Osservatorio AIBA per le  Assicurazioni

Soddisfatti, pigri o fedeli? Comunque la pensiate, la percentuale dei clienti italiani che hanno deciso di cambiare compagnia assicurativa si è leggermente ridotta, passando dal 10,1% del 2010 al 6% del 2011. Numeri in ogni caso molto contenuti, specie se confrontati con la media del mercato europeo, che arriva a quota 22% anno su anno. Il dato proviene dall’Osservatorio Auto, curato dall’Associazione dei Broker Italiani con l’ausilio di IAMA Consulting, e delinea con precisione la geografia dello scenario assicurativo italiano.

La raccolta premi – parliamo di cifre aggiornate a fine 2011 – è stata superiore rispetto a quella registrata l’anno prima. Questo mentre le nostre strade hanno registrato un calo degli incidenti, -0,9 nei primi mesi del 2011 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Mediamente, un assicurato paga 734 euro per acquistare una polizza Rc Auto: la buona notizia è che le tariffe assicurative sono aumentate molto meno rispetto al +12,2% registrato nel 2010. Basti pensare che nel periodo preso in esame dall’Osservatorio, l’assicurato modello - quello che guida in modo prudente e non si caccia nei guai - ha pagato in media 629 euro per la sua Rc auto. Come a dire che i prezzi sono aumentati poco meno del 3%.

Sempre in tema di tariffe, dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia europea dello scorso 1 marzo, dal prossimo 12 dicembre non si potrà più proporre tariffe diverse in base al sesso dell’assicurato. Uomini e donne alla pari, quindi, anche se – come già abbiamo detto sul nostro blog – resta da capire chi si accollerà i costi dell’operazione. Infatti, in attesa che il mercato trovi il modo di regolarsi, alcune disuguaglianze rimangono. Al momento, un uomo adulto paga in media lo 0,2% in più di una donna, anche se in alcuni casi la differenza massima tra le polizze può arrivare a superare il 6%.

Le differenze aumentano quando a diminuire è l’età dell’assicurato: per un ragazzo ventenne la polizza Rc auto è più cara del 32% rispetto a una coetanea, con punte che possono toccare il 60%.