Antitrust dubbi sul confronto preventivi

Ed è arrivato anche il no dell’Antitrust. Parliamo del tanto chiacchierato articolo 34 contenuto nel decreto liberalizzazioni, che prevede l’obbligo di sottoporre al cliente tre preventivi di altrettanti gruppi assicurativi non collegati a quello cui si è rivolto alla ricerca di una assicurazione auto conveniente.

L’authority ha espresso i suoi dubbi nei giorni scorsi, definendo “critica” la norma. L’obiettivo di assicurare la concorrenza tra le imprese assicuratrici in materia di Assicurazioni Auto – ha spiegato Giovanni Pitruzzella, presidente dell’authority Antitrust, intervenuto in un’audizione al Senato – “non appare in alcun modo conseguibile dalla previsione di un obbligo di confronto tra le tariffe e le condizioni contrattuali proposte da almeno tre compagnie assicurative”. Tradotto: non bastano tre preventivi alternativi, racimolati cercando sui siti internet delle rispettive compagnie, ad aprire il mercato. Ci vuole ben altro.

Nella stessa occasione, Pitruzzella ha sottolineato che l’articolo 34 rischia di generare un effetto boomerang non voluto quanto fastidioso: disincentivare il plurimandato. In effetti, è plausibile pensare che la norma non incoraggi lo sviluppo di reti di agenti con più contratti di agenzia, in grado per loro stessa natura di giostrarsi tra preventivi diversi e offrire al cliente polizze assicurative di compagnie diverse, a seconda delle esigenze espresse e del costo di ognuna. Piuttosto, lo scenario intravisto dall’Antitrust è formato da agenti monomandatari che operano in regime di esclusiva, offrono i prodotti della compagnia di cui fanno parte e si limitano a proporre le offerte “alternative” che hanno trovato sui siti web della concorrenza. Non proprio un idillio, quanto a libero mercato.

“In tal modo – ha concluso Pitruzzella – non sembra potersi innescare alcun pieno processo competitivo, che al contrario può avvenire esclusivamente attraverso lo sviluppo di reti di agenti realmente plurimandatari, come tali in condizioni di comparare a vantaggio della domanda e delle sue esigenze la miglior polizza, per qualità e prezzo”.