Autovelox

L’Autovelox per il Sabatini Coletti è un congegno capace di rilevare infrazioni di velocità e documentarle fotograficamente, ma più precisamente è il nome commerciale di una famiglia di misuratori di velocità dei veicoli. Oggi il termine, entrato a far parte del linguaggio comune, viene usato per identificare qualsiasi tipo di strumentazione adoperata per monitorare gli abusi di velocità da parte degli automobilisti.

Quali sono i misuratori di velocità (autovelox)

Sul mercato sono presente diversi tipi di rilevatori, che si distinguono sia a livello software/hardware che per utilizzo/portabilità, ma che possono essere raggruppati in cinque tipologie.
  • Autovelox a fotocellule
È la tipologia più diffusa sulle strade italiane. Il sistema si serve di due fotocellule per rilevare la velocità del veicolo preso in analisi. La prima fotocellula, attivata dal passaggio del veicolo, avvia un timer che si fermerà all’attivazione della seconda fotocellula. Nota la distanza tra i due dispositivi e il tempo impiegato dal veicolo per percorrerla, il sistema rileverà facilmente la velocità e in caso di violazione provvederà a scattare una foto del veicolo. Gli autovelox spesso vengono sistemati in contenitori, noti come Autobox, che possono essere sia fissi che mobili. In quelli fissi la presenza del rilevatore di velocità può non essere permanente, mentre quelli mobili spesso vengono usati per monitorare tratti di strada in cui ci sono dei lavori.
  • Autovelox video
Non differiscono di molto dalla tipologia precedente, ma si avvalgono di apparecchiature video tramite le quali è possibile ricavare la velocità del veicolo. L’apparecchio, che di solito è montato sulle auto di pattuglia della Polizia Stradale, confronta la velocità del veicolo che precede con quella del tachimetro di bordo del veicolo su cui è installato. In questa tipologia di apparecchiature vanno collocati i Sorpassometri che, installati in posizione più elevata rispetto al manto stradale, rilevano le infrazioni commesse nel fase di sorpasso.
  • Telelaser
Sono la tipologia più usata dagli operatori dagli operatori della Polizia Stradale, sia per comodità che per precisione del rilevamento. Il dispositivo emette un fascio laser ad alta frequenza che, raggiunto il  veicolo da analizzare, viene rilevato da un sensore ottico integrato nell’ apparecchiatura. In questa categoria potremmo inserire, per comodità, anche i Photored usati per accertare le infrazioni al semaforo. T-red, Vista-red e FTR sono quelli più noti per accertare il passaggio con il rosso. Ci sono Photored ibridi, come quello costruito dalla Velocar o il Red&Speed, che possono rilevare più parametri contemporaneamente.
  • SICVE
Il sistema comunemente noto come tutor (vedi Guida), installato prevalentemente sulle strade a scorrimento veloce, differisce dagli altri sistemi perché rileva la velocità media in un veicolo su di una tratta di strada di lunghezza variabile. Un sistema più complesso, che monitora il comportamento dell’automobilista durante un viaggio.
  • Radar
I dispositivi appartenenti a questa tipologia sono i meno diffusi sulle strade italiane. Usando gli stessi principi dei radar aerei, viene rilevata la velocità del veicolo misurando l’eco di ritorno di un segnale radar emesso su determinate frequenze.

Come contestare la multa

Tutti questi sistemi sono nati con lo scopo di garantire la sicurezza stradale, educando gli automobilisti e limitando i sinistri stradali, ma spesso vengono adoperati in modo illecito, commettendo degli errori o clonati. Problematiche che alla fine “pescano” nelle tasche degli automobilisti. L’automobilista che ritiene ingiusta la sanzione per eccesso di velocità, rilevata da una delle tipologie di autovelox, può impugnarla davanti al Prefetto o al Giudice di Pace. Non si può fare ricorso a entrambi. Il sanzionato avrà 30 giorni di tempo per presentare il ricorso al Giudice di Pace o 60 giorni per il Prefetto. I termini decorrono dal giorno successivo all’ infrazione, in caso il verbale venga consegnato su strada, o dal giorno successivo alla notifica, nel caso in cui venga consegnato tramite posta. Per il ricorso è necessario che la multa non venga pagata. Contestare una multa del Tutor può essere invece più complicato...

Come evitare gli Autovelox

L’unico modo efficace per evitare le multe degli autovelox, per quanto possa sembrare ovvio, è quello di rispettare i limiti di velocità imposti sulla strada che si sta percorrendo. Online e Offline è possibile procurarsi diversi dispositivi, alcuni più performanti di altri, che rilevando la posizione degli autovelox vi permetteranno di moderare la velocità ed evitare una sanzione. Adeguandosi alla richiesta, molti navigatori forniscono di serie o a pagamento il servizio. Spesso il limite di queste “estensioni” del navigatore sta nel non rilevare le postazioni mobili, perché non possono aggiornarsi così velocemente. Un limite superato dalle molte app disponibili sui più recenti device o da sistemi come iCoyote, che si servono di una community molto attiva. È possibile comprare strumenti che puntano a raggirare completamente il sistema di rilevamento della velocità. Si va dagli “intercettori” che rilevando il segnale degli autovelox avvertono l’automobilista, ai blinder che disturbano il segnale laser dei telelaser. Infine ci sono quelli più “creativi” che prevedono la scomparsa/cambio della targa del veicolo, azionando un congegno meccanico, quando si procede a velocità sostenuta. Un metodo illegale, che può costarvi multe salatissime e sanzioni penali.