I fari sono un elemento essenziale di ogni automobile perché garantiscono sicurezza e visibilità anche con il buio.
Permettono di vedere gli ostacoli presenti sulla carreggiata, segnalare la presenza del proprio veicolo agli altri utenti e migliorare la percezione degli spazi anche in caso di pioggia, nebbia o strade poco illuminate. Guidare con fari opachi o mal funzionanti significa ridurre in modo drastico la capacità di reazione e creare dei rischi per sé e per gli altri.
Ad oggi, le lampade alogene sono ancora utilizzate, soprattutto nei modelli di auto più datati, ma sono state sostituite nel tempo da sistemi più avanzati. Lo xenon ha rappresentato un passo avanti significativo ma oggi è il LED a dettare lo standard: maggiore luminosità, minore consumo, durata superiore.
L’attenzione però non può limitarsi alla scelta della tecnologia: anche il faro più moderno perde efficacia se non è ben mantenuto o se viene installato in modo scorretto.
Un faro efficiente deve illuminare in modo uniforme, senza zone d’ombra e senza abbagliare chi procede in senso contrario. La qualità della luce è quindi una questione tecnica e di sicurezza, ma anche legale: le normative europee impongono che ogni sostituzione sia conforme e omologata.
Per questo motivo, è fondamentale riconoscere i segnali di deterioramento, conoscere le differenze tra le diverse soluzioni e capire se conviene intervenire in autonomia o affidarsi a un’officina specializzata.
Quando i fari non illuminano più bene: segnali da non ignorare
Un faro non smette di funzionare all’improvviso. Nella maggior parte dei casi si indebolisce in modo graduale, rendendo la guida meno sicura senza che il conducente se ne accorga subito. Uno dei segnali più evidenti è la riduzione dell’intensità luminosa: una lampada alogena può perdere gran parte della sua efficienza dopo poche migliaia di ore di utilizzo e il calo progressivo porta a un fascio sempre meno potente.
Un altro segnale riguarda lo stato delle plastiche del gruppo ottico. Il policarbonato, materiale molto usato nelle auto moderne, con il tempo si opacizza a causa dell’esposizione ai raggi solari e agli agenti atmosferici. Il risultato è un fascio luminoso deformato, una visibilità ridotta e un maggiore rischio di abbagliamento. In questi casi è possibile ricorrere a trattamenti di lucidatura, ma se il danno è avanzato diventa necessario sostituire il faro.
Il colore della luce è un ulteriore indicatore: un fascio che tende al giallo o che appare diverso da quello dell’altro faro segnala un’usura non trascurabile della lampada.
Nei sistemi xenon, invece, l’accensione irregolare, i bagliori intermittenti o il rallentamento nell’attivazione sono campanelli d’allarme che anticipano la necessità di un intervento.
Non sempre una scarsa illuminazione dipende dal bulbo: a volte è il sistema di regolazione a essere fuori asse. È bene controllare con regolarità la direzione del fascio e allinearlo ogni qual volta fosse necessario.
Differenze tra fari alogeni, xenon e LED
Le auto in circolazione oggi montano tre principali tipologie di fari: alogeni, xenon e LED. Ognuna risponde a esigenze diverse, con punti di forza e limiti specifici.
Gli alogeni sono i più diffusi, soprattutto sulle vetture più datate. Offrono costi contenuti e una sostituzione rapida, ma hanno durata ridotta e una resa luminosa modesta. Rimangono una buona scelta per chi desidera contenere le spese ma non offrono le stesse prestazioni delle nuove tecnologie.
I fari xenon, introdotti su larga scala nei primi anni duemila, hanno una luce intensa e bianca, capace di illuminare meglio la strada rispetto agli alogeni. Il fascio di luce è uniforme e ampio ma per funzionare bene richiedono ballast elettronici, per cui presentano costi di manutenzione più alti. Col tempo possono anche sviluppare problemi di stabilità o tempi di accensione più lunghi. In questi casi è necessario sostituire l’intero sistema.
I LED rimangono il sistema più diffuso. La luce è brillante ma simile a quella naturale e aiuta a ridurre l’affaticamento visivo. Sono una scelta conveniente anche da un punto di vista economico poiché hanno una durata che, in molti casi, copre l’intero ciclo di vita dell’auto.
Il limite principale riguarda i costi: nei modelli con moduli integrati, un guasto può comportare la sostituzione del gruppo intero.
Sostituzione fai da te o in officina: quale conviene?
Cambiare una lampada non è sempre un’operazione complicata ma la convenienza del fai da te dipende dal tipo di faro.
Con gli alogeni, l’intervento è spesso alla portata di chiunque: basta accedere al vano motore, rimuovere la lampada e sostituirla con una nuova. In questo caso, con un po’ di manualità, si può risparmiare senza rinunciare alla sicurezza.
Diverso è il discorso per xenon e LED. I primi necessitano di ballast elettronici e, in caso di guasto, non basta solo cambiare il bulbo. I secondi, invece, sono spesso integrati in blocchi unici che richiedono strumenti e competenze specifiche per essere sostituiti. In entrambi i casi, rivolgersi a esperti rende la sostituzione più sicura.
Rivolgersi ad un’officina è l’unico modo per evitare errori che possano compromettere la funzionalità dei fari o la loro durata nel tempo. Anche a fronte di un risparmio iniziale, un montaggio non congruo può provocare danni maggiori rispetto a un errato posizionamento del fascio di luce.
La scelta più adatta alle proprie esigenze va presa valutando non solo il costo iniziale ma anche le proprie capacità di riuscire a ottenere un risultato soddisfacente.