti più veicoli o in cui non c’è un accordo tra le parti coinvolte, è consigliato richiedere l’intervento delle autorità che verbalizzeranno le dichiarazioni.
Nei giorni seguenti – il prima possibile per avviare la “macchina assicurativa” – bisogna denunciare il sinistro alla propria compagnia assicurativa e inoltrare la richiesta di risarcimento danni. Alla denuncia vanno allegati il modulo CAI firmato e le altre prove che possano aiutare a stabilire le responsabilità con maggiore rapidità. La compagnia, in presenza di una richiesta completa di tutte le informazioni, è tenuta a rispondere con un’offerta di risarcimento:
- entro 30 giorni, in caso di danni a veicolo e cose e con modello CAI firmato da entrambi i conducenti dei veicoli;
- entro 60 giorni, in presenza di danni a veicoli e cose ma con modello CAI firmato solo da uno degli automobilisti coinvolti nel tamponamento;
- entro 90 giorni, se il tamponamento ha causato danni al conducente e alle persone.
Se l’assicurato non ritiene giusta la proposta dell’assicurazione può rifiutare e far partire un procedimento legale per ottenere un rimborso maggiore.
In caso contrario, accettata la proposta dalla compagnia, il veicolo dovrà essere portato dal carrozziere per le riparazioni previste. Il metodo più veloce e funzionaleè quello di affidarsi a carrozzerie convenzionate con la propria assicurazione. Ogni compagnia assicurativa ne ha di proprie, rintracciabili con facilità, che ripareranno il veicolo e verranno pagate dalla compagnia in modo diretto. Altrimenti, l’assicurato potrà richiedere alla compagnia di servirsi di una carrozzeria non convenzionata, ma questa richiesta potrà essere rifiutata.
Il tamponamento può causare anche lesioni fisiche ai passeggeri delle auto che possono avvertire dolori anche qualche ora dopo l’accaduto. Queste lesioni devono essere accertate dai medici del più vicino Pronto Soccorso attraverso opportuni controlli, sia per preservare la salute delle persone coinvolte, sia per poter avanzare una richiesta di risarcimento. Se i danni subiti sono sufficienti per richiedere un risarcimento, la struttura rilascerà al soggetto infortunato un verbale su cui saranno riportati i giorni di prognosi e la cura a cui sottoporsi. Il danno biologico è determinabile tramite un iter medico che ti permetterà di richiedere un risarcimento danni completo. Tutti i danni fisici dovranno essere documentati da accertamenti clinici, anche il più comune “colpo di frusta”. Dopo la presentazione della documentazione, la compagnia assicurativa ha di tempo 90 giorni per risarcire i danni.
Cosa fare in presenza di un incidente
Cosa bisogna fare se un tamponamento causa gravi danni alle persone? Fermarsi subito, accertarsi delle condizioni dei soggetti feriti, attendere i soccorsi e le forze dell’ordine per i rilievi di rito. Non importa di chi sia “la colpa” del tamponamento, dal quale magari si sono generate altre complicazioni: per la Cassazione chiunque non consenta una sua identificazione (se coinvolto nel sinistro) può essere soggetto a denuncia per fuga dal luogo dell’incidente.
Attenzione, la sosta del soggetto deve durare il tempo necessario ad avviare le prime attività di indagine. Quindi, se hai causato o sei vittima anche di un lieve tamponamento sei obbligato a fermarti e a chiamare i soccorsi e/o la polizia stradale. La violazione della norma può essere punita con una reclusione compresa tra sei mesi e tre anni e la sospensione della patente da uno a tre anni se si verificano danni alle persone. Se i danni coinvolgono solo i veicoli, può essere applicata una sanzione amministrativa, quindi è meglio non rischiare.
Tamponamento a catena: chi paga i danni?
Il tamponamento a catena è una situazione che accade abbastanza di frequente. Si può verificare sia nelle strade cittadine che in quelle a scorrimento veloce. In questa ipotesi non è possibile procedere con il risarcimento diretto, ma occorre richiedere i danni alla compagnia assicuratrice del veicolo responsabile del sinistro.
In una situazione di tamponamento a catena, anche per motivi legati all’agitazione, può essere problematico individuare il responsabile del sinistro. Per sapere come comportarsi e come viene attribuita la colpa, bisogna effettuare una distinzione tra tamponamento a catena tra mezzi fermi in coda da quello tra veicoli in movimento.
- Quando il tamponamento a catena avviene tra mezzi fermi, magari per motivi di traffico o al semaforo rosso, l’unico responsabile del sinistro è il conducente che ha generato la prima collisione da cui sono scaturiti i successivi tamponamenti. Per questo motivo, le richieste di risarcimento danni andranno inoltrate tutte alla compagnia assicurativa del conducente che ha generato il primo tamponamento.
- Nel caso in cui il tamponamento a catena avviene tra mezzi in movimento, magari per un decentramento immediato di uno dei veicoli, si fa riferimento all’art. 2054 c.c. secondo il quale il conducente dell’ultimo veicolo è responsabile del danni causati al mezzo che lo procede che, a sua volta, è responsabile del tamponamento al mezzo che gli sta davanti. In pratica si verifica più di un’inosservanza della distanza di sicurezza rispetto al veicolo antistante e quindi ognuno dei conducenti è responsabile in egual misura. Nel caso in cui si fornisca una prova liberatoria di aver fatto tutto il possibile per evitare il tamponamento, anche se in movimento, o si riesca a provare che l’urto è derivato dall’eccessiva velocità della prima auto e non dal mancato rispetto della distanza di sicurezza, si potrà evitare l’addebito di responsabilità.
Cosa succede se subisco due tamponamenti a breve distanza temporale?
Sulla strada può capitare di tutto, anche che nel giro di pochissimo tempo siate vittima di due o più tamponamenti magari riportando gli stessi danni al veicolo. A prima vista la situazione potrebbe generare un malinteso tra assicurato e compagnia, la truffa è sempre in agguato, per questo ti consigliamo di sfruttare al massimo l’indennizzo diretto.
Se nei tamponamenti sono rimasti coinvolti solo due veicoli, entrambi immatricolati in Italia, e non sei responsabile del sinistro, puoi presentare la richiesta. È possibile richiedere l’indennizzo diretto anche se i passeggeri delle auto coinvolte riportano delle lesioni, mentre se sono i passanti a riportare danni fisici la domanda non può essere presentata.
La procedura non solo ti permetterà di essere liquidato in tempi ristretti, in modo da riparare il veicolo in tempi più rapidi, ma anche di usufruire di una “maggiore credibilità” nei confronti della compagnia. Ricordati che la richiesta di risarcimento danni con indennizzo diretto non è applicabile con sinistri stradali che coinvolgono più veicoli (ad esempio tamponamento a catena).
Tamponamento in car sharing
La condivisione delle auto ha rivoluzionato, almeno nelle grandi città, la mobilità degli italiani. È chiaro che anche in car sharing si può causare o essere vittima di un tamponamento stradale. Come bisogna comportarsi in questi casi? La prima cosa da fare è denunciare, tramite il call center, l’accaduto alla società con cui è avete sottoscritto il contratto di car sharing (operazione fatta al momento dell’iscrizione online al portale) e, in seguito, compilare il modello CAI o richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per i casi più gravi. Infine inoltrare la documentazione alla società di car sharing. Quest’ultima provvederà a denunciare il sinistro alla propria assicurazione che, dopo aver valutato il singolo caso, deciderà le condizioni del risarcimento. Se non si comunica il tamponamento alla società di car sharing, il conducente può dover sostenere i costi del risarcimento danni.
Nel caso in cui tu abbia causato un tamponamento con questa tipologia d’auto, l’assicurazione della società di car sharing copre i danni a terzi ma ti richiede una franchigia stabilita al momento della firma del contratto. Se però il tamponamento è causato da comportamenti gravissimi o sotto l’effetto di alcol e droghe, la compagnia può richiederti il rimborso totale della spesa. La buona notizia è che in caso di incidente con auto in car sharing la tua classe di merito non subirà nessuna modifica.
Come riparare la tua auto dopo un tamponamento lieve
Se la tua auto ha subìto una piccola botta, puoi affidarti al “fai da te” e ripararla ad un costo minore. In commercio esistono moltissimi kit che possono aiutarti riparare dei danni minori riportati in un tamponamento lieve. Tuttavia, il consiglio è sempre quello di rivolgerti a dei professionisti per evitare di commettere errori che possano danneggiare ancora di più il veicolo.
Buon giorno, volevo porvi una domanda a cui non trovo risposta.. Se io tampono una macchina, il cui conducente si trovi al telefono, il torto da che parte starebbe?
Ciao Stefano,
Dalla parte di chi tampona a meno che non si riesca a dimostrare che il tamponamento è avvenuto perché l’altro conducente era al telefono.
Salve, ieri sono stata tamponata mentre andavo a lavoro, ero ferma al semaforo, l' urto mi ha portato a sbattere contro l' auto davanti a me e io sono stata trasportata al pronto soccorso dove mi sono stati assegnati 6 giorni di prognosi.
ho tre domande domande:
1. Chi deve comunicare l' infortunio in itinere? Pronto soccorso o datore di lavoro? E se non è stato comunicato può essere fatta una rettifica?
2. Prima che il perito veda l' auto posso comunque utilizzarla una volta che mi sono ripresa dal colpo di frusta?
3. Dopo quanto tempo potrò portare l'auto in una carrozzeria convenzionata?
Ciao Alessandra,
1. Chi deve comunicare l’ infortunio in itinere? Pronto soccorso o datore di lavoro? E se non è stato comunicato può essere fatta una rettifica? Qui tutte le informazioni: https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prestazioni/infortunio-sul-lavoro/lavoratore/comunicazione-infortunio.html
2. Prima che il perito veda l’ auto posso comunque utilizzarla una volta che mi sono ripresa dal colpo di frusta? No non puoi
3. Dopo quanto tempo potrò portare l’auto in una carrozzeria convenzionata? Puoi portarle subito
Buonasera,
Stamattina ero a bordo di auto che ha tamponato altra auto.Poiché non ci sono stati danni a cose ,una stretta di mano e siamo andati via.Però io ho urtato la testa,e siccome dopo un Po ha iniziato a farmi male,per sicurezza sono andata al ps.Per fortuna è tutto ok.Ma ho dichiarato,ovviamente,come era successo il tutto.Mi hanno dato un foglio da consegnare all'ufficio rivalsa della asl,per non pagare il ticket mi dicevano.Ma mi è venuto un dubbio,non è che chiederanno i soldi all'assicurazione ? Anche se io ho deciso di non aprire sinistro,? Non voglio che aumenti assicurazione a auto che non è mia!
Grazie
Ciao Claudia,
Presumo non chiederanno i soldi all'assicurazione, è la prima volta che sento di un caso simile.
Buon giorno a tutti, sabato 28 aprile alle 11 del mattino un furgone mi ha tamponato abbastanza forte, abbiamo fatto la constatazione amichevole e visto che mi è dispiaciuto perché faceva il mio stesso lavoro non sono andato al pronto soccorso. Ora a distanza di tre giorni non riesco a muovere il collo, mi fa male la testa e la schiena è faccio fatica a muovere la spalla. Secondo voi ormai è tardi per recarsi a l'ospedale e avere un risarcimento?
Ciao Pasquale,
No, non è tardi.
Buongiorno, volevo chiedere un consiglio.
Venerdì ho tamponato un camioncino, i suoi danni sono molto lievi, si è leggerme piegato il paraurti dietro (non so se proprio si chiami paraurti perché è tipo un asse dietro) al telefono con il mio moroso disse che 100/150€ andavano bene così da non mettere in mezzo assicurazione. Ora mi ha chiamato e ha detto che ha notato delle sbeccature e che quindi chiede 300€. Le foto che ho fatto mostrano quelle sbeccature ma sembrano di anni fa perché sono piene di ruggine. Come mi devo comportare ? A questo punto è meglio fare la Costatazione ?
Ciao Margherita,
È sempre meglio fare la constatazione, in modo da non trovarsi in queste situazioni. Tanto poi se il sinistro è di piccolo importo, c’è sempre la possibilità di rimborsarlo alla compagnia per non perdere la classe di merito.