Kia Stinger:  l’ultima Granturismo del marchio coreano

È stata una delle vetture più sorprendenti della storia recente del marchio coreano. Nata per sfidare le Granturismo europee, ha segnato una svolta nell’identità stilistica e tecnica di Kia.

Quando nel 2017 Kia presentò la Stinger, il marchio coreano compì un passo decisivo verso una nuova identità. Fino a quel momento, l’azienda era conosciuta per modelli pratici e accessibili, ma la Stinger segnò l’inizio di una fase nuova.

Progettata in Europa e sviluppata sotto la guida di Peter Schreyer e Albert Biermann, due nomi di spicco provenienti dal mondo tedesco dell’automotive, la Stinger nacque per competere con le grandi Granturismo del Vecchio Continente.

La sua linea lunga e slanciata, il cofano scolpito e la coda allungata la differenziavano subito dalle berline tradizionali. Il design, coerente e proporzionato, si univa a una struttura tecnica raffinata, basata sulla trazione posteriore. Era una vettura costruita per il piacere di guida, ma anche per offrire comfort e tecnologia ai massimi livelli. L’abitacolo, spazioso e curato, mostrava materiali di qualità, sedili sportivi avvolgenti e una plancia dalle linee pulite. Ogni dettaglio era studiato per trasmettere solidità e precisione.


Dalla visione al successo internazionale


La Kia Stinger derivava dal prototipo GT Concept presentato nel 2011 al Salone di Francoforte, che anticipava le forme e la filosofia del modello di serie. Quando debuttò sul mercato, sei anni dopo, fu chiaro che non si trattava di un semplice esperimento. Era un progetto di immagine, ma anche un banco di prova per le capacità tecniche del marchio.

La gamma comprendeva tre motori: un turbodiesel 2.2 CRDi da 200 cavalli disponibile solo in Europa e due benzina, un 2.0 turbo da 259 cavalli e il potente V6 biturbo 3.3 da 370 cavalli.
Il comportamento su strada era equilibrato e preciso. La trazione posteriore, abbinata a sospensioni a controllo elettronico, offriva una risposta dinamica e progressiva. La Stinger riusciva a coniugare stabilità e agilità, restituendo sensazioni di guida autentiche. Era pensata per lunghi viaggi a velocità sostenuta, ma capace di performare anche sulle strade tortuose.

L’accoglienza del pubblico e della critica fu positiva. In Europa la Stinger trovò una nicchia di appassionati, mentre negli Stati Uniti e in Corea del Sud ottenne risultati più consistenti. Il suo design e la qualità percepita la resero un simbolo del cambiamento di Kia, che da produttore generalista si stava trasformando in un marchio capace di competere con i leader del segmento.


La fine della produzione e l’eredità nel 2025


La produzione della Kia Stinger si è conclusa ad aprile 2023, dopo circa sei anni a causa di una diminuzione della richiesta. La decisione di terminarne la produzione non derivò da un insuccesso, ma da un’evoluzione naturale del mercato. L’interesse crescente per SUV e veicoli elettrici spinse Kia a orientare i propri investimenti verso nuove piattaforme a zero emissioni.

L’arrivo della Stinger sul mercato contribuì a cambiare la percezione del marchio: l’auto non cercava di imitare i modelli premium europei: proponeva un’interpretazione distinta del concetto di Granturismo, con un equilibrio tra sportività, comfort e tecnologia che ne costituiva il valore principale.

Nel 2025, la Stinger è ormai entrata nella memoria collettiva come una delle auto più significative della storia recente di Kia ed è ancora ricercata sul mercato dell’usato grazie al suo design senza tempo, alle prestazioni solide e alla qualità costruttiva.

La Kia Stinger rimane il punto d’incontro tra il passato termico e il futuro elettrico dell’automobile. Un modello che non ha solo migliorato l’immagine del marchio, ma ne ha definito il carattere, aprendo la strada alla generazione di auto che oggi firmano la nuova era della mobilità Kia.

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