La vostra prossima auto sarà elettrica? È più verosimile che sia un’ibrida. Non tutti i mercati sono pronti alla diffusione massiccia dei veicoli elettrici (EV): sarà per la scarsa diffusione di infrastrutture e incentivi statali, ma forse la cosa che spaventa di più i consumatori è il fatto che l’innovazione che ruota intorno a questo settore ha ancora tanta strada da fare. Si teme di comprare un prodotto non così longevo, che oltretutto richiede un grosso investimento iniziale.

La soluzione più immediata sembrano le auto ibride, un passo verso le emissioni zero ma che non incute timore negli automobilisti. La Toyota Prius è stata una delle prime auto ibride comparse sul mercato mondiale, anche se estino prototipi/modelli anche vecchi di cento anni, e quest’anno festeggia i suoi 12 anni di vita con circa 4,6 milioni di auto messe su strada. Un prodotto che ha fatto tanti km nel campo dell’innovazione, ma capace soprattutto di aprire le porte della tecnologia ibrida a tanti costruttori.

L’alimentazione ibrida oggi sembra più che mai l’unica strade percorribile per i motori a benzina ma anche per quelle a diesel, dopo che PSA ha lanciato sul mercato la prima vettura diesel ibrida al Mondo. Quest’ultimo è un sistema molto più costoso destinato, almeno per ora, alle fasce più alte dei consumatori e/o ai gruppi aziendali. Resta il fatto che, visti gli obiettivi posti a livello europeo per le vetture a benzina (26 km/l) e per quelle a diesel (39 km/l) entro il 2020 e le riduzioni richieste per le emissioni di CO2 ( 95g/Km per le auto a benzina), la “combo” elettrico-fossile sembra inevitabile.

Quest’unione renderà l’auto del domani completamente differente da quelle che oggi ci troviamo a guidare. Batterie più performanti, ricaricabili comodamente dalla presa di casa faranno decollare un settore che viaggio ancora a rilento promettendo una riduzione di consumi e costo carburante mai vista fino a oggi. Auto in cui l’elettronica gestirà sempre più aspetti della guida, rendendo lo spostamento più sicuro ed economico. Un esempio su tutti è l’evoluzione del sistema start&stop, adottato sempre da più modelli che ha il compito di disattivare il motore durante le soste, sarà capace di mettere in “standby” il motore anche durante la marcia abbattendo i consumi di carburante.

Sperando che l’auto ibrida diventi alla portata di tutti, ma che soprattutto che il territorio si adegui al cambiamento, le vetture a doppia alimentazione sembrano la soluzione concreta al caro benzina. Intanto continuiamo a sognare la macchina a idrogeno.