Il Bonus-Malus è il sistema progressivo che lega in modo diretto la classe di merito di un automobilista al premio annuo della polizza RC Auto.
Da un anno all’altro, infatti, l’importo della polizza assicurativa può subire delle variazioni, aumentando o diminuendo a seconda della “condotta” dell’automobilista.
Nel modello vigente, l’automobilista che stipula per la prima volta una polizza parte dalla classe 14, salvo particolari agevolazioni. Le classi di merito universali (CU) vanno dalla 1, quella più vantaggiosa, fino alla 18, che corrisponde alla condizione meno favorevole in termini di premio.
La logica è quella di introdurre una forma di responsabilizzazione: la storia assicurativa (in particolare i sinistri con attribuzione di colpa superiore al 50%) determina la variazione di classe. In assenza di incidenti, la classe di merito migliora mentre in caso di incidente con responsabilità peggiora.
Classe di merito Bonus-Malus: cos’è e come si calcola
La classe di merito Bonus-Malus è un parametro numerico che sintetizza la sinistrosità di un automobilista e funge da base per la determinazione del premio della polizza RC Auto. La classe di merito universale (CU) è uno standard comune a tutte le compagnie, introdotto con la regolamentazione emanata dall’IVASS (ex ISVAP) e vigente dal 2005.
Per calcolarla occorre considerare la sinistrosità dell’anno precedente, lasso temporale che la compagnia prende in esame prima della scadenza della polizza.
L’automobilista viene premiato con un bonus, cioè con una classe inferiore a quella precedente, qualora non sia stato riconosciuto responsabile di un sinistro nel corso dell’anno precedente.
Se invece nell’arco del periodo di osservazione si verifica un sinistro con responsabilità maggiore del 50%, l’assicurato subisce la retrocessione di 2 classi.
Nel caso di incidente con due veicoli coinvolti, il Malus viene applicato solo nel caso in cui sia stata accertata la responsabilità maggiore del sinistro (oltre il 50%) mentre nel caso di concorso di colpa (responsabilità paritaria al 50% o inferiore al 50%) non viene applicato ma soltanto segnalato nell’attestato di rischio della polizza assicurativa del veicolo. Qualora nell’arco di 5 anni di osservazione si venga coinvolti in più incidenti e la somma della responsabilità superi la percentuale del 50%, verrà attribuito il Malus, quindi si salirà di due classi di merito.
Altro documento centrale è l’attestato di rischio, che riporta la storia assicurativa dell’automobilista negli ultimi cinque anni e consente sia all’assicurato sia alla compagnia di accedere alle informazioni sulla classe di merito universale. Dal 1° luglio 2015 l’attestato è dematerializzato e disponibile in formato elettronico.
Bonus-Malus: ogni compagnia, il suo prezzo
La classe di merito è uno degli elementi fondamentali che incidono sul premio RC Auto, ma non è l’unico. Le compagnie assicurative valutano numerosi fattori (tipo di veicolo, zona di residenza, utilizzo, frequenza chilometrica, profilo conducente, storico assicurativo, eventuali optional della polizza) per definire la tariffa finale.
Di conseguenza, due automobilisti che si trovano nella stessa classe di merito presso due compagnie assicurative differenti possono ottenere premi molto differenti.
Ogni rinnovo della polizza costituisce dunque un momento chiave di valutazione: le compagnie aggiornano la classe in base alla sinistrosità intervenuta, poi applicano il proprio coefficiente tariffario interno. Un automobilista che ha la classe 4 presso la compagnia X potrebbe pagare un premio diverso da una controparte in classe 4 presso la compagnia Y. Pertanto, è opportuno confrontare preventivi prima di sottoscrivere o rinnovare una polizza.
Bonus-Malus: agevolazioni con la legge Bersani
La normativa italiana prevede alcune agevolazioni che consentono all’assicurato di partire da una classe di merito più favorevole, a prescindere dalla propria storia assicurativa, purché ricorrano determinate condizioni. La più nota è la Legge 40/2007, conosciuta come Decreto Bersani.
In base a tale norma, qualora si acquisti un veicolo nuovo o usato e si intenda assicurarlo per la prima volta, è possibile ottenere la classe di merito di un veicolo già circolante e regolarmente assicurato, intestato a sé o a un convivente (stabile coabitante). Ciò permette di partire con una posizione più favorevole rispetto alla classe 14 iniziale, riducendo il premio dell’anno di ingresso.
Con l’introduzione della RC Auto Familiare nel 2020, è stato ampliato l’ambito dell’agevolazione: oggi si può ereditare la classe di merito più favorevole anche tra veicoli di tipologia diversa all’interno dello stesso nucleo familiare convivente, a condizione che non vi siano sinistri con colpa negli ultimi cinque anni.
Come mantenere la classe di merito ed evitare il malus
Per mantenere la classe di merito ed evitare l’applicazione del malus, rischiando un aumento del premio assicurativo, si può decidere di sostenere le spese del sinistro e del risarcimento di tasca propria.
Se l’importo è di modesta entità, risulta più conveniente pagare in prima persona piuttosto che coinvolgere l’assicurazione, perdendo due classi di merito: per riguadagnarle occorrono due anni senza incidenti e in cui si dovrà corrispondere un premio più alto.
È tuttavia indispensabile fare chiarezza con la compagnia, richiedere alla controparte ricevute firmate e accertarsi che l’incidente venga davvero escluso dall’attestato di rischio.
Il malus è evitabile anche sfruttando quello che si chiama bonus protetto, che consente di mantenere la classe di merito interna della compagnia anche in caso di incidente, a fronte di un sovrappremio. Va però sottolineato che questa protezione riguarda la classe interna e non la classe universale, e che in caso di cambio compagnia potrebbero esserci limitazioni.
Dunque, possiamo considerare il bonus protetto un trattamento che la compagnia assicurativa propone per cercare di trattenere un cliente.
Altro metodo per evitare la retrocessione della classe di merito è il riscatto del sinistro. Questa garanzia accessoria ti permette di rimborsare alla compagnia assicurativa le spese sostenute per il risarcimento dei danni già pagati a chi ha subìto danni nell’incidente, così da evitare l’aumento del premio assicurativo.
Questa scelta non va presa al momento del sinistro ma può essere valutata all’approssimarsi della data di rinnovo dell’assicurazione. Se il danno è stato risarcito dalla compagnia assicurativa, si può richiedere alla compagnia l’ammontare delle spese che ha sostenuto per risarcire il danneggiato.
È possibile avvalersi di questo sistema solo in caso di risarcimento diretto ma non può essere applicato in caso di incidente tra più veicoli responsabili o con veicoli esteri.
Per conoscere l’importo esatto del rimborso del sinistro bisogna rivolgersi alla CONSAP.
Buonasera,
sto per assicurare un furgone per una attività di pulizie con più conducenti ed il valore del mezzo è di € 8.000.
Conviene questa tipologia di assicurazione oppure ce ne sono di migliori.
mi hanno preventivato circa 2.300 euro
Buongiorno,
perché quando viene applicato un malus sulla tariffa rc auto, a fronte di un sinistro, non vengono rispettate le stesse percentuali di sconto del bonus, tabella tra l'altro decisa e pubblicata dalla compagnia stessa?
Grazie
Ciao Andrea,
Stiamo parlando di due cose diverse: la tabella pubblica è sul bonus mentre, il tuo dubbio, sul malus.
buonasera, un mese fa io ho prestato la mia macchina a un amico, e lui ha fatto incidente da sé contro un muro. mi è arrivato la lettera che mi chiede 900 euro di risarcimento. se la mi compagnia di assicurazione pagherà questo grosso risarcimento, il malus sale??
Ciao,
In questo caso il Malus sale perché L'RC copre i danni a terzi, categoria della quale fa parte questo caso.